28.1.08

SULLA TURBOGAS ALLA CARTIERA DEL SOLE ANCORA DUBBI E INCERTEZZE




Al Ministro per l’Ambiente; On Alfonso Pecoraro Scanio
E P.c. Al presidente della Regione Lazio; Piero Marrazzo
Al presidente della provincia di Frosinone Francesco Scalia
Al sindaco di Sora; Cesidio Casinelli
Al Sindaco di Isola del Liri; Vincenzo Quadrini



Oggetto: Costruzione di una centrale turbogas a Sora ( Fr)


Le scriviamo per informarla della vicenda riguardante l’installazione nella città di Sora (Fr) presso la “Cartiera del Sole” di una centrale di cogenerazione-Turbogas della potenza di 48 Megawatt elettrici a sostituzione e ingrandimento di una più ridotta centrale per vapore ed energia elettrica.
L’impianto in questione pur non essendo di grandi dimensioni, nondimeno per la sua localizzazione e per i forti livelli di inquinanti previsti, a nostro avviso merita di essere sottoposto ad una attenta valutazione da parte degli organi istituzionali competenti.
La nostra associazione, già da mesi, si sta interessando della vicenda con l’invio di osservazioni e alla provincia di Frosinone e alla Regione Lazio, in particolare in data 9-11-2007 inviammo alla Regione una contestazione sul documento di “Pronuncia di verifica sull’applicabilità della procedura di “VIA”, dove attraverso uno “screening” si esonera la Società costruttrice a tale procedura, attivando blande prescrizioni di carattere paesaggistico e rimandando ulteriori verifiche agli esiti dei monitoraggi ambientali sul territorio da effettuarsi nel tempo, senza indicare limiti alle emissioni di inquinanti.
Nella contestazione da noi prodotta, si rilevava che nel documento firmato dai funzionari della Regione Lazio erano stati omessi i dati della produzione di energia della centrale, mancanza che a nostro avviso inficia la validità del documento prodotto, in quanto nello stesso veniva dichiarato chiaramente che i dati colà riportati erano elementi discriminanti per le valutazioni della procedura da adottare.
(Si fa notare che a questa contestazione la Regione Lazio non ha dato presso i scriventi nessuna risposta).
Le conclusioni del suddetto documento, inoltre ci erano parse alquanto contraddittorie ed evasive, infatti alcune considerazioni sulla localizzazione dell’impianto in un’area densamente popolata ed ambientalmente rilevante, evidenziate nella relazione della società Burgo-SPA e confermate nel documento regionale “screening”, avrebbero dovuto indurre a chiedere l’applicazione della “VIA”.
La centrale infatti si troverebbe al centro di una zona intensamente abitata, ( circa 60.000 abitanti) fra i Comuni di Sora , Isola del Liri, Arpino, Fontechiari, Broccostella, Castelliri, nel raggio di Km:1-3, e la stessa Cartiera del Sole è circondata da abitazioni e da una consistente attività di agricoltura orticola.
I nuovi impianti inoltre si accosterebbero maggiormente al fiume Fibreno (50-110 mt.), uno dei fiumi di maggiore interesse naturalistico d’Italia per le sue limpide acque e per la presenza di fauna ittica endemica. Va anche detto che più a valle, percorsi poche centinaia di metri, il Fibreno cede le sue acque al Liri nei pressi dell’antica Abbazia Benedettina Di San Domenico, anche casa natale di Cicerone.
In questo delicato contesto naturalistico, storico e urbanistico, già alcune strutture connesse con l’attività della centrale si trovano addirittura all’interno della fascia minima di rispetto fluviale di 50mt, (la fascia di rispetto fluviale di norma è mt.150) con un forte depauperamento dell’ambiente naturale sulla riva destra del Fibreno e una strozzatura dell’importante corridoio ecologico rappresentato dal fiume Fibreno e appunto dalle sue sponde.
Ulteriori condizionamenti negativi potranno causarsi per la forte emissione di rumori, che la stessa società BurgoSpa, dichiara al limite della tollerabilità, ma che, nelle relazione previsionali dei progettisti risultano superiori ai limiti ammessi, con possibili gravi conseguenze per la vivibilità dei luoghi abitati e praticati da turisti e sportivi.
Si consideri anche, che maggiori cautele si impongono per la presenza nel territorio di diverse aree di interesse ambientale, a pochi chilometri dalla centrale infatti troviamo; il parco Regionale di Posta Fibreno ( km.4), il parco Nazionale D’Abruzzo e Lazio (Km 8), la zona ZPS dei Monti Ernici (Km 3), la cascata del Liri, ( monumento naturale Km 2) e nel complesso la zona costituisce una conca circondata da alte montagne e colline di assoluto pregio paesaggistico.
La conformazione orografica contribuisce però al ristagno delle polveri e rispetto a questo aggiungiamo come ulteriori elementi di preoccupazione, che nei dati messi a disposizione della società Burgo, risultano emissioni di inquinanti assai elevate e fuori dalla media di altre centrali Turbogas costruite in Italia.
In particolare si indicano le polveri sottili con valori massimi di 3.9 mg/Nm3, dati che
comporterebbero la produzione di 11,5 tonnellate di polveri l’anno, e che ci risultano almeno 2-3 volte maggiori dei valori medi.
La stessa società comunica inoltre che per quanto concerne gli “ossidi di azoto” si emetterebbe fino a 60 mg/Nm3 con quantitativi annui di 177 tonnellate, quando nelle recenti autorizzazioni rilasciate a questi impianti è stato fissato un limite di 50mg/Nm3, con prescrizioni anche più restrittive nei casi di specifici problemi ambientali. (dati tratti da uno studio del C.N.R istituto sull’inquinamento atmosferico di M.Rotatori, A.Sbrilli, I.Allegrini, E.Guerriero)
