10.3.09


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1) Raccolta libri all’isola ecologica

Sono passato all’isola ecologica per depositare i miei soliti due o tre sacchetti di rifiuti da recuperare e ho trovato in scatoloni libri e libri che qualcuno avevo portato poco prima.
Succede spesso trovare libri e riviste. Ho cercato di rovistare e ho trovato libri piu’ o meno vecchi ma qualcuno abbastanza interessante.

Un libro di Giampaolo Pansa: “Viva l’Italia libera” degli anni ’60. Due edizioni di “Canceglie” e di “I consiglie che nen se paiene” libri di poesie del poeta sorano Riccardo Gulia e un volumetto di Domenico Santoro sui grandi terremoti dell’Alta Campania e delle Valli Cominensi, edito dal Centro studi “V. Patriarca”.

Ho cercato di contattare il professore Luigi Gulia, del centro studi, e ho contattato il presidente dell’Ambiente S.P.A. Si dovrebbe trovare un modo per recuperarli, portandoli nella biblioteca comunale, in quelle scolastiche, di associazioni, di metterli a disposizione o di rimetterli in vendita nella stessa isola ecologica. Una soluzione si dovrebbe trovare per non disperdere un patrimonio sempre importante.

2) Sala internet alla biblioteca

Mi chiedono di segnalare di far dotare la sala lettura di distributori automatici della frutta alla biblioteca comunale di Sora e 3 ore gratuite di navigazione a settimana su internet per anziani, disoccupati, inoccupati e disabili presso la sala internet per chi è iscritto ai servizi sociali dei Comuni del Lazio come servizio indiretto.
Ma alla sala internet c’è da qualche tempo un altro aspetto. Non si riesce a navigare, c’è un blocco dei computer ma non per tutti. A periodi non si capisce se dipende dalla postazione, dal soggetto che è in navigazione, dalla struttura o da che cos’altro. Lo slogan del Cadit recita che c’è un computer a disposizione “vieni a usarlo quando vuoi”. Ma non sempre è così e non per tutti.

3) Cassonetti a Isola del Liri

Extratv è venuta ad Isola del Liri per una indagine richiesta dai cittadini. I pochi contenitori presenti sono collocati molto distanti tra loro. A parte che fare quattro passi in piu’ fa anche bene, c’è anche un impatto visivo da evitare. Un problema giusto nel segnalarlo ma da studiare bene non solo ad Isola del Liri ma i tutti i centri storici. Oltre ai cassonetti che sono pochi nel centro e distanti c’è sotto il cinema un altro problema che segnalo sul blog.
Il marciapiede si interrompe perché ci sono le automobili parcheggiate che fanno deviare i pedoni costretti così a finire in mezzo alla strada e alle macchine.
L’emittente è venuta in città ma mi sono accorto che non ha ripreso la cascata. Una svista o una scelta voluta?

4) Troppo spesso vengo chiamato “Signor no”, assieme ai miei amici ambientalisti di Verde Liri.

Perché mi oppongo sempre ma qui si rischia di dire sempre di si. Si rischia di avere in ogni paese della provincia di Frosinone, ad esempio, centrali a biomasse. Da Veroli a Pontecorvo passando per Guarcino.

C’è una società che dal Sud dell’Italia si sta avvicinando, sta per arrivare nel Basso Lazio.

A Pontecorvo ha proposto una centrale a biomasse sfruttando scarti di parti legnose.
In paese, attraversato dal Liri, si continuano a chiedere e a segnalare: “Ma e’ vero, avremo una centrale senza avere i boschi e senza avere i giardini per alimentarla?” E ancora: “Con la centrale spariranno quei quattro alberi che abbiamo lungo i nostri viali?”

Domande importanti e sacrosante perché tali centrali vengono costruite soprattutto in Trentino e nel Friuli dove ci sono boschi a sufficienza. (Forse).

(Nella foto una fabbrica di Isola del Liri)

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