24.12.13

NATALE CON LA CARITAS

Il 25 dicembre sarà un Natale significativo, in un particolare luogo di Sora, per scelta e volontà del vescovo Gerardo e della Caritas diocesana

Natale, ci dice suor Antonella Piccirilli, attiva  operatrice Caritas, è il  giorno scelto da Dio per dare luce nelle tenebre, per incendiare il mondo con la forza dell’amore del Dio, fatto vicino nel corpo di un Bambino. Un modo per gustare la luce e il calore dell’Emmanuele; è anche raggiungere la povertà della solitudine che in questo giorno speciale,  diventa più pesante da vivere. Per questo l’iniziativa che la Caritas realizzerà per il pasto di Natale è un punto di luce e di speranza”. 


Ma in cosa consiste, concretamente, questa iniziativa? ”Un dialogo fraterno con il vescovo Gerardo, ci spiega ancora suor Antonella, non è mai senza frutto, da cosa nasce cosa. La proposta del pranzo di Natale nasce così, fra una parola e l’altra, proprio la serata dell’inaugurazione del Centro Servizi Caritas, presso l’ex POA di Via Costantinopoli a Sora. Offrire, cioè, il senso della famiglia a chi, nel giorno di Natale, si trova senza famiglia e senza focolare,  a causa di difficoltà economiche e non solo”.

Mons. Gerardo Antonazzo, ha accolto con entusiasmo l’idea di organizzare un pranzo di festa e sarà, egli stesso, presente all’incontro conviviale, con don Akuino Toma Teofilo, direttore della Caritas Diocesana e con i generosi e premurosi volontari che cureranno l’accoglienza, la cucina ed il servizio in sala di decine di persone sole e disagiate del nostro territorio. Così il giorno 25 dicembre, a Sora, è prevista una festa ricca di contenuti umani e cristiani. Un Natale caldo, come quando si fa festa vicino al focolare acceso. 

Proprio presso il Centro Servizi Caritas, dove da poco è stato aperto il dormitorio, gli impagabili  volontari stanno sistemando un capannone della struttura, in grado di ospitare fino a settanta persone. Parteciperanno al pranzo, su invito della Caritas della Diocesi, i poveri individuati e provenienti nella zona di Sora e dintorni e nel  territorio della Valle di Comino. Sono alcune famiglie indigenti, gli immigrati ed  ovviamente le persone ed i nuclei familiari attualmente ospitati presso lo stesso dormitorio. Sarà, sicuramente “vero Natale”.

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