2.8.16

TOMMASO LANDOLFI LE DUE ZITTELLE/OMAGGIO AD ANNA MARCHESINI

Tommaso Landolfi, scrittore ciociaro nativo di Pico, termina di scrivere il romanzo “Le due zittelle” nel marzo del 1943.

Il lungo racconto, cosi' come è chiamato, viene pubblicato inizialmente sulla rivista fiorentina diretta da Alessandro Bonsanti “Il Mondo per poi uscire in volume nel 1946. Landolfi lo ha sempre considerato “il suo racconto migliore” mentre il poeta e Premio Nobel per la Letteratura nel 1975 Eugenio Montale lo considera “uno dei maggiori incubi psicologici e morali della moderna letteratura europea”. 

Protagoniste del racconto sono Lilla e
Nena, due anziane e devote zitelle che vivono in una tetra provincia d'Italia assieme alla madre disabile costretta su di una sedia a
rotelle che pùo comunicare soltanto percuotendosi il petto e con due animali, la fantesca Bellonia, il cui carattere è molto simile alle due donne, e l'unico maschio di casa, la turbolenta scimmia di nome Tombo. 

Nello scrivere questo ironico bozzetto, lo scrittore prende spunto dalle opere umoristiche scritte da Aldo Palazzeschi. Nel momento in cui Lilla e Nena si liberano dall'incubo della madre scoprono che Tombo mette in scena dei cerimoniali orrendi e sfrenati nella cappella del vicino monastero. L'animale sarà preso in osservazione da due religiosi: Monsignor Testini e il giovane padre Alessio. I due reverendi si scontreranno senza colpo ferire. 

Il lettore del racconto assiste ad incredibili e fulminanti dispute teologiche. Anna Marchesini, la più grande attrice umoristica scomparsa all'età di 62 anni il 30 luglio a seguito di una forte artrite reumatoide, nel 2005 ha messo in scena con grande successo un monologo tratto dal romanzo di Landolfi a cui ho avuto modo di assistere, presso il Polo didattico dell'Università degli studi di Cassino, sezione staccata di Frosinone, nel febbraio dello stesso anno.

* Veroli 2 agosto 2016. Di Gabriele Mattacola. Il romanzo è stato letto nell'ambito del circolo Ubik.

Nessun commento:

Posta un commento