19.6.14

Anche il Vescovo Antonazzo in difesa dell’Ospedale “SS. Trinità” (4)

Il Comunicato Stampa, in merito al telegramma inviato dal vescovo di Sora, mons. Gerardo Antonazzo al Presidente della Regione Lazio, on.le Zingaretti ed al Direttore Generale, dott.ssa Mastrobuono

L'arrivo del vescovo a Sora
A difesa dell’Ospedale “SS. Trinità”

Il telegramma di mons. Antonazzo al presidente Zingaretti ed al direttore ASL Mastrobuono

Partecipo con apprensione alla protesta popolare ed allo sciopero della fame del sindaco Tersigni”

Forte presa di posizione del vescovo, mons. Gerardo Antonazzo, che ha fatto pervenire al presidente della Regione Lazio, dott. Nicola Zingaretti ed al direttore generale dell’ASL di Frosinone, dott.ssa Isabella Mastrobuono, il seguente telegramma:

Partecipo con viva apprensione alla protesta popolare che si sta sviluppando presso l’Ospedale “SS.Trinità” nella città di Sora da parte di Sindaci, Medici, Personale ospedaliero, Cittadini del distretto interessato. In particolar modo desta preoccupazione lo sciopero della fame messo in atto dal sindaco di Sora e da altri manifestanti. Ritengo che sia urgente convocare un tavolo di lavoro per concordare una soluzione stabile e giusta, nonché rispettosa delle esigenze di un vasto territorio che gravita intorno all’ospedale “SS. Trinità”. Non è ragionevole aggravare lo stato di sofferenza degli ammalati, con l’ulteriore disagio di dover raggiungere strutture di ricovero molto più distanti e al limite del collasso. Non è giusto che debba essere ancora la provincia di Frosinone a dover pagare ulteriori drammatici depotenziamenti. Chiedo che sia messo al primo posto la dovuta considerazione dei bisogni primari dei cittadini, quale il diritto alla salute e il necessario rispetto dei diritti dei malati nel poter accedere alle cure necessarie. È altresì doveroso richiamare anche gli operatori sanitari ad una più fattiva e corretta collaborazione etico-professionale di alto profilo, a beneficio dell’intero sistema ospedaliero. + Gerardo Antonazzo, Vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo”.

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