La produzione di inquinanti di ossidi di azoto è notoriamente la causa di produzione di polveri di formazione secondaria Pm 2,5, Pm 0,1 (formazione aerea), pertanto per questo inquinante sembra opportuno abbattere al massimo le emissioni, che attualmente nei migliori impianti, si attestano su valori minori di 20mg/Nm3. Ancora per quanto concerne gli “ossidi di azoto” che risulterebbero diminuire rispetto alle emissioni dell’attuale centrale, si far notare, che le tre caldaie attualmente in esercizio producono ( secondo le dichiarazioni della società Burgo-SPA) enormi concentrazioni di questo inquinante nettamente fuori da ogni parametro, con valori di 400 mg/Nm3 per la caldaia che si vuole mantenere in esercizio di riserva è di 150mg/Nm3 per le altre due che verrebbero smantellate e quindi i valori migliorativi sono dovuti alla particolare vetustà della centrale in funzione, largamente fuori dai parametri di legge.
La produzione di anidride carbonica aumenterebbe notevolmente per un valore di 65.000 tonnellate/ anno (da 100.000 a 165.000), sull’argomento è legittimo pensare che il vostro ministero sia fortemente impegnato, come si evince dall’ultimo trattato di Bali.
Crediamo quindi che debbano essere tenuti debitamente in conto gli effetti che può provocare il rilascio di questa ed altre simili autorizzazioni e in ultimo sulle possibili multe che lo stato Italiano, quindi noi cittadini pagheremmo per eventuali infrazioni al trattato suddetto.
Soprattutto sono assai controverse le opinioni sulla produzione di poveri sottili in particolare per quanto riguarda le PM < di 2,5 e alle quali numerosi ricercatori internazionali imputano la emersione di diverse patologie, alcune delle quali accertate; malattie cardiovascolari, malattie tumorali, allergie per i giovani, che comporterebbero addirittura la morte prematura per 380.000 persone in Europa in un anno.
Benché quindi la normativa vigente non contempli in maniera specifica e non differenzi i quantitativi percentuali e numerici ( il numero delle particelle emesse sembra essere un fattore decisivo nell’aumento del rischio malattie) di “nanopolveri”, si può ragionevolmente pensare che queste siano, come molti autori sostengono, fortemente presenti nelle emissioni di fumi da centrali turbogas , secondo la General Eletrics oltre il 95% delle polveri emesse dalle turbine alimentate a gas naturale sarebbero del tipo P.M 2,5 (Armaroli,Po, chimica e ambiente novembre 2003).
Si osserva anche che stante la presenza sul territorio limitrofo di numerose industrie cartarie l’esclusione della procedura di VIA per la cartiera Burgo SPA, potrebbe rappresentare un pericoloso precedente normativo a fronte di nuove richieste di concessioni similari.
Si dovrà quindi valutare preventivamente l’effetto combinato che può produrre la nascita di più sorgenti emissive inquinanti di questo genere nello stesso territorio.
A tal proposito si consideri che :
- Il consumo di metano per questa centrale è altissimo; 85 milioni di m3 /anno
- Le concentrazione di inquinanti sono maggiori, per le polveri addirittura paragonabili ad una centrale di 200-300 MW., a proposito si segnalano i valori medi di emissioni di polveri della centrale di Porto Corsini di 400 MW, dove le polveri e i composti organici volatili (PTS- PM10+COV) assommano a T/anno 8,94 e cioè un valore assoluto minore della centrale di Sora T/anno 11,5 ( dal già citato M.Rotatori. A.Sbrilli…)
Dunque, il proliferare nel territorio di centrali di taglia media e piccola, con l’evidente obbiettivo delle società costruttrici di trarre profitti dalla vendita della energia elettrica, porterebbe quindi il risultato di inquinare maggiormente, qualora gli impianti non fossero provvisti di adeguati sistemi di abbattimento degli inquinanti.
Si cita in ultimo, una vostra risposta ad un quesito riguardante l’installazione di una centrale termoelettrica nel comune di Guarcino (Fr), dove si rimanda alla al punto 3 lett.a dell’allegato II della direttiva 85/337/CEE, come modificata dalla 97-11-CEE, dove gli impianti < di 50 megawatt sono sottoposti a procedura regionale di verifica di assoggettabilità alla VIA in base ai criteri dell’allegato III della medesima.
Orbene, se si fossero osservati i criteri stabiliti nell’allegato suddetto, la Regione Lazio avrebbe dovuto senz’altro procedere alla “VIA” in quanto si verificano le particolari criticità ambientali richiamate nella legge.
La mancata applicazione della VIA da parte della Regione Lazio, (che rappresenta uno strumento di maggiore garanzia e tutela della salute pubblica dei cittadini e per l’ambiente, alla luce delle preoccupazioni che si sono diffuse sull’argomento fra la popolazione, le numerose incongruenze da noi evidenziate) configura a nostro parere una grave sottrazione di diritti sanciti dalle leggi, ai danni della popolazione.
Si chiede quindi al Vostro Ministero di agire nell’interesse delle popolazioni e di
avocare l’istruttoria della pratica,
l’emanazione di limiti di ammissibilità delle produzioni di inquinanti,
richiamo all’applicazione delle direttive europee per l’adozione di standard di tecnologici all’avanguardia per quanto concerne la protezione ambientale,
l’applicazione della VIA regionale o nazionale.
Sicuri di un vostro intervento positivo a garanzia di tutti, inviamo saluti cordiali .

