29.12.08


Valle del Sacco

Una indagine dell'Asl di Roma (dal 1997 al 2004)che preoccupa. Aumentano i casi di tumore e malattie in tutta la valle ma a Ceccano di piu'.

52 comuni tra le province di Roma , Frosinone e Latina. E’ stato firmato, di recente, a metà novembre 2008, una convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e Arpa Lazio per il controllo ed il monitoraggio dell’aree potenzialmente contaminate.
Dopo l'emergenza latte ai pesticidi di oltre tre anni fa che ha coinvolto numerose aziende agricole del territorio tra Colleferro - Valmontone e Paliano - Anagni tutta l'agricoltura e gli agricoltori stanno vivendo questa emergenza.
Ettari di terreno con industrie e agricoltura. Possono convivere assieme?
Il fiume, che svolge funzione di confine scorre in una zona collinare, dai Monti Lepini agli Ausoni, è stato inquinato da sempre. Dal '94 che si fanno lotte ma senza risultati.
Scarichi nel fiume e durante i giorni festivi l'acqua diventa piu' nera del solito e altri scarti che vengono spruzzati nell'aria. Abitazioni che stanno troppo vicino alle industrie e l'acqua dei pozzi poteva essere bevuta un tempo, ora non più.
“La valle è cambiata da quando sono arrivate le industrie che hanno portato anche i veleni che oggi vengono alle cronache di tutta Italia”. Afferma un agricoltore.

INCONTRIAMOCI SUL FIUME SACCO

La nostra manifestazione a Sgurgola

19 luglio 2005, uno scenario veramente apocalittico e che indigna.
Oltre 25 mucche muoiono appena abbeveratesi lungo il Rio Santa Maria, ad Anagni, che confluisce nel Sacco.
Concentrazioni troppe alte di sostanze presenti nell'acqua. Industrie che scaricano cianuri, arsenico e metalli pesanti oltre il consentito abusivamente o possibili speculazioni sugli immobili?
Ma chi ci rimette sono solo gli agricoltori che chiudono le aziende e i cittadini che non hanno nel latte e nella carne sicurezza alimentare. Bestiame da abbattere, oltre 5000 mucche e latte che non si ritira più in tutto il territorio da Colleferro a Ceprano.
Ma ben quattro giorni prima un precedente passato inosservato, altri 6 capi morti nel Comune di Paliano lungo il Torrente Fosso delle Mole, affluente in sinistra del Sacco che nasce dal bacino dei centri di Paliano, Serrone, Piglio e Acuto a cinque chilometri di distanza.
Aria, Acqua, terra, animali e persone. Non si salva nulla!!! Questa è la Valle del Sacco! Chi sono i colpevoli??
Se lo chiedeva a gran voce il “Comitato Ecologista Locale”. “Una zona che deve rimanere a vocazione agricola che deve avere un marchio di qualità con la creazione di prodotti tipici. Questa è la risposta che si deve dare e che chiede il comitato”.
Mettere fine al business dei rifiuti, una terra da rivalutare e valorizzare con la creazione di un parco naturale agricolo. Vincolare i terreni a vocazione agricola e mettere in sicurezza tutta la valle. "Le industrie devono andare via. Qualcuno vuole acquistare i terreni per cambiare la loro destinazione d'uso". Dicevano tutti.
Si è perso tempo, da decenni si sapeva e non si è fatto niente. Ora l'ambiente diventa importante e torna al centro dei problemi. L'ambiente al primo posto e poi l'economia per salvare tutte e due.
Angelo Monelli, ex assessore all'Ambiente della Regione Lazio diceva che mancavano anche i tecnici all'Arpa. “Ce ne sono pochi. Bisognerà farli lavorare assieme ai colleghi di Roma”.
Fare subito una cartografia ambientale di tutta la zona e il parco fluviale come soluzione al problema. Sono anni che il Comitato Ecologista "Valle del Sacco" denuncia le problematiche ambientali della zona, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso!!
Il Comitato Ecologista “Valle del Sacco” chiedeva:
1) che siano effettuate delle analisi periodiche delle acque superficiali e degli scarichi industriali.
2) un intervento di bonifica su tutto il territorio della Valle del Sacco.
3) il completamento e la messa in funzione del depuratore sito in località Mola Santa Maria.
4) il recupero e la salvaguardia di quelle zone non ancora devastate dall'inquinamento.
   
La manifestazione a Sgurgola del 23 luglio 2005.

