4.10.12

Vegan e compassione


Essere vegan è sinonimo di una scelta forte, compassionevole oltre che l’unica strada percorribile per il futuro del pianeta

Il Dottor Albert Schweitzer (premio Nobel per la Pace 1952)  affermò che “La compassione, in cui tutta l’etica moderna deve mettere le radici, non può che raggiungere tutta la sua ampiezza e profondità, se abbraccia tutte le creature viventi e non si limita al genere umano“. Ed ecco perchè possiamo affermare che l’essere vegan è sempre una scelta compassionevole.

Gli esseri umani non hanno bisogno di mangiare animali o bere il latte di un’altra specie per stare in buona salute o per evolversi. Gli studi hanno dimostrato che una dieta a base vegetale o comunque vegana, previene e riduce le malattie cardiache, il diabete, l’obesità, e alcuni tipi di cancro. Basta leggere qualsiasi scitto del Dott. Esselstyn, del Dr. Campbell, del Dr. Ornish, del dottor MacDougall, o del Dr. Furhman. E come Howard Lyman ha dichiarato “in questo momento della nostra storia, è un imperativo evolutivo non mangiare animali perché gli allevamenti intensivi stanno uccidendo il pianeta“.

L’idea di esseri umani che uccidono gli animali per vivere fa soffrire troppo. Statistiche mondiali hanno dimostrato che lavorare in un macello è uno dei lavori più pericolosi di quelli svolti dall’uomo. Lavoro carico di violenza a tutti i livelli, dalla uccisione dell’animale alle diverse fasi di produzione di fabbrica, sottopone i lavoratori a costante pericolo di perdere la vita e la salute. Sia la loro salute fisica che quella mentale è a rischio.  

Studi hanno dimostrato che gli operai dei macelli sono come “storditi” dalla continua visione di violenza a cui assistono ogni giorni e questo incide sul loro comportamento: su come trattano se stessi, le loro famiglie, e gli animali con cui si rapportano, disconoscendo quasi la portata del collegamento tra uccisione di un’animale uguale uccisione di un’uomo uguale a sua volta ad un crimine perpetrato verso esseri viventi della stessa specie.

Gli esseri umani non hanno bisogno di indossare la pelliccia, la lana o la pelle di un animale per stare al caldo oessere alla moda. La tecnologia moderna ha creato tessuti incredibili che forniscono calore immediato. E ci sono un sacco di stilisti che hanno creato amidi alla moda che non includono l’utilizzo degli animali.

Ricordando le parole del libro del Dr. Joy Melanie “Why We Love Dogs, Eat Pigs, and Wear Cows“ che l’essere carnivori (o il carnismo come viene chiamato nel libro)  nasce dall’abitudine delle persone di dissociare quello che sta mangiando dalle condizioni che hanno portato quell’animale nel loro piatto, è la capacità di guardare da un’altra parte quando miliardi di animali vengono massacrati. Si preferisce non sapere per non provare sconforto ed imbarazzo.

Ma sollevato il velo dell’ignoranza, la nuova consapevolezza suscita compassione, sentimento che vince ogni volta. Ci vuole una nuova prospettiva, ma una volta che il cambiamento avviene, il veganismo è l’unica opzione possibile, per questo dobbiamo continuare a parlare per tutte le creature che non hanno voce!!

* Promiseland & Veganblog News - http://www.promiseland.it

Nessun commento:

Posta un commento