Associazione Verde Liri-storia ,arte,cultura
www.verdeliri.it


Data 9-1-08

16.1.08

RASSEGNA STAMPA: SULLA TURBOGAS RIUSCIAMO A STRAPPARE UN CONSIGLIO COMUNALE ANCHE A ISOLA DEL LIRI.

Il prossimo 24 gennaio un consiglio comunale aperto ma dopo che il Comune di Sora ha autorizzato la costruzione edile alla cartiera sono aumentati i rumori. Un tipo di rumore piu' forte. Non è dato sapere se per un particolare processo produttivo per il momento oppure dell'altro. Il consiglio comunale servirà anche a questo. Abbiamo inoltre richiesto la costituzione di una nuova commissione tecnica.

ilmessaggero.it - di Sirolli S. 16/1/2008
Verde Liri non si arrende sulla Turbogas
L'associazione ambientalista sorana, prima del consiglio comunale ad hoc a Isola del Liri del 24 gennaio, si appella al ministro per l'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio contro l'impianto di cogenerazione che sorgerà a Sora nella Cartiera del Sole di San Domenico. L'associazione presieduta da Loreto Tersigni propone un suo studio all'attenzione del ministro, del presidente della Regione Marrazzo, della Provincia Scalia e dei sindaci di Sora, Casinelli, e Isola, Quadrini; ricerca da cui risulta che la Turbogas a Sora potrebbe inquinare di più rispetto a tante altre centrali di maggior potenza, come quelle di Ravenna e Porto Corsini. "Dai dati forniti dalla società Burgo - sostiene Verde Liri - per l'impianto di Sora risultano emissioni di inquinanti assai elevate, fuori dalla media di altre centrali Turbogas costruite in Italia. In particolare si indicano le polveri sottili con valori massimi di 3.9 mg/Nm3. Dati che comporterebbero la produzione di 11,5 tonnellate di polveri l'anno, 2-3 volte maggiori dei valori medi. Concentrazioni inquinanti paragonabili ad una centrale di 200-300 Megawatt. Infatti nella centrale di Porto Corsini, da 400 Megawatt le polveri e i composti organici volatili ammontano a 8,94 T/anno, valore minore della centrale di Sora da 48 Megawatt che produce 11,5 T/anno". Verde Liri chiede al ministro Pecoraro Scanio "di agire nell'interesse delle popolazioni e di avocare l'istruttoria della pratica, l'emanazione di limiti di ammissibilità delle produzioni di inquinanti, il richiamo all'applicazione delle direttive europee per la protezione ambientale, l'applicazione della VIA regionale o nazionale". Nell'assise isolana Verde Liri sosterrà che la piccola Turbogas potrebbe inquinare di più della sorella maggiore di Porto Corsini. Il verde sorano Domenico La Posta allora suggerisce "la creazione di una commissione tecnica, proposta dal Comune di Isola del Liri, che si relazioni con quella di Sora, per verificare lo studio".

