25.2.12

"Tra ascolti da record e valanghe di insulti: Sanremo non è più un concorso canoro. Celentano non risparmia quasi nessuno, il festival commissariato, la Chiesa colpita"


"REV. PARROCO  Alessandro Rea, REDAZIONE  ‘AVVENIRE 7’ – SORA". 

Egidio Paolucci scrive al parroco Rea dopo aver letto l'articolo su Avvenire di domenica 19 febbraio. Un articolo ben complesso che ha sorpreso la stessa collocazione in pagina locale ed è sembrato ben più lungo e pungente di quello in pagina nazionale, a pag. 27, di Angela Calvini. Più polemico quello del parroco di Fontechiari, Alessandro Rea

Il titolo dell'articolo quello sopra riportato, in alto, sulla pagina 7 di Sora-Aquino-Pontecorvo di domenica 19 febbraio da Alessandro Rea nel supplemento "Lazio regione sette" del giornale dei cattolici

"Le scrivo da partecipe qualunque del popolo di Dio, costante lettore – e collaboratore fino a qualche anno fa, ora escluso – di AVVENIRE 7. Mi muove la sorpresa, sgradevole e alquanto irritata, per la tirata polemica da Lei firmata ( p. 7 del 19 u.s. ) contro Celentano a SANREMO. L’evento voluto dalla dirigenza RAI per fare ‘cassetta’, non avrebbe dovuto suscitare indignazione e reazioni come la Sua, conoscendo la storia e lo stile del Personaggio. Che del resto interpreta costantemente ed efficacemente un sentimento diffuso nel popolo cristiano – anche a Sora - e che si connette nella profondità delle coscienze al costituzionale principio di LAICITA’. Pertanto, per farla breve, ritengo inopportuno il Suo scritto così risentito verso un autentico artista, che rappresenta, con ampie intuizioni di sintesi, le emozioni di tanta gente comune".

* Sora 23 Febbraio. 2012. Egidio Paolucci (Nella foto).
 
Cosa ha scritto Rea? 

Inizia così l’articolo di Alessandro Rea: “Quando ho visto lo spettacolo non sapevo se essere indignato o analizzarevattentamentevla strategia televisiva... Il nostro amico Adriano canta, fa casino, provoca... ben oltre il consentito”.

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