Manifestazione in località Ponte sulla Cascata per opporsi al degrado del Fiume Sacco, per dire No al progetto TY.RE.CO. di allocazione di una discarica in zona agricola a Sgurgola e al progetto di ampliamento della zona industriale ASI di Anagni. In un'area dove le industrie chiudono ma si vuole ampliare la zona ASI.
Il Coordinamento Ambientale Alta Valle del Sacco formato allora da: Anagni Viva, Terra e Libertà, Legambiente Cassino, Legambiente Sora, Legambiente Ferentino, Legambiente Monte Lepini, Comitato contro l'Inquinamento elettromagnetico di Anagni, Comitato ecologista Alta Valle del Sacco di Anagni, Coordinamento per l'Alternativa di Ferentino, Famiglia senza Onde di Anagni, Federazione Provinciale dei Verdi, Gruppo Verdi di Anagni e Sgurgola, Sinistra ambientalista di Ferentino, Paliano Ambiente, Morolo Comitato Agricoltori, Giovani Dentro di Morolo.(Nella foto la manifestazione del 2005)

23.12.08


Sasha Sirolli invita a visionare il suo profilo su Facebook

La Tua Voce in Comune. Iscriviti alla mainglist (piu’ sotto) per ricevere le newsletter e segnala una tua notizia a domlap@libero.it. 
   
Facebook oggi aumenta gli iscritti, i politici ciociari vanno in rete aprono pagine sul social network ma io lo avevo intuito già nel 2000 col mio sito: http://sora2001.interfree.it (successivamente www.domenicolaposta.3000.it) in vista della campagna elettorale per le comunali del 2001.

Scrivevo nella pagina: Perchè sora2001 - Cos'è sora2001: “Ormai la rete è diventata fondamentale. Chi non è in rete resta escluso, vuol dire essere tagliati fuori. Internet può dare in questo senso risultati importanti nel mondo della comunicazione.
Sora2001 vuole essere un forum virtuale continuo aperto a tutti, anche dopo questa competizione elettorale, dove ognuno può dire la propria opinione, dare la propria idea e può esporre un proprio progetto su singoli problemi della città di Sora e della Ciociaria. Può portare inoltre una istanza, una petizione su problemi della propria città.

Il mio amico Sasha de “Il Messaggero” sbarca su Facebook e mi invita a vedere la sua pagina, http://www.facebook.com/p.php?i=1630536151&k=541TQ35XT63M5BEBUJ36V4&r Non sono tanto attratto dal social network, nato nel 2004, che ha raggiunto oltre 3 milioni di iscritti, ma forse mi iscriverò.
Facebook però lo avevo intuito già nel 2000 quando misi in rete il mio primo sito, il mio primo blog: http://sora2001.interfree.it, una comunità di cittadini che si interessavano alla città, alla provincia in cui vivevano.

(Nella foto le mura poligonali della città di Arpino che vengono coperte purtroppo dalle automobili)

16.12.08


Chi critica e chi loda la "Conca"
Piene, alluvioni, calamità naturali.

In Via Barca S. Domenico si sta realizzando un intervento edilizio ad uso direzionale che ha un parcheggio troppo vasto. Si chiede come verrà realizzato, se ci sarà l’asfalto a coprire tutto riducendo l’impermeabilizzazione del terreno oppure verrà applicato qualche accorgimento tecnico per ridurre l’area cementificata e permettere di far defluire piu’ rapidamente l’acqua in caso di pioggia?

Una segnalazione che invierò al sindaco.

Per fortuna non è successo il peggio sul Fibreno che non ha dato mai problemi in passato. Quasi 5 milioni la stima dei danni. Lottizzazioni ed emergenze. Si interviene sempre così sul territorio, non solo da noi. E’ un aspetto generale di tutta l’Italia. Problemi strutturali e scelte sbagliate sul territorio.

Giovedì 18 dic. l’incontro sul fiume, di tutti gli enti interessati, per capire perché è successo e trovare i rimedi da porre in essere. Troppe competenze, comuni, province, consorzi e regioni, che non si trovano mai quando ci sono disastri.