iltempo.it -
Tutti contro il cogeneratore. Sora, sollecitata la costituzione di una commissione di tecnici esterni
di Ciro Altobelli 16/1/2008
Forti preoccupazioni per la salute pubblica e per l'impatto ambientale giungono dal mondo delle associazioni.

SORA Tante iniziative per contrastare la centrale turbogas ma nel frattempo l'iter procedurale ed autorizzativo va avanti. Oltre ai problemi idrici è senza dubbio la costruzione di una centrale di cogenerazione in località San Domenico, ai confini tra Sora ed Isola del Liri, ad aver attirato l'attenzione pubblica negli ultimi mesi. C'è stato anche qualche incontro tra progettisti e cittadini, organizzato dagli amministratori comunali, ma non tutti si sono tranquillizzati per dati che, anche se apparentemente nei limiti di legge, comunque prospettano una aumento notevole dell'inquinamento, con relativa emissione di polveri sottili. Così in queste ultime settimane sono continuati i tentativi di rallentare o meglio bloccare l'iter autorizzativo. Il comune però almeno per quel che concerne l'aspetto edilizio sembra aver dato il via libera, così come dalla Regione non si è ritenuto di dover richiedere una Via (Valutazione di impatto ambientale). Ed è proprio questo l'aspetto che più contestano associazioni ambientaliste e liberi cittadini. Le ultime iniziative riguardano la richiesta dell'associazione Verde Liri al Ministro per l'Ambiente Pecoraro Scanio, per difendere la salute dei cittadini e limitare l'inquinamento, di avocare al suo ministero la pratica della centrale turbogas di Sora, in pratica esautorando la Regione Lazio ritenuta inadempiente. Per rinforzare la sua richiesta l'associazione fa una dettagliata panoramica sui livelli di inquinamento che si avranno, con dati abbastanza preoccupanti. L'Associazione Cinema e Società invece, tramite il suo presidente Maurizio D'Andria, ha di nuovo invitato gli uffici della Ue ad interessarsi al caso Turbogas in quanto le autorità italiane non starebbero seguendo il caso con la dovuta attenzione. Inoltre ha invitato la Polizia Provinciale a fare controlli in materia ambientale presso lo stabilimento industriale perché potrebbe aver superato i limiti di inquinamento. Infine i Verdi, in riferimento al prossimo consiglio comunale che si terrà ad Isola del Liri, chiedono al sindaco Quadrini di costituire una commissione formata da tecnici esterni che oltre ad interloquire con l'amministrazione isolana dovrebbe prendere contatti con l'analoga commissione di Sora per valutare meglio tutti gli aspetti connessi con la possibile realizzazione della turbogas.
LA POLEMICA DEL CAR SHOW E LE LOBBYES IN CITTA'

Si sta preparando un motor show durante il prossimo "Carnevale del Liri" a Sora. Sfilate di automobili lungo tutto il corso cittadino. Un evento che è nato con la vecchia amministrazione di centro-destra che va bloccato, il Car show a carnevale è solo un regalo agli autosaloni in una città dove non si conosce se è inquinata veramente dal traffico urbano. Non trasformiamo la sfilata dei carri nella sfilate delle automobili. E' l'assessore al traffico che deve intervenire bloccandolo. L'intervento di Don Bruno Antonellis sul degrado di Piazza Santa Restituta non è casuale arriva dopo l'articolo sul giornale che parlava della manifestazione. Il centro non si puo' lasciare in mano alle lobby. E' la politica che deve decidere.Il centro-sinistra nella verifica di questi giorni deve discutere di questo. Gli autosaloni della città possono benissimo sponsorizzare, se vogliono, per migliorare la sfilata dei carri oppure fare una sfilata di moda, creare un sito sul carnevale e tanto altro.

