7.12.09


L'assemblea costituente per Lirinia nasce già male.

Sabato scorso 5 dicembre è nato il movimento per Lirinia comune di oltre 50 mila abitanti non ci hanno fatto parlare. L'intervento di Elio Pizzuti bloccato perchè troppo lungo per la presidenza, tre paginette la nostra idea per Lirinia. Invece niente ci hanno bloccato siamo andati via. sotto la nostra idea.
Il professore Elio Pizzuti è stato interotto dopo pochi minuti non ha potuto spiegare la sua idea di agricoltura bio-ecologica e tutto quello che ruota attorno difficile da far digerire. La coltivazione del granturco da ridurre. Per la seconda volta il professore viene interotto e sempre nella stessa sala. Dopo la polemica di sabato mattina siamo per la nostra idea di Fibrenia che è superiore a Lirinia. Appena nata l'esperienza di Lirinia è già finità? Ci chiediamo. Lirinia che ancora non si pronuncia su Piazza Trito.

L'Intervento al convegno su Lirinia - 5-12-2009

1 - si avverte oggi sempre più la necessità di aggregare il territorio in entità territoriali omogenee per giungere a programmare efficenti piani di sviluppo e produzione di servizi e beni materiali.
2 - le comunità montane, i comprensori di bonifica, i distretti industriali, le asl ecc. sono quindi l'espressione di queste istanze di organizzazione territoriale che vanno al di la delle ripartizioni -anmministartive e politiche di cui è permeata la struttura dello, stato
3- i territori quindi hanno il diritto di trovare le espressioni organizzative che possano efficacemente rappresentare anche in contrapposizione con la natura politica delle suddivisioni territoriali esistenti.
4- maggiormente questo territorio ha il diritto di rivendicare su queste questioni piena autonomia organizzativa in forza delle contrastanti vicende unitarie in cui l'annessine della alta terra di lavoro allo stato italiano fu effettuata senza il rito del plebiscito e quindi forzosamente.
5i opportuna è anche la discussione odierna su la proposta di Lirinia che è maggioritaria nella volontà popolare dopo l'epressione del referendum che si celebrò e che rappresenta un punto fermo per la politica sulle scelte da opereare.
6- giusta e naturale ci sembtra poi l'aspiarzione dei cittadini di Sora ed Isola del Liri di riunirsi in una sola città COSI COME ERA IN PASSATO QUANDO LA SEDE DEL DUCATO DI Sora era in Isola.
7- esiste quindi una ricerca di attivare politiche territoriali tra le cui vogliamo citare quella all'esperienza dei PRUST ove si tenta una strutturazione di servizi e percorribilità veloci su assi trasversali della penisola in cui la zona di LIRINIA occuperebbe una sezione centrale e strategica.
8- Noi però crediamo che non sia sufficiente e prioritario assestare il territorio su assi viari principali o attrarre investimenti per sollevarsi dall'attuale situazione; ma sia più saggio
esprimere potenzialità e capacità di sviluppo e produttive autogene.
9- riteniamo quindi opportuno individuare in tutti i campi vie concrete ed efficaci di crescita, nel rispetto delle antiche tradizioni agricole, manuffatturiere e industriali della zona.
10- Il fallimento delle esperienze del passato ci insegnano che difficilmente le strutture produttive possono essere calate dall'alto senza una grave manomissione del territorio e con effimeri risultati sul piano dell' effettivo progresso civile .
L'incapacità poi della nostra politica di incalanare positivamente le risorse economiche provenienti da aiuti statali ci spinge a pensare che queste risorse non apportano che elementi negativi all'assetto territoriale favorendo la corruzzione e lo sperpero di danaro pubblico.
11 - Intendo realmente iserirsi in una dinamica produttiva occorre riferirsi al panorama economio mondiale .
12 - il quale oggi non permette penetrabilità se non con prodotti ad alta specificità.
13- Il riferimeto globale ci autorizza a individuare le questioni ambientali come uno degli elementi prioritari di analisi della fase storica giacche gravi e imminenti sono gli squilibri climatici e microbiotici planetari, e l'economia mondiale, permeata dlla produzione delle derrate alimentari non potrà che risentine fortemente.
14- sappiamo che i cambiamenti climatici e i processi di desertificazione delle aree subtropicali, l'aumento della popolazione mondiale, i processi di impoverfimeto delle terre e degli acquiferi principali, per esmpiuo stanno producendo una crisdi mondiale del settore alimentare l'aumento del costo dei cereali. A causa dell'inquinamento dei mari e dei grandi laghi il pescato mondiale è calato di 20 milioni di tonnellate in 20 anni, mentre la domanda raddoppierà nei prossimi 2 anni.
15- La crisi mondiale alimentare potrà quindi aggravarre la nostra situazione locale dove alla mancanza di industrie e attività terziarie si aggiungerà la deficitaria condizione della nostra agricoltura largamente insufficente a soddifare le esigenze alimentari locali.
16- ricordiamo che la ccrisi alimentare mondiale avverra per la mancanza di risorse idriche come attestano i più qualificati ecologi mondiali
