23.1.14

LE DOMANDE DI SEBASTIANO BARISONI AL PRESIDENTE ZINGARETTI (MA PURE AL CIOCIARO BUSCHINI). REGIONE LAZIO, SANITA’, SALUTE, MINI IMU E RADIO 24


Tante le manifestazioni, tante le proteste ma i nostri politici e i nostri amministratori non dicono nulla sugli sprechi e sulla sanità regionale che è anche risparmio in economia


IL MINISTRO BEATRICE LORENZIN A FROSINONE, SORA E RIPI. 

Il ministro della Sanità sarà in Ciociaria, oggi giovedì 23 gennaio, nel pomeriggio. 

“Per non morire su una barella”: Domenica scorsa il sit-in delle associazioni di volontariato e dei cittadini davanti l’Ospedale di Frosinone che scoppia con i tanti malati sulle barelle nel Pronto Soccorso e lungo i corridoi. Ma i problemi dei Pronto Soccorso non sono solo legati alla carenza di personale. Tante altre le manifestazioni: le critiche del sindaco Morini, di Alatri, che intravede una visita elettorale, una passerella quella del ministro che concluderà il suo tour in Ciociaria a Ripi con un incontro politico.


IL RESTAURO ANCHE DEL PRONTO SOCCORSO. 

“Non bisogna fare un restauro prima dell’arrivo del ministro”. Pasquale Mazzenga polemico ieri mattina, attacca dicendo che bisogna lasciare tutto così, con i malati sulle barelle lungo i corridoi. L’invito è di non intervenire, di lasciare così tutto come è. “Lasciate le cose come stanno nella normalità”, dice il commentatore, ma bisogna aggiungere “nella anormalità”. I due Pronto Soccorso, che sono in situazioni drammatiche, lasciati così come sono in genere, altrimenti: “ci siamo solo presi in giro”. Per quanto riguarda la visita del ministro a Sora è soddisfatto il sindaco Tersigni: “e’ una bella occasione”. Interviene oggi con una nota che ha un tenore ben diverso da quello del sindaco di Alatri.


LE FIRME E IL NUOVO MANAGER. 

La raccolta firme di protesta del consigliere comunale Danilo Magliocchetti (Forza Italia). C’è poi il nuovo manager, una donna, a capo dell’Asl di Frosinone che arriva dall’Asl di Roma con un curriculum pesante. Ma qualcuno ha criticato Isabella Mastrobuono perché non ha i requisiti, e poi di fuori provincia, è di Roma già direttore sanitario del Policlinico di Tor Vergata. E questo ultimo aspetto potrebbe essere una risorsa per la sanità ciociara. e la vicenda non finirà di certo qui. Ma si doveva fare di più perché da fuori regione, per adesso, sono arrivati solo in tre.     


ANCHE LA REGIONE LAZIO SPENDE MOLTO. 

La Regione che spende di più è la Sicilia con 20 mila dipendenti, ma anche il Lazio… Continuano le domande di Sebastiano Barisoni che insiste ancora sulla Regione Lazio. Chiede al Presidente Zingaretti, venerdì sera: E’ economia o no? O non c’entra? Sui vitalizi che si danno ai consiglieri regionali anche se fanno solo tre anni in regione. 19 milioni che si potrebbero utilizzare per la dialisi, la nefrologia e i turni notturni. Un terzo del bilancio regionale che va a pagare i vitalizi “con un cattivo utilizzo delle risorse”, per Barisoni. “E invece si continua con i tagli nella sanità”. Servizi che peggiorano per i cittadini di Roma e del Lazio.


LE CRITICHE A ZINGARETTI. 

Sebastiano Barisoni aveva già criticato Nicola Zingaretti. Lo aveva invitato a scrivere alla sua trasmissione: a Radio 24 al Focus sull’Economia, qualche giovedì scorso. La conclusione: Pagano i cittadini, paga Pantalone: “Ci si arrivava”, anche senza le risposte dei cittadini che sono arrivate con gli sms. La Regione Lombardia spende quasi 800 mila Euro per la sicurezza e la vigilanza. La Regione Lazio, che ha un deficit di 24 miliardi, ne spende oltre 4 milioni. 3 Milioni e 200 mila in più per la sicurezza e la vigilanza. Una puntata che è finita tutta sulla questione sprechi alla Regione Lazio. In mattinata anche l’articolo di Sergio Rizzo sui vitalizi con la privacy.



PER LA MINI IMU C’E’ TEMPO FINO AL 24 GENNAIO. I SINDACI FURBI. 

I sindaci invece (che a loro volta si sono arrabbiati): hanno fatto i furbi sull’Imu “perché hanno sparato alto”. Alcuni colleghi del sindaco di Ascoli Piceno che è Responsabile Finanze locali dell’Anci; “hanno fatto i furbi”, per Barisoni. L’aliquota elevata dai sindaci al massimo per fronteggiare l’emergenze. C’è stato lo scontro tra sindaci e governo e ci sarà la mini stangata a gennaio. Ad Ascoli la mini Imu però non si paga.  


IL REBUS IMU. 

L’Imu e il suo rebus: appena abolita rispunta in quasi 2400 città. Sarà pagata in parte dai cittadini. Sono oltre 2000 i sindaci di medio-grandi città che hanno fatto “ricorso a delle malizie”, l’hanno aumentata per ottenere i rimborsi. Ma per il sindaco ascolano, Castelli, lo sbaglio vero lo ha fatto il governo Letta. La conclusione che si è capita, come al solito, “il messaggio brutto” è che pagano sempre i cittadini. Con la conclusione di Barisoni: “Salvateci”.

Foto da: www.firenze.repubblica.it

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