15.1.08

RINGRAZIAMO LE ASSOCIAZIONI E I CITTADINI CHE IN QUESTI GIORNI NCI STANNO RINGRAZIANDO PER LE NOSTRE "COLPE"

Da 14 anni la Legge attribuisce al Commissario Straordinario tutte le competenze ed i poteri per
l’emergenza rifiuti in Campania.
Oggi, in modo disonesto e strumentale, molti cercano di scaricare le colpe sui Verdi.
In verità, da anni, in Parlamento e negli Enti Locali, e da un anno e mezzo attraverso l’azione del Ministero
dell’Ambiente, noi Verdi:
abbiamo chiesto più volte lo scioglimento di una struttura commissariale inefficace ed inadeguata che, in tanti
anni, non ha risolto i problemi dei rifiuti della Campania, sperperando 2 miliardi di euro dei contribuenti;
abbiamo contrastato il fallimentare Piano di Smaltimento Rifiuti della Campania che ha prodotto più di
5 milioni di inutili eco-balle e uno stato di continua emergenza;
abbiamo denunciato costantemente il giro di malaffare camorristico e le infiltrazioni delle ecomafie nel
ciclo dei rifiuti, come confermato dalle inchieste della Magistratura;
abbiamo proposto un moderno modello di gestione dei rifiuti, in linea con le Direttive europee: forte
impulso alla raccolta differenziata, recupero dei materiali, adozione di impianti di smaltimento di ultima
generazione con rigorose prescrizioni sulla qualità dell’aria e la salute dei cittadini;
abbiamo contribuito ad avviare la raccolta differenziata in oltre 150 comuni della Campania;
abbiamo sostenuto la realizzazione, con il consenso della comunità locale, dell’unica discarica controllata
e funzionante in Campania;
abbiamo ottenuto la possibilità di commissariare i Comuni
che non effettueranno la raccolta differenziata;
abbiamo contribuito a fermare il meccanismo del CIP6: oltre
30 miliardi di euro sottratti alle energie pulite e rinnovabili e
destinati invece ad alcune potenti lobby di questo Paese.
Da 14 anni la Legge attribuisce al Commissario Straordinario tutte le competenze ed i poteri per
l’emergenza rifiuti in Campania.
Oggi, in modo disonesto e strumentale, molti cercano di scaricare le colpe sui Verdi.
In verità, da anni, in Parlamento e negli Enti Locali, e da un anno e mezzo attraverso l’azione del Ministero
dell’Ambiente, noi Verdi:
abbiamo chiesto più volte lo scioglimento di una struttura commissariale inefficace ed inadeguata che, in tanti
anni, non ha risolto i problemi dei rifiuti della Campania, sperperando 2 miliardi di euro dei contribuenti;
abbiamo contrastato il fallimentare Piano di Smaltimento Rifiuti della Campania che ha prodotto più di
5 milioni di inutili eco-balle e uno stato di continua emergenza;
abbiamo denunciato costantemente il giro di malaffare camorristico e le infiltrazioni delle ecomafie nel
ciclo dei rifiuti, come confermato dalle inchieste della Magistratura;
abbiamo proposto un moderno modello di gestione dei rifiuti, in linea con le Direttive europee: forte
impulso alla raccolta differenziata, recupero dei materiali, adozione di impianti di smaltimento di ultima
generazione con rigorose prescrizioni sulla qualità dell’aria e la salute dei cittadini;
abbiamo contribuito ad avviare la raccolta differenziata in oltre 150 comuni della Campania;
abbiamo sostenuto la realizzazione, con il consenso della comunità locale, dell’unica discarica controllata
e funzionante in Campania;
abbiamo ottenuto la possibilità di commissariare i Comuni
che non effettueranno la raccolta differenziata;
abbiamo contribuito a fermare il meccanismo del CIP6: oltre
30 miliardi di euro sottratti alle energie pulite e rinnovabili e
destinati invece ad alcune potenti lobby di questo Paese.
Da 14 anni la Legge attribuisce al Commissario Straordinario tutte le competenze ed i poteri per
l’emergenza rifiuti in Campania.
Oggi, in modo disonesto e strumentale, molti cercano di scaricare le colpe sui Verdi.
In verità, da anni, in Parlamento e negli Enti Locali, e da un anno e mezzo attraverso l’azione del Ministero
dell’Ambiente, noi Verdi:
abbiamo chiesto più volte lo scioglimento di una struttura commissariale inefficace ed inadeguata che, in tanti
anni, non ha risolto i problemi dei rifiuti della Campania, sperperando 2 miliardi di euro dei contribuenti;
abbiamo contrastato il fallimentare Piano di Smaltimento Rifiuti della Campania che ha prodotto più di
5 milioni di inutili eco-balle e uno stato di continua emergenza;
abbiamo denunciato costantemente il giro di malaffare camorristico e le infiltrazioni delle ecomafie nel
ciclo dei rifiuti, come confermato dalle inchieste della Magistratura;
abbiamo proposto un moderno modello di gestione dei rifiuti, in linea con le Direttive europee: forte
impulso alla raccolta differenziata, recupero dei materiali, adozione di impianti di smaltimento di ultima
generazione con rigorose prescrizioni sulla qualità dell’aria e la salute dei cittadini;
abbiamo contribuito ad avviare la raccolta differenziata in oltre 150 comuni della Campania;
abbiamo sostenuto la realizzazione, con il consenso della comunità locale, dell’unica discarica controllata
e funzionante in Campania;
abbiamo ottenuto la possibilità di commissariare i Comuni
che non effettueranno la raccolta differenziata;
abbiamo contribuito a fermare il meccanismo del CIP6: oltre
30 miliardi di euro sottratti alle energie pulite e rinnovabili e
destinati invece ad alcune potenti lobby di questo Paese.