Il presidente dell'associazione "Il Ponte Levatoio" ringrazia la Conca per i lavori effettuati ad Isola del Liri in Via Nazareth che hanno risolto il problema legato alle piogge e alle esondazioni. A Carnello in Via Madonna della Stella i cittadini segnalano invece che uno dei responsabili dell'esondazioni di questi giorni del Fibreno è proprio il Consorzio di Bonifica che ha trascurato la manutenzione sul canale scolmatoio. E' nato in questi giorni un comitato di Difesa dei diritti degli abitanti di Via Madonna della Stella, colpiti dall’esondazione del fiume Fibreno dell’11 dicembre scorso.
Il Comitato è nato per mantenere viva l’attenzione su quanto avvenuto quella tragica mattina e "per evitare che simili sciagurati episodi possano verificarsi di nuovo.
E’ stato unanimemente riconosciuto che l’esondazione è stata determinata dal mancato intervento sul canale scolmatore sia in termini di ordinaria manutenzione preventiva, sia ad evento in corso. Convinzione rafforzata dal fatto che nel momento in cui è stata tolta la griglia ostruita del canale il livello dell’acqua è iniziato a decrescere rapidamente", dicono i cittadini.

Vicino il canale c'è un intervento edilizio iniziato nel 2006. Sempre a Sora nelle vicinanze del canale Valcomperta c'è un'altro intervento edilizio. Lottizzazioni.

"La conca deve cambiare" dice il prof. Elio Pizzuti, di Verde Liri, "non è piu' sostenibile il suo intervento in agricoltura e ora anche sui corsi d'acqua"

Domani faremo il nostro incontro con i dirigenti dell'ente di Via S. Rosalia per discutere dei vari problemi legati all'agricoltura e aggiungeremo anche i problemi legati alle piene dei corsi d'acqua.

Le associazioni e i comitati devono continuare col loro ruolo di stimolo, controllo e denuncia e non essere le "ruota di scorta" di comuni ed enti.

Lunedi 15 dicembre, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella intervengono sulla prima pagina del Corriere sulla Facoltà di Scienze di Comunicazione a Sora.

Dicono che l'antica città di Sora oltre a dare i natali ad Attilio Regolo, a Vittorio De Sica e a Anna Tatangelo è diventata anche l'Harvard della Ciociaria".

Un articolo interessante che sta creando polemiche ma anche un'occasione e una pubblicità che l'amministrazione comunale non deve lasciarsi sfuggire.

11.12.08


La sopravvivenza della rivista di scienza, natura e stili di vita Modus Vivendi.

Modus esiste da quasi 12 anni e, come forse saprete, è nato come allegato
di Notizie Verdi nel 1997, per poi approdare due anni dopo in edicola
veicolato da Il Salvagente (il settimanale dei consumatori). Nel 2004,
infine, siamo diventati una cooperativa autonoma di giornalisti.
Da allora, abbiamo dato vita a numerose altre iniziative per incentivare la
divulgazione delle scienze e dei valori ecologisti;
- un sito internet con news quotidiane che i lettori possono commentare,
discutere e implementare in tempo reale;
- un programma itinerante di proiezioni di film e documentari sul tema
ambientale, La Camera Verde (Roma, Reggio Emilia);
- conferenze nell'ambito di manifestazioni come Sana, Ecomondo, Festival
Internazionale di Giornalismo di Perugia, e altri;
- un Master di comunicazione ambientale in collaborazione con CTS
formazione e Università della Sapienza, arrivato oggi alla sua quarta edizione;
- un Corso di produzione internazionale di documentari;
- un programma radiofonico settimanale a carattere ambientale in onda su
Radio Città Futura.
Senza considerare che dal 2005 realizziamo il primo giornale totalmente
dedicato agli annunci di lavoro verdi, ECOLAVORO, e la prima rivista di
salute di cultura ecologista, dedicata al rapporto corpo-mente, PNEI NEWS,
in collaborazione con la Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia.

È stata una battaglia continua per la sopravvivenza poiché la coerenza
costa cara.

Oggi, però, ci troviamo ad un punto di svolta. Rischiamo di chiudere
giornale e cooperativa se non riusciremo a trovare aiuto/sostegno.
Oggi il governo sta modificando la legge sull'editoria e a farne le spese
non saranno i grandi gruppi editoriali (che raccolgono contributi molto più
ingenti di tutta la stampa "non-profit" messa insieme), ma noi "piccoli" e
i mensili in particolare. Tagli pesanti, ci dicono, per far fronte alla
congiuntura del momento, ma che colpiscono il patrimonio culturale
indipendente.
Chiudere Modus Vivendi significherebbe, al di là degli interessi della
rivista, anche un grave impoverimento del panorama italiano attuale della
stampa scientifico ambientale - panorama che già ora non si può definire
florido.

Come potete aiutarci?

