6.8.15

IL FESTIVAL DELLE STORIE 2015 PARTE DA SORA

Isola del Liri "Fuori Porta", Sora "Porta della Valle".
La città sorana "che non è un piccolo centro"; è da qui che partirà la prossima edizione del Festival delle Storie, arrivato alla sesta edizione, il prossimo 22 agosto.

Lo anticipa e lo rivela Vittorio Macioce al giornale di Cassino l'Inchiesta. Il filo conduttore questa volta saranno i frutti "con ognuno un valore". Una sesta edizione dedicata ai frutti della Valle di Comino dal 22 al 29 agosto. L'apertura a Sora e la chiusura a Picinisco. "Quest'anno", dice Macioce, "ci sarà più valley food o meglio land food" con qualche caffè sospeso. Attesi tanti ospiti come sempre: ci sarà Mogol, Franco Lavezzi con il suo concerto, Zoro, Luzzato Fegiz, il ritorno di Marco Travaglio, Patrizio Oliva e tanti altri più o meno conosciuti al grande pubblico.  

Il programma del Festival delle Storie. In Valcomino dal 22 al 29 Agosto

Un primo programma (sotto riportato) dà l'apertura del Festival a Campoli Appennino ma c'è una variazione comunicata da Vittorio Macioce

Dal 22 al 29 agosto 2015 torna il Festival delle Storie per far vivere la magia dei racconti di attori, scrittori, cantautori, filosofi, musicisti, giornalisti, scienziati, imprenditori, registi, sceneggiatori, artisti, intellettuali, italiani e stranieri, nel palcoscenico naturale della Valle di Comino, immersa nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. 

E’ un festival itinerante che racconta una storia fatta di storie. Otto giorni di viaggio attraverso piazze medievali, vicoli, castelli, conventi, ville ottocentesche e roccaforti. Ogni giorno un paese diverso, ogni giorno una carta diversa detta il canovaccio del festival. La novità di quest’anno è che il ritmo e i contenuti ruotano intorno ai frutti della valle e non più, come negli anni passati, attorno ai tarocchi. Immaginate allora la Valle di Comino come un’antica città, circondata da nemici invisibili che vogliono spegnerla, lasciarla al buio. Questa città ha otto porte, ogni porta ha il nome di un frutto e ogni frutto è il simbolo di un valore, che può avere il volto e la personalità di un eroe antico. Ogni porta rappresenta quindi l’antidoto al buio. Ecco i paesi che saranno lo scenario del romanzo di quest’anno e le porte per accedervi e per accendere le luci sull’antica città, la Valle di Comino, che ancora una volta prende vita e si illumina delle sue storie.

La sesta edizione del Festival delle Storie apre il 22 agosto a Campoli Appennino con la carta del Fico: è l’immortalità, il superamento della paura della morte, la comunicazione tra i mondi, la voce che arriva ovunque, la metamorfosi.

Il giorno successivo, 23 agosto, si prosegue a Villa Latina con l’Uva spina, che rappresenta chi sfida gli dei e va oltre i limiti dell’uomo. E’ l’impossibile. E’ il talento e la hybris. E’ il dono e il costo da pagare. 
Il 24 agosto le torce si accendono su San Donato Val di Comino con la Mela selvatica: è il divergente, chi si ribella al potere e alle leggi della città. E’ Antigone. E’ la legge degli uomini che resiste alle follie del legislatore. Sono i cattivi, ma che poi così cattivi non sono mai. 
La Susina è la carta di Casalvieri il 25 agosto: è il doppio, il sosia, è uno, nessuno e centomila. E’ la ricerca dell’altro, come amore, passione, identità. E’ che non tutte le cose hanno un solo nome. E’ la susina e la prugna.

Il cammino continua il 26 agosto a Fontechiari con il Melograno: è ricchezza e abbondanza. E’ il deragliamento dionisiaco dei sensi e chi lavora ogni giorno per la ricchezza. E’ il mercato e la ricerca della felicità. E’ il frutto rosso della crescita. 

Il 27 agosto si accendono le luci di Alvito con un frutto raro e proprio per questo delizioso, la Visciola, che rappresenta il rispetto dei patti, la fiducia. E’ il maestro. E’ la storia. E’ quello su cui si fonda la memoria condivisa di una città. Il nostro tempo e le sue contraddizioni.

Il Gelso fa da protagonista il 28 agosto nella giornata di Atina: è la strada che non conosci. E’ l’altrove. E’ andare lontano e superare i confini. E’ navigare e salire. E’ Ulisse e Marco Polo. E’ una corda lanciata nella roccia.

Chiude il festival il 29 agosto a Picinisco la carta del Sambuco nero: è l’indovino. E’ Tiresia. E’ la sfida dell’uomo all’architettura di Dio. E’ riconoscere chi siamo, i nostri miti ed eroi, le nostre leggende. E’ la scienza e la fantascienza.

In anteprima alcuni degli ospiti di quest’anno: Massimo Arcangeli ed Edoardo Boncinelli, Luca Bianchini, Diego Bianchi (in arte Zoro), Francesco Bianconi, Zvonimir Boban, Romolo Bugaro, Franco Cardini, Marco Carta, Angelo Carotenuto, Antonio Catania, Roberto Cingolani, Luciano De Crescenzo, Paolo Del Debbio, Paolo Di Stefano, Paolo Fiorelli, Fabio Genovesi, Alessandro Gnocchi, Umberto Guidoni, Enrico Ianniello, Enrico Macioci, Francesco Magris, Zap Mangusta, Lorenzo Marone, Chiara Montanari, Daniele Nardi, Giorgio Nisini, Divier Nelli, Marco Olmo, Sonya Orfalian, Catia Pellegrino, Giulio Perrone, Roberto Perrone, Giuseppe Peveri (in arte Dente), Sergio Claudio Perroni, Massimo Roscia, Vanni Santoni, Alessandra Sardoni, Maurizio Torchio, Silvia Truzzi, unicef con Andrea Iacomini e Simona Marchini e altre sorprese in arrivo.

Il Festival delle Storie, nasce nel 2010 da un’idea di Vittorio Macioce e Rachele Brancatisano. E’ l’idea di portare la cultura nelle piazze, nelle strade, in spazi storici da recuperare per offrire cultura a tutti.

Il programma completo e tutte le attività dell’edizione 2015 del Festival delle Storie saranno disponibili a partire dalla prima settimana di agosto sul sito www.festivaldellestorie.org.

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