Da 14 anni la Legge attribuisce al Commissario Straordinario tutte le competenze ed i poteri per
l’emergenza rifiuti in Campania.
Oggi, in modo disonesto e strumentale, molti cercano di scaricare le colpe sui Verdi.
In verità, da anni, in Parlamento e negli Enti Locali, e da un anno e mezzo attraverso l’azione del Ministero
dell’Ambiente, noi Verdi:
abbiamo chiesto più volte lo scioglimento di una struttura commissariale inefficace ed inadeguata che, in tanti
anni, non ha risolto i problemi dei rifiuti della Campania, sperperando 2 miliardi di euro dei contribuenti;
abbiamo contrastato il fallimentare Piano di Smaltimento Rifiuti della Campania che ha prodotto più di
5 milioni di inutili eco-balle e uno stato di continua emergenza;
abbiamo denunciato costantemente il giro di malaffare camorristico e le infiltrazioni delle ecomafie nel
ciclo dei rifiuti, come confermato dalle inchieste della Magistratura;
abbiamo proposto un moderno modello di gestione dei rifiuti, in linea con le Direttive europee: forte
impulso alla raccolta differenziata, recupero dei materiali, adozione di impianti di smaltimento di ultima
generazione con rigorose prescrizioni sulla qualità dell’aria e la salute dei cittadini;
abbiamo contribuito ad avviare la raccolta differenziata in oltre 150 comuni della Campania;
abbiamo sostenuto la realizzazione, con il consenso della comunità locale, dell’unica discarica controllata
e funzionante in Campania;
abbiamo ottenuto la possibilità di commissariare i Comuni
che non effettueranno la raccolta differenziata;
abbiamo contribuito a fermare il meccanismo del CIP6: oltre
30 miliardi di euro sottratti alle energie pulite e rinnovabili e
destinati invece ad alcune potenti lobby di questo Paese.

10.1.08

Comunicato Stampa Sinistra Arcobaleno Sora:

