26.2.13

ARCOBALENO AIUTA LE PERSONE CON DISAGIO PSICHICO

Continua l'impegno dell'associazione ARCOBALENO ONLUS per promuovere la consapevolezza dell’importanza del benessere mentale. La  patologia mentale richiede una maggiore attenzione da parte di tutti, comunità sociale ed istituzioni.

di Avv. Antonella Liberatori *

Oggi 25 febbraio 2013 si è tenuta l'assemblea dei soci dell'associazione Arcobaleno Onlus (Familiari per la salute Mentale) ed in occasione del rinnovo delle cariche sociali, i familiari dei soggetti affetti da patologie psichiatriche hanno messo a punto il programma dei lavori del 2013, quale prosecuzione di un lungo percorso iniziato dall'associazione da circa 20 anni.
           
I familiari hanno ribadito che la  patologia mentale richiede una maggiore attenzione.

Dichiara il Presidente dell'associazione, l'Avvocato Antonella Liberatori: “Si devono mettere in atto nuove strategie (umane e finanziarie) per rendere il disagiato una risorsa della società e non per trasformarlo in un peso per la stessa e la sua famiglia.  
          
Ecco cosa devono fare la ASL di Frosinone,  la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, i Comuni, le famiglie e la cittadinanza tutta: a) Promuovere la consapevolezza dell’importanza del benessere mentale; b)Lottare collettivamente contro lo stigma, la discriminazione e l’ineguaglianza e responsabilizzare e sostenere le persone con problemi di salute mentale e le loro famiglie, in modo che possano partecipare attivamente a questo processo; c) Progettare e realizzare sistemi destinati alla salute mentale completi, integrati ed efficienti, che includano la promozione, la prevenzione, il trattamento, la riabilitazione, l’assistenza ed il recupero; d) Operare una rivisitazione della pianta organica con un potenziamento del personale, psichiatri ma anche psicologi, assistenti sociali e terapisti della riabilitazione;
 e) Provvedere all’esigenza di disporre di una forza lavoro competente ed efficace in tutte queste aree; f) Riconoscere l’esperienza e le competenze dei pazienti e dei familiari come base essenziale per la pianificazione e lo sviluppo dei servizi per la salute mentale; g) Assicurare la presa in carico, la continuità terapeutica e assistenziale; h) Promuovere e valorizzare il protagonismo delle persone affette da disturbo mentale; i) Sostenere la partecipazione delle associazioni dei familiari con aiuti concreti alle famiglie favorendo conoscenza e forme di auto aiuto; l) Riattivare il ruolo della cooperazione sociale nei progetti di vita delle persone; m)  Promuovere l’inserimento lavorativo e il recupero della contrattualità sociale delle persone con disturbo mentale.
        
I continui tagli alla spesa sanitaria e sociale, che negli anni sono stati posti in essere dalla Regione Lazio e dall'Azienda Sanitaria, hanno messo in ginocchio la sanità pubblica a danno della salute mentale, dei processi di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa dei soggetti disagiati. 
      Si assiste continuamente ad una crescente ed ininterrotta scarsità di  risorse umane a causa delle mancate assunzioni di personale (nemmeno per sostituire coloro che vanno in pensione),  all'esiguità dei mezzi finanziari a disposizione e alla sottrazione dei sussidi.
      
Il numero di personale  delle strutture territoriali (centri di salute mentale, centri diurni riabilitative, comunità terapeutiche, ecc..) deve essere adeguato al numero di utenti e alla necessaria continuità terapeutica. No alle brevi e continue turnazioni di medici precari e no alla difficoltà di seguire il paziente in equipe e con la giusta frequenza. I  CSM  territoriali devono essere aperti tutti i giorni della settimana 24 ore su 24 in modo da limitare il più possibile l'intervento del 118 e dei conseguenti TSO (trattamenti Sanitari Obbligatori) il più delle volte richiesti da personale medico non competente. 
       
Dobbiamo scongiurare il pericolo di modifiche legislative volte alla creazione di strutture neo-manicomiali, fortemente lesive della dignità umana e dannose alla salute di tutti noi.
      
Dobbiamo mettere in campo tutte le risorse possibili, la salute è un bene assoluto, un diritto uguale per tutti.

* Ferentino 25 febbraio 2013. Per informazioni: Presidente Associazione Arcobaleno Onlus Avv. Antonella Liberatori 339 6908877  Via Casilina Nord 21 Ferentino (FR).

“L’associazione ARCOBALENO O.N.L.U.S. è nata nel 1993 dall’esigenza di alcuni familiari di persone sofferenti per disagio psichico di creare un vasto movimento per l’applicazione delle leggi nazionali e regionali in materia di assistenza psichiatrica, sanitaria, sociale.

Pertanto l’associazione si propone: di sviluppare, promuovere, gestire iniziative, anche a carattere culturale, intese ad una reale tutela della salute psicofisica dei cittadini; di impegnarsi a promuovere attività finalizzate a sensibilizzare i cittadini sulla necessità del superamento delle istituzioni totali (manicomi, cronicari, ospizi, istituti per l’infanzia, etc.); di impegnarsi a promuovere attività finalizzate a contrastare processi di esclusione ed emarginazione sociale che non riguardano soltanto i disagiati psichici ma più in generale i gruppi sociali più svantaggiati, promuovendo interventi concreti ed adeguati ai bisogni di ognuno, nella prospettiva di un pieno inserimento sociale e lavorativo; di sviluppare iniziative che promuovono dibattito sulle questioni delle istituzioni sanitarie e sociali.”

Rinnovo del Direttivo: Presidente Avv. Antonella Liberatori, Franco Caliciotti, Iannilli Sandro, De Marchis Santina e Martini Annamaria.

Vi chiedo cortesemente di aiutarci a valorizzare e diffondere i nostri scopi sociale per aiutare le persone con disagio psichico ... pubblicate almeno una sintesi di tale comunicato dopo che lo spazio riservato alle elezioni lo consentirà anche non necessariamente domani.
Grazie. Avv. Antonella Liberatori.




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