27.4.13

Il Convegno "L'ACQUA, LA ROCCIA E IL TEMPO", 27 aprile, presso il Centro Visitatori delle Grotte di Falvaterra (FR)

Il programma del convegno. Si ricorda che nell'occasione sarà possibile visitare il tratto turistico delle Grotte nonchè il labirinto di pietre di Falvaterra.

L'ACQUA, LA ROCCIA E IL TEMPO. Il Convegno è in programma per sabato 27 aprile 2013, alle ore 16.00. Sala convegni del centro ricettivo delle Grotte turistiche di Falvaterra. IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI:

Augusto Carè (Geologo e Speleologo) – “Geologia e speleologia
dell’area protetta”,
Lamberto Ferri Ricchi (Geologo e Speleologo)  - “Scoperta e
valorizzazione del complesso ipogeo“;
Giancarlo Pavat (Scrittore e Ricercatore) – “Megaliti e labirinti”;
Italo Biddittu  (Paleontologo) – “L'uomo e le grotte nella preistoria
del Lazio meridionale”;
Piergiorgio Monti (Archeologo) - “Le mura poligonali nella Valle del Liri”;
Andreina Bizzarro (Architetto) – “Costruire il paesaggio come spazio
per l'immaginazione”

Il geologo e speleologo AUGUSTO CARE', Presidente della XVI Comunità Montana dei Monti Ausoni presenterà la geologia dell'area, con riferimento alla catena antiappenninica del sistema dei Volsci, lepini e Ausoni e Aurunci, in relazione al carsismo epigeo ed ipogeo dell'area. In particolare verranno illustrate alcune delle grottepresenti nel settore centrale della catena Monti Ausoni alla luce delle recenti scoperte in una rivisitazione dei lavori effettuati sul principale bacino imbrifero del complesso speleologico delel Grotte di
Pastena e Falvaterra.

LAMBERTO FERRI RICCHI, geologo e pioniere della speleologia subacquea, descriverà l’esplorazione del complesso speleologico di Pastena e Falvaterra che effettuò a partire dal 1963. Illustrerà poi le opere da lui progettate che consentirono negli anni ‘70 la sistemazione idraulica e turistica delle Grotte di Pastena e, nell’ultimo decennio, la valorizzazione turistica delle Grotte di Falvaterra. L’esposizione sarà corredata da una proiezione di diapositive.

Lo scrittore e ricercatore GIANCARLO PAVAT, a cui si devono le scoperte a proposito del misterioso affresco del Cristo nel labirinto di Alatri e la sua divulgazione a livello nazionale  e non solo, illustrerà i rapporti che legano strutture megalitiche (dolmen, menhir, cairn e muraglie in opera poligonale) ai labirinti. E di questi ultimi con la presenza di sistemi di caverne e grotte. Sia dal punto di vista concettuale che materiale. Alla luce delle sue ultime ricerche e scoperte (alcune delle quali verranno presentate per la prima volta al pubblico in questo convegno) in Italia che in Europa, in particolare in Scandinavia.

L’archeologo ITALO BIDDITTU,  autore della scoperta del cranio umano fossile noto come “Argil”, esporrà  i dati relativi alla presenza umana nelle grotte del Lazio meridionale, a partire dal Paleolitico medio (Uomo di Neandertal) e proseguita poi nel Paleolitico superiore e nelle epoche successive con particolare concentrazione nell’Età del bronzo. E’ in questa ultima fase che le più grandi grotte del territorio (Pastena e Collepardo) sono frequentate anche con finalità rituali e funerarie.

L'archeologo PIER GIORGIO MONTI, direttore del Museo Civico Archeologico di Fregellae (Ceprano), illustrerà la situazione relativa alla distribuzione, origine ed evoluzione dell'opera poligonale nella valle del Liri anche in relazione a situazioni simili presenti in altre zone dell'Italia centrale. Caratteristiche "fortezze" attribuibili ai Volsci ed ai Sanniti, i circuiti murari in opera poligonale non sono sempre stati costruiti solo per necessità di difesa. Spesso servivano a creare dei terrazzamenti per esigenze di culto e, nel periodo romano, erano anche utilizzati per realizzare percorsi montani o stabili basi per ville rustiche.

L'architetto ANDREINA BIZZARRO si soffermerà sull'opportunità di relazionarsi con l'ambiente naturale con l'obiettivo di instaurare un punto di vista privilegiato dei fruitori. In sintesi: il nuovo e sempre crescente desiderio di stabilire un nuovo legame con l'ambiente naturale ci ha spinto a creare la condizione ideale per un'esperienza che possa essere il primo passo di un rapporto diverso con tutto ciò che ci circonda e dunque ci attraversa.

Foto di Augusto Carè
* FALVATERRA 23 APRILE 2013. PER RAGGIUNGERE IL MONUMENTO NATURALE DELLE "GROTTE DI FALVATERRA E RIO OBACO" OCCORRE USCIRE AL CASELLO AUTOSTRADA A1 (ROMA-NAPOLI) DI CEPRANO (FR)  E SEGUIRE LE INDICAZIONI STRADALI PER 5 CHILOMETRI SINO ALLL'ABITATO DI FALVATERRA (FR). INFO: XVI COMUNITA' MONTANA MONTI AUSONI. Pico (FR) via Colleponte 30 - 03020. 0776544352 - 3453205147. E-mail: mngrottedifalvaterra@gmail.com - cmontanapico@libero.it www.grottedifalvaterra.it - www.montiausoni.it

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