28.12.11

Liberazione, quotidiano del Prc chiude le pubblicazioni


Liberazione, il giornale del Prc, dal  1° gennaio non sarà più in edicola. Il Manifesto chiuderà a breve, è la notizia ufficiosa.

I giornali della Sinistra in crisi che andranno via dalle edicole e non si capisce il perchè, per non parlare poi della provincia di Frosinone dove i giornali della Sinistra non sono mai arrivati in edicola e quei pochi che sono comparsi sono durati pochi. Si ricorda l’esperienza di “Paese Sera” che con la Cronaca di Frosinone durò poco negli anni ’90. L’errore ulteriore di Paese Sera è che chiuse le pubblicazioni invece di sbarcare nelle due sole province di Frosinone e Rieti. Come per tanti altri giornali con tiratura nazionale in crisi, della Sinistra, una idea potrebbe essere quella di fare un forte lavoro locale, non si è mai capito perché non hanno mai dato molto spazio alle notizie locali. E oggi è molto più facile perché c’è la posta elettronica. Testate che vanno traghettate nel locale. Una proposta per “Liberazione” ma pure per L’Unità e per Il Manifesto è quella di venire in provincia di Frosinone con la cronaca della provincia di Frosinone e abbinarsi ad altri quotidiani. E poi fare come fa l’Avvenire che la domenica distribuisce le copie in chiesa, ad esempio. Sarà un sogno ma bisogna darsi da fare e farsi venire le idee. Domenico La Posta ricorda la battaglia fatta, quando c’era solo “Ciociaria Oggi” nella nostra provincia, per far arrivare un altro giornale ma nulla. Paese sera chiuse a Roma nel 1994. Poi è arrivato “La Provincia” nel 1998 che è ancora oggi nelle edicole e ”Il Centro” che si ferma a Balsorano. Lo spazio per un altro giornale c'era.

Il Cdr del quotidiano “Liberazione” da qualche tempo è in assemblea permanente per scongiurare la chiusura del giornale cartaceo. 

Oggi pomeriggio terranno una nuova riunione per decidere come andare avanti. I giornalisti del Cdr invitano tutti a mantenere l’attenzione alta sul loro caso: “Non abbandonateci, seguiteci”, è il messaggio che fanno sapere. E’ stata rotta la trattativa tra i giornalisti e la proprietà. I lavoratori avevano una proposta alternativa per salvare una presenza minima in edicola. Per non rinunciare all’edizione cartacea. Ma in concreto, dicono dal Cdr, che non c’è un progetto. Il giornale che non arriverà più nelle edicole è da oggi ufficiale, fanno sapere i giornalisti. Per la proprietà c’è una “sospensione cautelativa”. C’è poi il problema dei finanziamenti, per i giornalisti di Liberazione, i finanziamenti pubblici devono essere dati alle vere esperienze che arrivano in edicola. Dicono i giornalisti, ancora, che sono disposti a ridurre costi e spese e lo hanno già fatto. Gli stessi giornalisti sono diminuiti dei 2/3 e lo stipendio è sceso della metà. Oggi il giornale in edicola è formato da 8 pagine e la domenica sale a 16 con 3500 - 5000 copie vendute. E’ una occasione da non perdere perché, dicono i giornalisti di Liberazione, che “è un suicidio andare via dalle edicole perchè è un patrimonio da mantenere. Il solo sito internet non può andare”. Si chiedono ancora chi è che può decidere di fare uscire o non far uscire Liberazione? Sono convinti che era stato già deciso tutto in precedenza, la chiusura del giornale era stata già pianificata. Informano poi che la proprietà ha già contattato un altro giornale per far uscire una pagina di Liberazione nell’altro giornale. Ma loro faranno battaglia fino all’ultimo se si ridurranno i giornalisti davanti ad un computer, a uno o a due, per il solo sito.    

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