Abbonandovi a Modus vivendi, naturalmente e spiegando quello che avete
appena letto a tutte e tutti i Verdi, affinché si abbonino anche loro!
Ve lo diciamo chiaramente: solo l'arrivo di 5000 nuovi abbonamenti ci potrà
salvare.

Come farlo?

Su http://www.modusvivendi.it/abbonati troverete tutte le indicazioni:
potete farlo on-line con carta di credito, con bollettino postale o tramite
bonifico bancario.

In cambio del vostro aiuto e della vostra fiducia vi offriremo 365 giorni
di indipendenza di pensiero e di aggiornamenti sulle tematiche scientifiche
e ambientali che a noi tutti stanno a cuore, compresa la traduzione di
articoli tra i più autorevoli giornali anglofoni e francofoni New
Scientist, Plos, Terra Economica, ecc).
Vi garantiremo la possibilità di essere ambientalisti informati, pronti ad
affrontare qualsiasi discussione, in un Paese che in fatto di ecologia fa
ormai passi da gigante… ma all'indietro.

* Roma 10 dicembre 2008. Marco Gisotti e tutta la redazione di Modus Vivendi.

10.12.08


Un nuovo passaggio dall’Udc all’Idv

Un nuovo passaggio in vista delle provinciali del 2009. Questa volta è un giovane consigliere di opposizione, al Comune di Isola del Liri, dell’Udc che passa all’Idv.
Venerdi scorso, 5 dicembre, la conferenza stampa nella sala consiliare del Comune.

Nel centro-sinistra ancora c’è dibattito sul nome ed è giusto così. Danilo Campanari (Cultura) ed Antimo Simoncelli (Ambiente) dovevano lasciare i due assessorati per far tornare in giunta il Partito della Rifondazione comunista (spaccato sulla scelta) e l’Udeur.

Simoncelli, che si doveva dimettere da assessore all’ambiente per far rientrare l’esponente Udeur, rinuncia a lasciare l’incarico. E’ anche questa una scelta giusta. Perché abbandonare dopo aver concluso l’iter sulla turbogas?

Danilo Campanari doveva passare al Comune di Frosinone, invece io lo vedrei bene come candidato a presidente della provincia. E’ una mia idea che lancio per la discussione sul blog. Perché diventare manager al Comune quando potrebbe fare il prossimo candidato presidente alle provinciali?

Come vedo bene un candidato della Sinistra che si sta battendo per l’acqua e per le bollette. Il prossimo presidente alla Provincia deve avere le idee chiare su acqua ed aeroporto.

5.12.08


ANNO NUOVO TURBOGAS VECCHIA?

Ieri si è conclusa la conferenza dei servizi sulla turbogas alla Cartiera del Sole.
La Provincia ha voluto chiudere subito si è discusso appena un'ora. Non si doveva ritornare sugli aspetti tecnici perchè già discussi l'altra volta. Si doveva solo discutere sulla lettera del Ministero inviata in regione. La regione Lazio ha risposto l' 11 dicembre. Agli inizi di febbraio ci sarà la messa in funzione oggi 10operai stanno facendo un corso professionale al nuovo impianto.

Chiedevamo una pausa di riflessione dovuta alla mancanza di notizie certe sulla qualità dell'aria.

La Conferenza dei servizi del 4 dicembre 2008.

Sono stati assenti ancora una volta L’Arpa Lazio, i Vigili del Fuoco e l’Asl. Esaurita la discussione sugli aspetti tecnici (ognuno però è rimasto con le proprie perplessità) si è passati alla discussione della sola risposta della Regione Lazio che ha chiarito al ministero, arrivata l’11 novembre in Provincia. Lettera letta solo in alcuni passi.

“La discussione di merito è chiusa, per la Provincia, oggi è la giornata conclusiva”. Il Dirigente dell’ente ammette che l’altra volta non si è capito bene. Sembrava piu’ un dibattito in consiglio comunale. Oggi dice che si ha tutto, osservazioni, relazioni, prescrizioni. “Si puo’chiudere perché si è dato spazio a tutte le discussioni. Il tema di questa riunione non è tecnico”.

