29.12.08


Valle del Sacco

Una indagine dell'Asl di Roma (dal 1997 al 2004)che preoccupa. Aumentano i casi di tumore e malattie in tutta la valle ma a Ceccano di piu'.

52 comuni tra le province di Roma , Frosinone e Latina. E’ stato firmato, di recente, a metà novembre 2008, una convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e Arpa Lazio per il controllo ed il monitoraggio dell’aree potenzialmente contaminate.
Dopo l'emergenza latte ai pesticidi di oltre tre anni fa che ha coinvolto numerose aziende agricole del territorio tra Colleferro - Valmontone e Paliano - Anagni tutta l'agricoltura e gli agricoltori stanno vivendo questa emergenza.
Ettari di terreno con industrie e agricoltura. Possono convivere assieme?
Il fiume, che svolge funzione di confine scorre in una zona collinare, dai Monti Lepini agli Ausoni, è stato inquinato da sempre. Dal '94 che si fanno lotte ma senza risultati.
Scarichi nel fiume e durante i giorni festivi l'acqua diventa piu' nera del solito e altri scarti che vengono spruzzati nell'aria. Abitazioni che stanno troppo vicino alle industrie e l'acqua dei pozzi poteva essere bevuta un tempo, ora non più.
“La valle è cambiata da quando sono arrivate le industrie che hanno portato anche i veleni che oggi vengono alle cronache di tutta Italia”. Afferma un agricoltore.

INCONTRIAMOCI SUL FIUME SACCO

La nostra manifestazione a Sgurgola

19 luglio 2005, uno scenario veramente apocalittico e che indigna.
Oltre 25 mucche muoiono appena abbeveratesi lungo il Rio Santa Maria, ad Anagni, che confluisce nel Sacco.
Concentrazioni troppe alte di sostanze presenti nell'acqua. Industrie che scaricano cianuri, arsenico e metalli pesanti oltre il consentito abusivamente o possibili speculazioni sugli immobili?
Ma chi ci rimette sono solo gli agricoltori che chiudono le aziende e i cittadini che non hanno nel latte e nella carne sicurezza alimentare. Bestiame da abbattere, oltre 5000 mucche e latte che non si ritira più in tutto il territorio da Colleferro a Ceprano.
Ma ben quattro giorni prima un precedente passato inosservato, altri 6 capi morti nel Comune di Paliano lungo il Torrente Fosso delle Mole, affluente in sinistra del Sacco che nasce dal bacino dei centri di Paliano, Serrone, Piglio e Acuto a cinque chilometri di distanza.
Aria, Acqua, terra, animali e persone. Non si salva nulla!!! Questa è la Valle del Sacco! Chi sono i colpevoli??
Se lo chiedeva a gran voce il “Comitato Ecologista Locale”. “Una zona che deve rimanere a vocazione agricola che deve avere un marchio di qualità con la creazione di prodotti tipici. Questa è la risposta che si deve dare e che chiede il comitato”.
Mettere fine al business dei rifiuti, una terra da rivalutare e valorizzare con la creazione di un parco naturale agricolo. Vincolare i terreni a vocazione agricola e mettere in sicurezza tutta la valle. "Le industrie devono andare via. Qualcuno vuole acquistare i terreni per cambiare la loro destinazione d'uso". Dicevano tutti.
Si è perso tempo, da decenni si sapeva e non si è fatto niente. Ora l'ambiente diventa importante e torna al centro dei problemi. L'ambiente al primo posto e poi l'economia per salvare tutte e due.
Angelo Monelli, ex assessore all'Ambiente della Regione Lazio diceva che mancavano anche i tecnici all'Arpa. “Ce ne sono pochi. Bisognerà farli lavorare assieme ai colleghi di Roma”.
Fare subito una cartografia ambientale di tutta la zona e il parco fluviale come soluzione al problema. Sono anni che il Comitato Ecologista "Valle del Sacco" denuncia le problematiche ambientali della zona, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso!!
Il Comitato Ecologista “Valle del Sacco” chiedeva:
1) che siano effettuate delle analisi periodiche delle acque superficiali e degli scarichi industriali.
2) un intervento di bonifica su tutto il territorio della Valle del Sacco.
3) il completamento e la messa in funzione del depuratore sito in località Mola Santa Maria.
4) il recupero e la salvaguardia di quelle zone non ancora devastate dall'inquinamento.
   
La manifestazione a Sgurgola del 23 luglio 2005.

Manifestazione in località Ponte sulla Cascata per opporsi al degrado del Fiume Sacco, per dire No al progetto TY.RE.CO. di allocazione di una discarica in zona agricola a Sgurgola e al progetto di ampliamento della zona industriale ASI di Anagni. In un'area dove le industrie chiudono ma si vuole ampliare la zona ASI.
Il Coordinamento Ambientale Alta Valle del Sacco formato allora da: Anagni Viva, Terra e Libertà, Legambiente Cassino, Legambiente Sora, Legambiente Ferentino, Legambiente Monte Lepini, Comitato contro l'Inquinamento elettromagnetico di Anagni, Comitato ecologista Alta Valle del Sacco di Anagni, Coordinamento per l'Alternativa di Ferentino, Famiglia senza Onde di Anagni, Federazione Provinciale dei Verdi, Gruppo Verdi di Anagni e Sgurgola, Sinistra ambientalista di Ferentino, Paliano Ambiente, Morolo Comitato Agricoltori, Giovani Dentro di Morolo.(Nella foto la manifestazione del 2005)

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