17.10.09


Progetto Fibrenia

Il nostro progetto prosegue: "Verde Liri – Oasi di San Domenico" ad Isola del Liri.
si sta per realizzare un punto informativo dedicato alla biologa Rachel Carson.

Turbogas a Sora

Sulla turbogas "Verde Liri - storia, arte, cultura" invia una lettera agli organi interessati sulla determinazione del Ministero dell'Ambiente in merito alla Centrale di Cogenerazione-turbogas presso la Cartiera del Sole di Sora.

Il 2 febbraio 2007 la Regione Lazio produceva il contestato documento di esclusione al procedimento di Valutazione d’impatto Ambientale (VIA) per la centrale turbogas della Cartiera del Sole – Burgo Spa. Quell’atto fu largamente criticato da Verde Liri – storia, arte, cutura e dalle altre associazioni sorane che si sono interessate al problema informandone per le carenze e le falsità in esso contenute il Ministero dell'Ambiente e la stessa Regione Lazio.

Le gravi inadeguatezze progettuali dell'impianto in questione furono evidenziate dalla nostra associazione e dall'associazione Cinema e Società, anche in sede AIA durante ben tre Conferenze dei Servizi tenutesi presso la Provincia di Frosinone. Già in quelle occasioni furono sollevante le contestazioni ormai note ed i rischi di abnorme rilascio di inquinanti che sollecitavano l’indispensabile assoggettamento alla VIA regionale (Vedasi anche il documento riepilogativo “relazione turbogas” del maggio 2009 a cura di Verde Liri –storia arte, cultura,).

In merito all’importante parere che finalmente il Ministero dell'Ambiente – Direzione Salvaguardia Ambientale ha inviato in data 17/09/2009 alla Regione Lazio, alla Procura della Repubblica di Cassino e all'Associazione Cinema e Società di Sora, viene fortemente criticata la citata determinazione della Regione Lazio datata 2 febbraio 2007, per l’esclusione dei lavori della Turbogas alla VIA. La Commissione tecnica del Ministero, fra le altre considerazioni, attribuisce: “mancanza di chiarezza, disomogeneità ed incompletezza dei dati presentati per la verifica di assoggettabilità” , invita l'ente regionale a rivedere tutta la pratica e “ a provvedere ad una opportuna analisi aggiuntiva a quanto a suo tempo valutato, assumendo le terminazioni ritenute coerenti con il perseguimento dell'interesse pubblico ambientale”.

Si confermano quindi da parte autorevole tutte le critiche da noi avanzate in questi anni su quel documento emesso dalla Regione.
Alla luce di queste importanti determinazioni ministeriali Verde Liri – storia, arte, cutura si aspetta dalle autorità in indirizzo che adempiano finalmente e con opportuna sollecitudine a tutti gli atti di competenza finora omessi per giungere ad una effettiva revisione delle autorizzazioni concesse alla Burgo Spa in merito alle centrale di Coogenerazione – Turbogas di Sora. Si invitano inoltre gli stessi Enti in indirizzo ad adottare la massima collegialità nelle decisioni da intraprendere ove è chiaro che solo per iniziativa delle associazioni locali si sono potute evidenziare le carenze documentali del caso ed ora inequivocabilmente stigmatizzate.


Palazzetto dello sport a Campovarigno

Verde Liri chiede un sopralluogo nell'area di costruzione (Località Campovarigno di Sora) del “Palazzetto dello sport” insistente su area boschiva protetta dal Piano Paesistico Regionale come “Paesaggio Naturale (Zona verde).

Scrive l'associazione in una lettera inviata in regione:
In riferimento alla nostra nota datata 3/1/2009 nella quale si denuncia la minacciata alterazione/distruzione di parte del bosco in oggetto; alla stessa nota datata 4/3/2009 e inviata via fax al dott. Claudio Cattena, dirigente area conservazione della natura; al già avviato procedimento regionale (ai sensi della legge n. 241/90 - con prot. 47322); si fa presente che:
- attesa la presenza del bosco nell'area da edificare, il Comune di Sora attraverso una discutibile variante progettuale ha provveduto a traslare la costruzione in un'area attigua prima destinata a parcheggi, ma occupata da alcuni filari alberati di pertinenza del detto bosco e da coltivi dimessi;
. – nonostante ciò, nel corso dei lavori ed a più riprese, sono state abbattute decine di alberi di alto fusto all’interno dell'area delimitata dal Piano Paesistico e sono state realizzate opere in cemento armato probabilmente anche all'interno del limite definito come “Paesaggio naturale” (per circa 20 metri secondo i nostri rilievi);
- che nelle carte progettuali vi è una variante a firma dei tecnici per l’estensione dei lavori, attraverso la realizzazione di altri campi sportivi e parcheggi per circa 200 auto, verso l'area fittamente boscata collocando quindi le suddette strutture all'interno della zona protetta;
- che durante i lavori di sterro si sono evidenziate numerose risorgive attive anche in periodo siccitoso (delle quali si auspica un completo censimento). In particolare da una di queste sorge il canale che attraversa il bosco di Campovarigno e due profonde polle ricche d'acqua sono a ridosso delle fondazioni in cemento armato del costruendo palazzetto;
Come già portato a vostra conoscenza, la costruzione sorge esattamente al centro di una complessa area di riemersione di un acquifero all'interno dell'area boscata ora pesantemente minacciata. L'area in oggetto si caratterizza infatti per l’invasione delle acque meteoriche e di risorgiva per lunghi periodi invernali e riteniamo pertanto debba essere definita “zona umida”. La stessa copertura arborea totale, per l'esistenza di alberi centenari, fanno ritenere che il bosco sia in stato di “climax” almeno nella sua parte interna. Le specie arboree presenti fra cui si notano il frassino, il rovere, l'acero oppio, l'olmo, il pioppo, il salice, il nocciolo e altre specie arbustive sembrano costituire la rara associazione arborea Carici remotae - Fraxinus oxycarpae. Complessivamente crediamo si possa parlare di un biotopo specifico anche per la ricca fauna presente (si veda in proposito la nostra precedente missiva).
Alla luce di tutto quanto espresso, ritenendo:
- che non risulta siano stati richiesti pareri preventivi al Vostro Ente per la variante approvata da parte del Comune di Sora attesa la singolarità sul piano ambientale dell'area in oggetto;
- che gli aspetti idrologici dell'area siano fattori determinanti e non obliterabili ai fini della persistenza della specifica area boscata;
- che le risorgive emerse vadano accuratamente salvaguardate, anche in ossequio alle più recenti disposizioni di legge si chiede un urgente sopralluogo prima che vengano realizzati i lavori in variante ai fini della salvaguardia ambientale di quest'area e per un accertamento da parte di codesto Ufficio a verifica d’infrazione alle norme del Piano Paesistico Regionale eventualmente operate dal Comune di Sora".

* Sora 16 ottobre 2009. Associazione "Verde Liri, storia-arte-cultura". www.verdeliri.it

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