Noi ambientalisti abbiamo cercato di far capire che l’Aia che si deve richiedere è complessiva di tutto l’esistente e della turbogas in costruzione. Una sentenza del Tar dell’Emilia Romagna ha detto che l’Aia non puo’ essere scomposta (turbogas e altri sistemi integranti della fabbrica).
Indispensabile per noi, sono oggi, anche i monitoraggi preventivi (che è una prescrizione).
La città di Sora è considerata “Zona B”, nel piano regionale, e quindi da bonificare. Abbiamo voluto far comprendere che è meglio prevenire, ridurre e non aumentare. Se non ci sono le centraline che danno dati chiari, abbiamo chiesto di aspettare perché non sappiamo quali abbattitori mettere. Con questo nuovo impianto si potrebbero superare i limiti ammissibili. L’analisi della situazione attuale non la conosciamo.

“La Burgo non deve avere fretta”, abbiamo chiesto, “abbiamo attualmente già circa 650 mila mc/ora di materiale da smaltire piu’ la turbo e tutto l’altro che si produce sul territorio. C’è da tenere conto di tutte le emissioni già in essere e trovare le migliori soluzioni e le migliori tecnologie”.
Avremmo voluto che la Provincia richiedesse all’Osservatorio del Ministero le raccomandazioni delle Linee guida prima dell’Aia in base al Dlgs. 59/2005.

L’assessore all’Ambiente ha rassicurato che appena tornerà in provincia la centralina mobile, perché impegnata attualmente a Malagrotta, si faranno i primi controlli sull’aria.
A Sora oggi, per noi ambientalisti, ci vuole una centralina fissa che se installata deve essere “ascoltata”.

Il Comune di Isola del Liri, con l’Assessore all’Ambiente presente, ha portato all’attenzione una esigenza in piu’ dovuta alle abitazioni sul LungoFibreno a ridosso dell’impianto. Un aspetto paesaggistico ed ambientale. Ci saranno 400 alberi da piantumare lungo il fiume ed il progetto sul Fibreno che l’ente sponsorizza.

Se la turbogas non la vedremo forse la sentiremo per il rumore, per noi ambientalisti, un aspetto poco discusso durante i tre incontri della conferenza dei servizi.
Un progetto sul fiume che non ci piace tanto perché si potrebbe rischiare una nuova speculazione edilizia.

Le nostre richieste

Durante il terzo incontro della conferenza dei servizi, abbiamo richiesto alle autorità provinciali competenti che venissero adottate alcune prescrizioni di garanzia per le popolazioni e per la tutela ambientale. In particolare sembra accolta la necessità di procedere ad un monitoraggio ante operam della qualità
dell'aria sugli inquinanti principali quali; ossidi di azoto, polveri sottili, monossido di carbonio. Inoltre, come ulteriore approfondimento si è insistito che venisse richiesto, in maniera urgente, presso l'osservatorio del Ministero dell'Ambiente un parere, sulle M.T.D. migliori tecniche disponibili e le ultime linee guida per raggiungere un'ottimale abbattimento degli inquinanti. Come abbiamo fatto notare in conferenza, attualmente la città di Sora è classificata "Zona B" e quindi a rischio di raggiungere i limiti di soglia ammissibili per la protezione della salute umana anche in riferimento alla soglia più restrittiva della specifica delibera regionale. In prima istanza, comunque, si è fatto presente che essendo in corso una verifica procedurale e tecnica su tutta
la pratica presso la Commissione Ministeriale competente non sembra al momento valida una autorizzazione a livello provinciale e si è invitato la Conferenza dei Servizi a sollecitare una risposta per quanto concerne le attribuzioni di competenza e della procedura di VIA che non fu effettuata preliminarmente alla attuale procedura AIA. Al momento siamo in attesa di conoscere le effettive
decisioni e prescrizioni che verranno deliberate dall'ente
provinciale.

Sulla turbogas registro un intervento di Gino Fava su arianna.myblog.it : Turbogas e lavoro

Abbiamo ricevuto un commento da Domenico La Posta sui recenti risvolti assunti dalla contestazione all'installazione dell'impianto di cogenerazione Turbogas a Sora presso il sito della Cartiera del Sole. Stiamo dando spazio sulla nostra home page al banner per il link alla petizione organizzata dalle Associazioni Verde Liri, Cinema & Società, Comitato LungoFibreno.

La questione consiste nel voler addebitare il rischio di perdite di posti di lavoro a coloro che intendono ricevere dalle istituzioni preposte risposte formali in merito alla sicurezza ambientale, alla salubrità dell’impianto e delle sue emissioni ed agli effettivi vantaggi, magari a lungo termine, di cui il territorio potrà fruire (?) con tale attivazione.

