23.1.13

CONSEGNATE LE FIRME DELLA PETIZIONE POPOLARE PER LA RISOLUZIONE CONTRATTUALE ACEA




A Frosinone ieri pomeriggio. L'incontro è servito anche per incontrarsi, fare il punto della situazione alla vigilia di una campagna elettorale e delle elezioni

Mario Antonellis di Cocida: "Naturalmente abbiamo approfittatto della circostanza di ritrovarsi numerosi a Frosinone per pianificare, insieme ai legali, le prossime mosse".



ECCO IL COMUNICATO STAMPA DELLA CONSEGNA FIRME 
Abbiamo consegnato circa 6500 firme della petizione popolare che chiede la risoluzione contrattuale Acea. Ricordiamo testualmente i termini della petizione sottoscritta da cittadini, utenti, Consiglieri comunali e provinciali Assessori e Sindaci di tutto il territorio della provincia di Frosinone.

“Tenuto conto del disservizio generalizzato dei servizi idrici (S.I.) che da tempo ormai affligge il territorio provinciale, riconducibile all’ATO5-Frosinone. Considerato che questa inefficienza si protrae ormai da anni, cioè dall’avvento della nuova gestione affidata alla Società ACEA ATO5 S.p.A., con casi conclamati di estrema emergenza ambientale e sanitaria. Verificato che il sostanziale depauperamento della qualità del servizio, con palesi diffuse gravi inefficienze, in questi anni ha prodotto danni ecologici sostanziali nonché disagi di ogni genere e che ciò è imputabile ad una gestione a dir poco fallimentare da parte di ACEA ATO5 S.p.A. ;
SI CHIEDE DI APPLICARE IMMEDIATAMENTE
le prerogative dell’articolo 34 della convenzione di gestione, sottoscritta tra AUTORITA’ D’AMBITO e ACEA, ovvero attuare:
LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
per inadempienza del Gestore, con la clausola risolutiva espressa ai sensi dell’art. 1456 del c.c.
Stante il permanere del disservizio, l’opportunità di mettere in atto questa modalità di risoluzione da parte dell’ATO, è divenuta una necessità. Le condizioni ci sono tutte e non più derogabili. Esse sono ben specificate nel Disciplinare Tecnico (ALLEGATO D della convenzione), che indica testualmente come si debba operare in tal senso, per “inadempienze di particolare gravità, e cioè quando il Gestore non abbia posto in essere il servizio alle condizioni fissate dal Disciplinare Tecnico, e si sia verificata la interruzione generale del servizio acquedotto o di quello di smaltimento delle acque reflue per
una durata superiore a tre giorni consecutivi, imputabile a colpa o dolo del Gestore, a giudizio insindacabile dell’ATO”.

E’ il momento di far rispettare le regole, estromettere l’ACEA dai nostri territori e ritornare alla gestione pubblica dell’Acqua. Estromissione che sulla base della stessa convenzione garantisce anche la continuità del servizio, nella fase di transizione, fino a nuova gestione e tutela assolutamente i lavoratori del comparto. Se non ora quando ?”

Molte altre firme sono state raccolte e solo per problemi logistici non le abbiamo potute collezionare ma se sarà necessario consegneremo anche quelle. La sostanza non cambia. 

Al presidente reggente della Provincia Patrizi è stato consegnato il faldone con le firme ed in calce la richiesta di convocare urgentemente una Assemblea dei Sindaci con un unico punto all’ordine del Giorno: Risoluzione contrattuale ACEA Ato5 S.p.A. in base alle prerogative dell’art. 34 della convenzione di gestione. E’ iniziata la campagna elettorale e il movimento dell’acqua pubblica è in prima linea a chiedere che si ponga fine ad uno scandalo quello dei S.I. che si protrae ormai da anni. Sarà ancora una volta il tema dominante della campagna elettorale soprattutto a valenza Regionale. E’ il momento in cui i Sindaci su sollecitazione dei cittadini saranno chiamati ad assumersi la proprie responsabilità e non ci venissero a dire che l'urgenza può essere rimandata a dopo le elezioni. La gente esasperata dalle condizioni di un sevizio che fa acqua da tutte le parti e da bollette da usura, in cui vengono addirittura addebitati anticipi di consumo, non capirebbe. Un ringraziamento a tutti i cittadini, comitati, movimenti e attivisti di diversi schieramenti politici che hanno supportato la raccolta firme e che vigileranno affinché si concretizzino le richieste della petizione. Una nuova testimonianza che le battaglie che riguardano il bene Comune per eccellenza prescindono dagli orientamenti politici e non sono condizionabili dai poteri forti.

* Frosinone 22 gennaio 2013. CO.CI.D.A.

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