8.6.15

SERENA MOLLICONE E SANTINO TUZI

I Cittadini contro le mafie e la corruzione è l"Associazione, nata dall'azione
di addetti ai lavori, che ha organizzato il ricordo di Santino Tuzi e Serena Mollicone a Sora.
"È nata l'idea di fondare il gruppo". Per il dottor Antonio Turri sono stati chiamati a raccolta i cittadini. Da solo non c'è l'avrebbe fatta. "Insieme si può fare molto".


Chiede ancora Turri di stare vicino a Guglielmo e a Maria. Con Guglielmo che racconta la sua sete di giustizia. L'associazione di cittadini si sta allargando in tutta Europa.
"La tenacia di Guglielmo", lo saluta il sindaco Tersigni. Guglielmo Mollicone "che dopo tanti anni non ha mai mollato", dice il sindaco all'inizio.

Le due vicende collegate per lo scrittore e moderatore dell'incontro di sabato. "La mafia è omertà e silenzio", deluso, "non bisogna aspettare il grande magistrato". I tanti uccisi aspettano giustizia dai cittadini. Il moderatore che ha scritto un libro sul caso Mollicone "verità e giustizia non si archiviano". Guglielmo racconta in tv la verità, ha fatto nomi e cognomi e si sta battendo per sua figlia. Ricorda poi per un attimo i 12 punti presentati. Mollicone accusa determinati personaggi. "Anche Santino ci rimette per dire la verità". E "Non aveva nessuna voglia di morire".  I due morti aspettano la verità e la giustizia.

Dice Guglielmo Mollicone che "Ora Arce è tranquilla, la morte di Serena ha cambiato il paese". Ora la droga non circola più tanto. Continua Mollicone. Tutti gli interrogativi ricordati dal papà di Serena. Una storia ancora presente nella memoria di tutti da 12 anni. Tante cose non analizzate. Poi lo  "Scandalo Caritas e la giunta comunale nel caos" in quel periodo. Ora Arce è cambiata dopo le due morti. Ci vuole però molta speranza dopo anni.

La grafologa di Venezia racconta al pubblico come sono stati gli ultimi momenti di Santino. Ha fatto una serie di domande. Messo a confronto prima con la donna. Perché riceve tante telefonate quella mattina? Nel 2009 l'auto di Tuzi viene sequestrata. Domande fatte leggendo i verbali che possono lasciare riflessioni. Conclude. Su Tuzi si vuole far calare un velo di silenzio. Il caso presunto suicidio. I tabulati telefonici importanti: "sono un dato oggettivo" per l'avvocato. Il moderatore ha scritto anche un libro su un'altra scomparsa Emanuela Orlandi.

Maria, figlia di Tuzi non demorde, vuole ridare un po' di dignità a suo padre perché "lo hanno massacrato". Dice che: "Non era depresso" non aveva nessuna intenzione di suicidarsi. Trovato rigido e con la pistola al suo fianco. Quella mattina aveva comprato un nuovo numero di telefono. È uscito di casa dopo solo una telefonata. I tabulati telefonici che non sono stati controllati. Non ci sono foto dell'autopsia.
In estate un nuovo programma in televisione servirà a tornare su questi casi, dice il moderatore. "C'è stato un dolo, una dissattenzione" da più parti. Ci sono i libri su Serena. Ma queste storie non hanno eco, c'è però l'impegno delle associazioni.

Nella foto Maria la figlia di Tuzi presenta l'evento di sabato 30 maggio 2015.

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