Solo con poco buon senso, facilmente, si comprende quanto sia impropria la contrapposizione “ la difesa dell'ambiente contro il lavoro “ e quanto essa in alcun modo non appartenga a chi ha la volontà di salvaguardare l'integrità ambientale e la salute dei cittadini.

E' forte invece la convinzione dell'insieme “ ambiente e lavoro = lavoro e ambiente “.

Certo è che se l'impresa ha come unico obiettivo speculativo l'immediatezza del più alto profitto conseguibile senza considerare in alcun modo i costi che non siano a questo comunque funzionali...

Se l'impresa si colloca in un territorio senza avvertire alcun vincolo con il contesto circostante, non ponendosi un minimo senso di responsabilità sociale nell'attuare la pratica della sottrazione permanente fintanto ciò garantisce il proprio esclusivo vantaggio ...

allora il lavoro sarà sempre costretto ad offrire persino la vita stessa delle persone.

Solo per lavoro infatti si continua a morire e solo per lavoro siamo costretti a dover posticipare ogni volta anche l'esigibilità del diritto alla vita, alla salute, alla salubrità ambientale per noi e per i nostri familiari: diritti che devono essere invece salvaguardati oggi pensando anche a quello che dovrà divenire il destino delle generazioni future...

Dove è dunque la paventata contrapposizione tra difesa dell'ambiente e mantenimento di posti di lavoro ?

Persistendo ovunque l'inesistenza di una cultura estesa, basilare per determinare presupposti alternativi a questa realtà, comunque per la nostra più immediata sopravvivenza, dovremmo optare per il mantenimento dei posti di lavoro salvo ritrovarci, fra quanto e come non ci è dato sapere, ( sicuramente quanto le stesse attività imprenditoriali non conseguiranno vantaggi con gli stessi propositi e in misura per loro soddisfacente ), con identiche laceranti preoccupazioni per il lavoro quando, di sicuro però, avremo tutti altri significativi “monumenti alla memoria " e soprattutto con i loro indelebili effetti.

Centrale turbogas, oggi il “via libera” dalla Provincia

(L’articolo di Sirolli del Messaggero, di giovedì 4 dicembre, giorno della Conferenza dei servizi a Frosinone).

DI SACHA SIROLLI
Turbogas di Sora oggi a Frosinone l’amministrazione provinciale è orientata a chiudere la conferenza per passare agli uffici amministrativi il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale necessaria (Aia) alla Burgo Spa necessaria per far partire la nuova centrale di cogenerazione della Cartiera del Sole a Sora, a due passi dall’Abazia di S.Domenico e dal punto dove il fiume Fibreno si congiunge con il fiume Liri. Il via libera dalla Provincia è atteso con ansia da 419 dipendenti della Cartiera del Sole. La novità di oggi è che in Provincia verrà resa nota la presa d’atto della lettera della Regione che ha portato allo slittamento. L’assessore provinciale all’Ambiente Antimo Simoncelli spiega: “Oggi c’è la presa d’atto di quello che la Regione ha scritto. Non ci sarà dibattito da capo, perché già c’è stato. E’ soltanto la presa d’atto di quello che l’altra volta non sapevamo, perché non era esplicito nella lettera che la Regione ci aveva inviato. Oggi è stato esplicitato: ci dà informazione che la Regione non porta nessuna novità e quindi si chiude la conferenza. Dunque nessuna novità ulteriore rispetto a quelle già dibattute”. Oggi a Frosinone si chiude la conferenza “e poi gli uffici faranno i loro passi per rilasciare l’autorizzazione integrata – continua Simoncelli - La Regione già ci ha mandato i suoi atti; è arrivata una comunicazione che spiega il senso della lettera che ci aveva mandato l’ultima volta. L’altra volta ci aveva detto: soprassedete e rinviate la chiusura. Poi invece ci ha comunicato il motivo di questa necessità. Renderemo noto ciò che la Regione ci ha detto e il perché c’era la necessità di rinviare. La lettera però ci dice che non ci sono altre novità. Non essendoci altre cose da discutere, avendo già sviluppato tutto il dibattimento nelle volte precedenti, si farà una presa d’atto di quelle motivazioni che la Regione aveva indicato nella precedente lettera e si chiude la conferenza. Poi ci saranno gli atti amministrativi degli uffici che porteranno alla chiusura della procedura per l’autorizzazione integrata”. Sarà un’assemblea aperta? “Non so se ci saranno le associazioni degli ambientalisti– conclude Simoncelli - ma la loro presenza non determina nulla perché non ci sarà discussione, essendoci già stata. Ad oggi novità non ce ne sono. Poi se ce ne saranno ne prenderemo atto. L’altra volta è arrivato un fax alle 8 di mattina non escludo niente”. “Noi ci saremo – la replica del verde di Sora Domenico La Posta - insieme a me saranno presenti le associazioni Verdeliri, Cinema& Società e il comitato Lungofibreno. Ribadiremo di controllare la qualità dell’aria perché la Turbogas inquina più di altri impianti di altre centrali della stessa potenza. Entrerà in funzione in un centro abitato, vicino a due fiumi: bisogna avere tutte le garanzie per la salute dei residenti e dei luoghi”. Di contro però ci sono 419 posti di lavoro in pericolo. I dipendenti della Cartiera del Sole e i sindacati aspettano con ansia, con la spada di Damocle della cassa integrazione sulla testa, l’autorizzazione dalla Provincia. Di contro però Maurizio D’Andria, presidente dell’associazione Cinema&società, ha presentato denuncia di Violazione della direttiva 337/85/CE alla Commissione Europea alla Corte di giustizia e al tribunale di primo grado per far sanzionare tanto la Regione Lazio che la stessa Provincia di Frosinone diffidando quest’ultima al rilascio dei pareri Aia,ossia sulla suddetta autorizzazione integrata ambientale.