"I recenti avvenimenti che hanno profondamente modificato il quadro politico locale ci impongono di intervenire su alcuni aspetti del dibattito politico e sui problemi sui quali si discute nella nostra Città. La Sinistra Sorana ritiene di dover fare chiarezza non solo con i propri iscritti ed elettori ma soprattutto con tutta la cittadinanza in relazione, in particolare, alle operazioni di trasformismo cui tutti abbiamo assistito.
La lettura più accreditata dei risultati elettorali del Giugno 2006 spiegava lo straordinario risultato ottenuto dal Sindaco Casinelli con la volontà dell’elettorato Sorano di cambiar pagina, di chiudere con il passato, di affidare ad una persona capace e onesta il compito di rimuovere le macerie sotto le quali era stata seppellita la vita amministrativa e civile della nostra Città.
La maggioranza che si era formata dopo il ballottaggio consentiva al Sindaco di poter contare su numeri sufficienti a poter governare, e così è stato. E’ in quest’ultimo periodo che operazioni di trasformismo, ammantate da presunte ricollocazioni ispirate ai modelli nazionali, e motivate da inesistenti necessità di rafforzamento della maggioranza, hanno ridotto il Consiglio Comunale ad una sorta di mercato permanente.
In particolare è con la nascita del Partito Democratico che abbiamo assistito a salti di schieramento, con consiglieri eletti in liste di centrodestra che all’improvviso hanno scoperto vocazioni di centrosinistra. Diciamo questo perché mentre ci eravamo legittimamente opposti ad ingressi di altre formazioni politiche in maggioranza, nulla abbiamo potuto obiettare all’ingresso nel Partito Democratico di singoli consiglieri. Certo si può cambiare fede politica, anche se siamo convinti che per rispetto degli elettori chi cambia schieramento si dovrebbe dimettere. Ma così non è stato ed allora ci viene in mente una delle battute che Enzo Biagi ripeteva frequentemente: «in un film di René Clair c’era uno che passava da una barricata all’altra cambiando cappello. Da noi non basterebbe tutta la produzione della Borsalino».
Come Sinistra veniamo sollecitati dai nostri elettori, e non senza malafede da forze di destra, a prendere le distanze da una maggioranza che va assumendo sempre più le sembianze dell’amministrazione precedente, veniamo sollecitati ad essere coerenti.
Ebbene non è certo la nostra rappresentanza in Consiglio Comunale a difettare di coerenza. Noi riteniamo di interpretare il ruolo che gli elettori ci hanno assegnato. Chi ci ha votato lo ha fatto sulla base delle idee e del programma che presentavamo. In questi mesi abbiamo sollecitato e sostenuto quegli interventi previsti nel programma. E di fronte a transumanze politiche o a rivendicazioni di posizioni di potere, siamo andati coerentemente avanti assumendoci la responsabilità politica di governare questa Città.
E non a caso il Sindaco Casinelli è stato più volte, impropriamente, accusato di essere “appiattito” sulle posizioni della Sinistra. Questi detrattori dimenticano che il Sindaco ha potuto contare sul senso di responsabilità che abbiamo sempre avuto, anteponendo a tutto la soluzione dei problemi della città.
Non vi è dubbio che tra mille difficoltà e veti, posti spesso dagli stessi personaggi che ne portavano tutta la responsabilità, molti passi avanti sono stati fatti. Tra gli altri: la difficile trattativa per il salvataggio e risanamento di Ambiente Spa, la rimodulazione dei contratti per i Servizi Informatici con il relativo dimezzamento dei costi, la riprogettazione di Piazza Ortara, lo smobilizzo dei finanziamenti per il Distretto Tessile e il Centro Commerciale Naturale, il rilancio del mercato settimanale, eventi culturali di spessore pur con le scarse risorse a disposizione.
Ma sappiamo che ancora ci sono problemi da risolvere, a partire dalla necessità di dare maggiore trasparenza ed efficienza alla macchina amministrativa municipale. La manutenzione ordinaria della Città, il recupero dei beni archeologici seppelliti sotto i detriti di dubbie operazioni speculative, la valorizzazione delle risorse ambientali, il potenziamento della raccolta differenziata, il monitoraggio della qualità dell’aria, il potenziamento del trasporto pubblico e la creazione di zone a traffico limitato per migliorare complessivamente la qualità dell’ambiente, politiche per il rilancio dell’artigianato, del commercio, dell’agricoltura, del turismo, puntando a rinverdire le tradizioni di eccellenza dei nostri prodotti, una gestione trasparente ed equa dei servizi sociali intesi non più e solo come erogazione di sussidi ma di messa in atto di tutte le azioni necessarie per combattere l’esclusione sociale e l’indigenza, la rivalutazione delle politiche giovanili anche con l’utilizzo di specifici strumenti ad hoc, la riqualificazione e valorizzazione della tratta ferroviaria, la salvaguardia ed il potenziamento dei servizi sanitari, una azione pressante su ACEA-ATO5 per il rispetto degli impegni contrattuali.
Questi sono alcuni degli obiettivi indicati nel programma di Centrosinistra ancora da realizzare, per il raggiungimento dei quali riteniamo determinante l’apporto delle forze della Sinistra.
Come Sinistra quindi ribadiamo che il mandato ricevuto dagli elettori debba ritenersi assolto nella realizzazione del programma. Perché se è vero che in democrazia sono i cittadini che scelgono, crediamo che saranno i cittadini a giudicare la coerenza politica dei Partiti e degli Amministratori. Infine auspichiamo che la verifica, che dovrà dare un assetto definitivo alla giunta, si svolga sulla base di un criterio per noi vincolante: il riferimento al dato elettorale del ballottaggio, il quale ha dato al Sindaco il necessario consenso perché decida nella direzione giusta senza vincoli di partito.
Noi forze di Sinistra vigileremo affinché quei criteri di trasparenza ed onestà che hanno sin qui guidato l’azione amministrativa continuino ad essere applicati e rispettati. Ribadendo che combatteremo con tutte le nostre forze comportamenti od azioni volte ad anteporre interessi personali o di parte a quelli della città di Sora". [10-01-08 10:26 - ]

5.1.08

PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO FOTOGRAFICO, LA CITTA': L'AMBIENTE, LA BICICLETTA.

