14.3.14

IL NUOVO VIAGGIO DI ANTONIO MANTOVA.

Il regista Antonio Mantova presenta un nuovo libro.

Prossimamente in pubblico una sua nuova fatica.

Prima però, il regista, aveva partecipato agli “Incontri di Storia Arte Cultura” del Centro di Studi “V. Patriarca”.

IL VIAGGIO DI MARTORNA. Venerdì 14 febbraio fu proiettato il suo film: “Il viaggio di Martorna”. Il Prof. Luigi Gulia ha invitato il regista a parlare del suo film. Il tema conduttore del film sono “i giovani sorani” che hanno partecipato alle riprese del film. C’è poi la Banda musicale di Broccostella, c’è il Maestro Venditti che ha curato le musiche: “La sua opera preziosa” disse Mantova rivolto al pubblico presente.


LA CRISI DEL CINEMA. “Il cinema italiano è in crisi”, per il regista nativo di Broccostella, “perché si pensa solo al business”. Il suo film è costato invece (e lo ripete spesso nelle sue presentazioni) solo 300 Euro. “In crisi ed in mano a solo poco persone”. C’è differenza però per la categoria come la sua, quella dei cineamatori. “Sono poco conosciuti e con tante difficoltà” che si presentano nella loro attività. Nel film, Antonio Mantova recita anche bene in un film che anche commovente.


SPLENDOR DI ETTORE SCOLA. Nel film, che dura un’ora e venti minuti, ci sono inoltre le scene del backstage di Splendor con il regista Ettore Scola, girato ad Arpino. Ettore Scola, ha ricordato Mantova, non voleva all’inizio uscire dall’albergo ma voleva girare le scene solo di notte perché di giorno le strade di Arpino erano troppo piene di gente che voleva vedere gli attori e le riprese del film. Poi però piano-piano il regista si decise a girare anche di giorno, “si aprì alla tanta gente” che rimase in strada fino alle 4 di notte.


Le ultime scene del film girate nell'estate 2013
IL TITOLO DEL FILM: Fu costretto a cambiarlo perché Antonio Mantova aveva pensato a “Il viaggio di Mastorna”, quello originario, “ma a Rimini non vollero”, fa sapere Mantova, non vollero dare il marchio al regista ciociaro.


IL GENERALE DELLA ROVERE. Su Vittorio De Sica, c’è stato il ricordo del Prof. Luigi Gulia: per poco non fu candidato anche alle elezioni sorane, quando avvennero i noti fatti del 1956. Su questa stagione della politica sorana c’è un libro di Egidio Paolucci. Ha continuato Luigi Gulia: “Non è vero che a De Sica non piaceva venire a Sora e di essere nato a Sora”. Il regista Mantova ha detto dell’altro: “il copione di Montanelli” del famoso film “Il Generale della Rovere” fu cambiato apposta per far dire a De Sica di essere nato a Sora. Un’altra diceria, per Gulia, è quella che non sono mai voluti venire a Sora. Invece, per il presidente del Centro di Studi, i figli e sua moglie sono sempre venuti, ben volentieri “e gratuitamente”. Nel 1984 ci fu l’anniversario del regista che il Centro ricordò e “la signora De Sica venne a Sora”.


LA SALA VITTORIO DE SICA. Poi Luigi Gulia ha ricordato ancora la sala dedicata a Vittorio De Sica presso il Museo civico ed ora completamente smantellata. “E’ stato tolto tutto ed è stato un errore”. Perché si può aggiungere anche che la Biblioteca comunale si trasferirà proprio presso le sale dove c’è anche il Museo e poteva essere un servizio in più che si poteva dare a visitatori e studenti che la frequenteranno. E poi senza dimenticare che a Sora c’è un Corso di Laurea dedicato alla Comunicazione. E ora Antonio Mantova ci riprova con un altro sorano illustre: Antonio Valente.            

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