2.12.08

INCONTRO CON L’AUTORE

E’ stato presentato, venerdi 28 novembre, presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione, a Sora, l’ultimo libro di Giovanni Cominelli, sul ’68: “La caduta del vento leggero”.

Un libro che parte dal ’68 ma arriva ai giorni nostri. “Una occasione per ritrovare il confronto critico. Molte verità del ‘900 si stanno oggi smontando”, per l’Assessore alla Cultura del Comune di Sora, Bruno La Pietra che ha partecipato all’evento ed ha patrocinato l’incontro con l’autore.

Un tema importante per discutere con gli studenti, un periodo della nostra storia, a 40 anni dagli eventi, uno stimolo anche per la città di Sora, per ricordare.

Per il leader del ’68, Cominelli, il libro è anche l’occasione di inquadrare il periodo e toglierlo dal mito. “Il mito a volte è positivo altre volte è negativo come negli ultimi tempi”. Dice l’autore. “Trasformare il ’68, portarlo nelle aule degli studenti e toglierlo dal mausoleo, analizzarlo e vedere gli aspetti negativi e quelli positivi”.

Sul tema del ’68 ci saranno altri due nuovi incontri con personalità che l’hanno vissuto.

Il prossimo è per giovedì 11 dicembre alla Biblioteca comunale (Ore 16.00) con la relazione di D. Roberto Sarnelli, autore di “Scuola 725 dell’acquedotto felice” ed animatore del gruppo ecclesiale romano “Non tacere”.

Per il prof. Egidio Paolucci, che introdurrà e coordinerà la serata: “Nel quarantennale del ’68 è in atto un tentativo di marginalizzazione – dannazione della contestazione giovanile, dei suoi eventi e della sua cultura. Il convegno vuole pertanto “fare memoria” ma anche rivisitare le speranze culturali e politico-sociali che allora furono annunciate”.

Il terzo incontro, con data ancora da indicare, dovrebbe essere con l’altro leader storico Mario Capanna, oggi molto impegnato sul fronte dell’agroalimentare, del cibo e la sua genuinità, della biodiversità e degli Ogm.

* Sora 1 dicembre 2008. www.comune.sora.fr.it - www.liberidaogm.org - www.dirittigenetici.org
TURBOGAS A SORA UNA NUOVA RIUNIONE

Giovedì, 4 dicembre, terzo incontro a Frosinone, all’Assessorato all’ambiente, per la conferenza di servizio per la turbogas alla Cartiera del Sole.
Sarà forse quello decisivo? La terza riunione è arrivata così di colpo.