Giovedi 3 gennaio sotto il tendone in Piazza Cesare Baronio si è svolta la premiazione del concorso fotografico sulla bicicletta. “E' un piccolo sassolino gettato nello stagno che farà rumore” ha detto Rodolfo Damiani che ha presentato la manifestazione. Presenti i giovani dell'associazione Labo:teca che si impegnano nel riciclare vecchie biciclette, recuperano telai e li corredano di tutti gli altri accessori. Hanno messo il premio di una bicicletta riciclata nella loro officina nella zona dei Padri Passionisti. Una bicicletta che al suo tempo era il sogno di molti ragazzi, una bellissima bicicletta. Un punto importante di ritrovo per la città di Sora dove è possibile portare biciclette da riparare e anche lavorare sui computer. I ragazzi organizzano poi biciclettate contro il traffico e le ultime si sono svolte il 20 dicembre u.s. e il 21 settembre in concomitanza con la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, la prossima è in programma per aprile.
I due vincitori Ugo Rea di Arpino, fotografo dell'Associazione fotografica di Frosinone e Maria Cristina Zoppa di Sora hanno ritirato le due biciclette, una nuova fiammante, messe in palio dalle due associazioni che hanno organizzato il concorso, Verde Liri e Labo:teca.
Due bici da donna del modello Olanda. Scriveva Wells H. G. “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza”. Vorrei aggiungere che ogni volta si vede una donna in bicicletta possiamo ancora sperare. A Sora in biciclette ci vanno piu' donne che uomini e piu' anziani che giovani.

La mostra fotografica esposta al museo dal 19 al 26 settembre 2007 durante “La settimana Europea della Mobilità Sostenibile” ha avuto un ottimo successo. Tanti i visitatori e molti i partecipanti al concorso, fotografi e non. Un buon risultato anche di critica come ha scritto un visitatore sul libro degli ospiti: “Una mostra pulita come non mai”.
La giuria del concorso fotografico: “La città: l’ambiente, la bicicletta” formata dall’Assessore alle Politiche culturali, Bruno La Pietra, dal pittore Michele Rosa che presiedeva, da Antonio Di Passio dell’Archivio fotografico del Comune di Sora, da Loreto Tersigni dell’associazione Verde Liri e da me coordinatore che si è riunita il giorno martedì 18 settembre alle ore 17.00 dopo aver esaminato con cura tutte le foto pervenute (n. 92 di 30 partecipanti) ed escluse le foto fuori tema decideva, dopo aver selezionato, per la sezione Colore, 8 fotografie e per la sezione B/N 5 fotografie, di dare una votazione e di assegnare i premi previsti ( 2 biciclette ai primi due classificati) come segue:

1° Premio sezione Colore (dopo seconda votazione):
Ugo Rea di Arpino (FR) con la foto “Milano 2004” con punti 18.

2° Classificato: Maria Cristina Zoppa di Sora (FR) con la foto “A Messa in bicicletta” con punti 18.
3° Classificato a pari punti: Martino Caranti di Bologna con la foto” Verso il futuro” e Tonino Contucci di Villeurbanne (Francia) con la foto “Lione” con punti 15.
4° Classificato a pari punti: Ugo Rea di Arpino (FR) con la foto “Sora MB 2006” e Sergio Panella di Castelmassimo (FR) con la foto “Olanda 3” con punti 14.
5° Classificato a pari punti: Sergio Panella di Castelmassimo (FR) con la foto “Olanda 1” e Urbano Walter Uzzoli di Roma con la foto “22 Giro” con punti 13.

1° Premio sezione B/N:
Maria Cristina Zoppa di Sora (FR) con la foto “Aspettando il Giro” con punti 17.

2° Classificato a pari punti: Marco Caputi di Roma con la foto “Equilibrio” e Riccardo Di Vito di Sora (FR) con la foto “Jungler” con punti 16.
3° Classificato: Davide Alonzi di Broccostella (FR) con la foto “Parigi” con punti 13.
4° Classificato: Danilo Alonzi di Sora (FR) con la foto “Posteggio abusivo” con punti 10.

Anche i visitatori hanno potuto scegliere le loro fotografie piu’ belle. Sono state votate le due fotografie: “Passaggi e passaggi” di Riccardo Di Vito di Sora, per il colore, con punti 16 e per il B/N la fotografia, “Notre Dame di Parigi” di Davide Alonzi di Broccostella (FR) con punti 8 a pari punti con l’altra sua fotografia: Notre Dame di Parigi”.

Un doveroso ringraziamento va rivolto a tutti i partecipanti per l’impegno che è stato dato per la buona riuscita del concorso.