17- posto che per produrre alimenti occorrono grandi quantità di acqua:
ad esempio: per produrre 1 Kg. di patate occorrono 500 litri di acqua
1 Kg di frumento 900
1Kg di pollo 3500
18- Il surriscaldamento del pianeta provocato dall'aumento della CO2 provocherà lo scioglimento dei grandi nevai e ghiacciai continentali con piogge torrenziali e distruttive e aridità nelle zone subtropicali e continentali.
19- probabilmente però la nostra zona non sara colpita da questi eventi disastrosi per la particolare conformazione e latitudine del territorio.
20- Le nostre risorse idriche saranno sempre attive e il patrimonio sorgentifero non cesserà di alimentare i fiumi e la falda freatica.
21- Infatti le carbonatiche sono in grado di assorbire precipitazioni piovose torrenziali in quanto provviste dialta permeabilità efficace .
22- é quindi l'acqua il nostro petrolio del futuro
23- acqua che quindi per il suo valore per il territorio deve essere gestita in prima persona dalla popolazione locale attraverso enti di gestione territorialive coperative di lavoro.
24- Noi quindi sulla scorta di queste prime brevi considerazioni proponiamo un taglio anbientale alle ipotesi di sviluppo territoriale
25- in questo quadro abbiamo individuato in un comprensorio da noi chiamato FIBRENIA un'unità
che fa capo è si organizza secondo le risorse e le interconnessioni ambientali.
26- l'abbiamo chiamato Fibrenia ritenendo il fiume Fibreno una delle più evidenti e importanti infrastrutture ambientali.
27- Per noi di Verde Liri infatti le infrastrutture importanti sono quelle naturali
28- Il liri infatti non appartiene esclusivamente al territorio che si vuole identificare in Lirinia mentre il Fibreno nasce e muore tutto nell'iter di uno stesso territorio.
29- Il Fibreno poi con i suoi circa 10 m/c di acqua potabile rappresenta la più importante tracimazione sorgentifera di acqua potabile d'Italia. Non pensiamo che questo ci possa servire?.
30- E assurdo quindi che i nostri ineffabili amministartori pubblici abbiano affidato ai privati la nostra più grande risorsa capace di dare da bere a 800 milioni, persone ogni giorno .
31- Come è irrazionale che la tutela il controllo delle risorse decisive per l'economia territoriale vengano affidate ad enti di natuta burocratica come l'Arpa Lazio, L'Ardis, L'Apat che sono fattualmnte lontani dal territorio e avulsi dai suoi reali interessi.
32- Ma c'è un'altra ricchezza che ci contraddistingue, che maggiormante ci spinge a queste tesi, questa organizza meravigliosamente il paesaggio essa è la biodiversità.
33- se per le acque abbiamo il record nazionale per la biodiversità il record è mondiale
34- Ma che cos'è la biodiversità e dove stà.
35- La biodiversità è la risultante biologica di estensioni climatologiche e quindi di gran numero di specie vegetali ed animali.
36- la massima biodiversità si verifica solo in alcune zone del pianeta particolarmente favorite dalla natura.
37- Essa in alcuni periodi storici postglaciali era presente in Mesopotania e in Armenia.
38- Oggi si concentra in zone a clima meso mediterraneo come è la nostra.
39- Questa massima biodiversità si verifica per i diversi ambiti morfologici e microclimi, che si trovano nel comprensorio, che si estendono dal mediterraneo a al montane e altomontano.
41- Questa complessa macchina ambientale permetteva in passato la pratica di un'agricoltura di altissima qualità con una enorme varietà di prodotti tipici agricoli dalla montagna alla pianura.
42- non era infatti secondaria l'economia agricola che contava nel 1951 ancora vedeva il
70% della popolazione lirina mentre nel 1981 si è ridotta al 9%
43- Ma quali sono i nemici della nostre ricchezze naturali e cioè della biodiversità?
44- sono trè
45- essi sono l il consumo, l'erosione e l'impoverimento dei suoli.
2 l'inquinamento aero, idrico e terrigeno
3 l'abbandono dell'agricoltura naturale.
46 – da anni la Verde Liri quindi è impegnata in una costante incessante battaglia per contrastare quindi i detrattori ambientali che possono pregiudicare la biodiversità ma che hanno già apportato disastri enormi come per esempio la perdità di specie che erano il simbolo della purezza delle acque come il gambero di fiume ( simbolo del comune di Isola del Liri)
oppure l'imminente scomparsa della trota, carpione, macrostigma, dovuta dalle forto concentrazioni di nitrati nel lago di Posta Fibreno.
47- Oggi Verde liri è impegnata anche fattualmente in iniziative per la rinascita dei prodotti tipici con indagini nel settore e con un campo sperimentale a ciclo completo in cui si coltivano ortaggi tipici locali come il sedano di Sora.
47- Chiediamo quindi che la nascitura lirina metta al primo posto fra i suoi programmi la organizzazione di una struttura di tutela anbientale del comprensorio che sia in grado di effettivamente contrastare chi inquina e produrre progetti di sviluppo agricolo e turistico ecosostenibili.

Nessun commento:

Posta un commento