1.7.14

Lettera aperta al Presidente On. Zingaretti

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Lettera aperta al Presidente On. Zingaretti

Il nome del marinaio che rappresenta l’Ulisse arabo , indica l’associazione di un gruppo di artisti,poeti e scrittori del territorio.

In genere gli artisti partecipano con spirito isolazionista agli eventi politici , però a fronte delle enormità accadute sul territorio hanno chiesto di riunirsi e esprimere il loro parere sulla vicenda e di pubblicizzarlo scrivendole una lettera 

Presidente

In una famiglia si stringe la cinta tutti o nessuno, nel Lazio , intoccabili prebende e caste , i debiti, procurati da allegre gestioni precedenti sempre di politici ,li pagano i cittadini comuni.

Il Lazio paga i balzelli più alti d’Italia, che sembra non riescano a contenere il deficit e a fronte dei quali i cittadini di alcune zone non ricevono neanche una assistenza sanitaria pari alle altre, sapete la storia dei polli di Trilussa che evidentemente erano renziani, sapete Renzi , detto Matteuccio che paga gli aumenti a chi prende 1500 euro con le tasse di chi ne prende meno di 900.

Certo è una singolarità e un privilegio che pochi vantano , la Provincia di Frosinone concorre , rinunciando ai suoi diritti a mantenere gli assetti sanitari della capitale.

Capirà bene che la cosa non ci soddisfa e le chiediamo di sollevarci da tale privilegio a suo tempo imposto

Per chiarezza individuiamo l’origine di tutto nelle malfamate macroaree della Polverini, che benchè anche Lei ci dica che sono state abolite, ci sono e operano perché non esiste un decreto di abrogazione.

Sa abbiamo la presunzione di ritenere che vadano tolte le macroaree e si ripartiscano le risorse secondo i parametri medi FROSINONE avrebbe risolto molti problemi e Lei potrebbe essere ricordato come un Presidente “Amico di molti ma più amico della Giustizia”

Sora e il comprensorio ha sviluppato una lotta ammirevole, una mobilitazione , che senza andare lontano, data dalla gestione Polverini e la sua gestione creativa.

Purtroppo è stato difficile trovare tutti o quasi d’accordo, ma abbiamo constatato che quando siamo uniti ci ricevete, ci illustrate, ci date ragione, ci promettete e ………………………ci fate vittime della vostra arroganza.

Ne abbiamo avuti purtroppo ripetuti esempi , uno recente che coinvolge la Manager e ora sembra sfiorino anche Lei.

Bando agli scherzi , se fossero vere le notizie che circolano, sarebbe un fatto gravissimo , Responsabili ai massimi livelli ,che alle legittime rimostranze dei Sindaci, dei rappresentanti di movimenti di cittadini, in presenza di Onorevoli e soprattutto del Prefetto, danno per l’ennesima volta assicurazioni e promettono attenzione concludente, finito l’incontro si affrettano a fare atti di segno contrario .

Come definire il comportamento , oggi non più ipotetico , vista la chiusura di Ortopedia e la ricollocazione del personale altrove

Se avesse subito Lei simile trattamento, come lo definirebbe
  • Una presa in giro
  • Una derisione dei cittadini e dei loro eletti
  • Una offesa allo stato, il Prefetto rappresenta lo Stato
  • Un attacco alla democrazia
  • Un superamento dei diritti costituzionali
Ma come artisti abbiamo apprezzato “le coup de theatre” della fantomatica comunicazione che lunedi cambia tutto, abbiamo trovato i due ortopedici, che non si erano trovati prima perché non erano stati cercati, perché la volontà non sembra quella di ridare dignità al SS. Trinità e rispettare i diritti dei Ciociari.

Di fronte a tali errori macroscopici noi crediamo che Lei non possa sottrarsi a varare una indagine che individui le frange impazzite del suo apparato e le metta in condizione di non nuocere.

Questo anche nel suo interesse, ricorda Totò rivolto al funzionario ottuso “io non voglio ammazzare te , ma chi ti ci tiene”, ma Totò aveva fatto il militare a Cuneo.

Crediamo che Lei debba fare molto per riavere la fiducia , che un gesto arrogante e discriminatorio posto in essere con metodi bulgari, le sta facendo perdere.

Noi confidiamo che Lei riconsideri tutta la faccenda e sa se “Parigi vale bene una messa” a Roma se ne dicono già tante per cui potrebbe non valerne la pena.

ABSIT INIURA VERBIS a premessa ci scusiamo se abbiamo potuto eccepire sopra le note, ricordi che Lei è dove è per volere del popolo e per il “bene” del popolo.

* Sora 1° luglio 2014. Rodolfo Damiani poeta.

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