Sasha Sirolli, del Messaggero, è tornato sull’argomento con un articolo, venerdi scorso 28 novembre, appena è stato fissata la data della riunione:

Turbogas giovedì si decide: ambientalisti contro sindacati. I primi temono le emissioni i secondi tutelano i lavoratori

DI SACHA SIROLLI
Continua il braccio di ferro tra la Burgo Spa e gli ambientalisti sorani sulla Turbogas. Ma da indiscrezioni sembra che giovedì prossimo arriverà il si da parte della Provincia per l’impianto di cogenerazione. Da una parte Maurizio D’Andria (appellatosi al ministro dell’ambiente Prestigiacomo) presidente dell’associazione Cinema & società che assieme al verde Domenico La Posta e a Loreto Tersigni, Tullio Coraggio ed Elio Pizzuti dell’associazione Verde Liri, sollevano dubbi sull’impatto ambientale dell’impianto di cogenerazione sito nella Cartiera del Sole a Sora. “L’emissioni previste di gas inquinanti e polveri della centrale – dicono – risultano di molto al di sopra dei livelli emissivi di altri impianti emissivi”. Le associazioni poi incalzano sulla celerità con cui la Provincia vuol concedere l’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale per far partire l’impianto benché “gli uffici dell’assessorato provinciale all’ambiente sono ancora privi della completa documentazione progettuale”, afferma D’Andria. La prossima settimana, giovedì 4 dicembre, è prevista una nuova riunione della conferenza dei servizi a Frosinone dove il presidente della Provincia Scalia e l’assessore delegato Simoncelli prenderanno una decisione, a quanto pare definitiva, sull’Aia e il parere favorevole alla messa in opera della Turbogas. Invitati anche i sindacati e le associazioni ambientaliste Verde Liri e Cinema e società e il comitato di tutela ambientale Lungofibreno di Isola del Liri. “Noi speriamo che quella di giovedì non sia l’ultima conferenza – dicono le associazioni – perché i cittadini sono molto preoccupati, non conoscono ancora gli effetti che la Turbogas potrà avere sul territorio e sulla loro salute”. Le associazioni aggiungono: “La Burgo spa in più occasioni infatti ha dichiarato discordanti potenze energetiche della centrale in oggetto. Inoltre il comando provinciale dei vigili del fuoco accredita potenziali di oltre 115mila kw termici all’impianto in questione che determinerebbero un potenziale elettrico comunque maggiore di 50Mwe secondo il protocollo n.0009652 dell’8 settembre 2008”. Così il verde di Sora Domenico La Posta conclude: “Chiedo che gli enti interessati intervengano con ulteriori accertamenti procedurali e tecnici e per un’attività di monitoraggio dell’atmosfera ante operam nel territorio”. Di contro però ci sono 419 posti di lavoro in pericolo. Gli operai della Cartiera del Sole sono appena usciti da un periodo di cassa integrazione e ieri già si è sparsa la voce di un nuovo ciclo di cassa a partire dal 22 dicembre. Il sindacalista Cgil e dipendente Burgo Spa Giuseppe Di Pede lancia il grido d’allarme e anticipa che giovedì dovrebbe arrivare il si della Provincia: “Siamo l’unica cartiera del gruppo ad esser rimasta senza Turbogas, e le commesse a Sora sono sempre di meno… All’ultima conferenza dei servizi fatta in Provincia si era bloccato l’iter perché qualcuno (Maurizio D’Andria ndr) aveva presentato un’interrogazione al ministero dell’Ambiente. Ora aspettiamo con fiducia la prossima conferenza di giovedì. Sembra che sia tutto a posto. Per la Cgil quello che conta è il parere della conferenza dei servizi”.

Questo l’articolo di Sirolli ma anche “La Provincia” mi aveva dedicato un trafiletto due giorni prima (dopo tanto tempo) riprendendo il mio post che ho inviato ai mezzi di comunicazione locali.

Turbogas: La Posta replica al Pdl. Lavoro e ambiente nessuno scontro.

Ieri, Domenico La Posta, esponente cittadino degli ambientalisti è intervenuto in merito alla vicenda turbogas legata alla costruzione di una centrale di cogenerazione presso la cartiera del Sola a Sora.
La Posta, criticando le dichiarazioni a riguardo del Pdl, ha scritto: “I rappresentanti del centrodestra mettono in competizione lavoratori ed ambientalisti, in uno scontro di opinioni che però non esiste. Non esiste dualismo tra ambiente e lavoro, non c’è il pro o contro al problema. “Sulla turbogas a Sora – ha proseguito l’ambientalista che ha indirizzato la sua nota anche al sindaco Casinelli – i cittadini vogliono capire bene la situazione che non è ancora chiara. Nell’ultima conferenza di servizio a Frosinone i dubbi sono rimasti tali.

La mia idea presentata per il Bilancio partecipativo è di impiegare tutta la somma stanziata (300mila Euro) per acquistare una centralina per il rilevamento della qualità dell’aria.