13.8.14

MARIO PATRIZI L'ARTE DEL SAPER RACCONTARE EMOZIONANDO ( Seconda parte )

La nuova personale dell'artista frusinate Mario Patrizi è stata inaugurata a Sora presso il Museo Mayer Ross il 9 di agosto e rimarrà aperta fino a metà mese ( domenica 17 ).
La personale s'intitola “Riflessioni” ed è la conferma e la testimonianza che egli è un'artista a 360 gradi. Molti i nuovi quadri a partire da “Le quattro stagioni” in cui vediamo due bellissimi castelli caratteristici per la loro costruzione medievale ed il ciclo delle stagioni: primavera con verdi alberi; estate con gli ombrelloni; autunno con le foglie che cadono ed inverno con i rami secchi. 

Alla fonte” raffigura un paesaggio montano immerso nel verde dei prati e al cui centro vi è un pastore con il suo cane intento a pascolare un gregge di cavalli e mucche. 

La raccolta delle patate” ci mostra due contadine intente nella raccolta mentre al centro vediamo un giovane intento a trasportarne la quantità. Tutto ciò ci riporta al sapore dei tempi passati. 

Caccia grossa” è un dipinto di forte intensità drammatica in cui vediamo un cinghiale che è stato ammazzato da un cacciatore il quale, compiaciuto della caccia appena compiuta, è intento ad accarezzare il suo cane. 

“Sabaudia” è esaminata tramite il suo lago Paola mentre nel quadro che dà il titolo alla mostra vi sono due vecchietti ormai al tramonto che si aggrappano al bastone. Vediamo il loro amore per gli animali, soprattutto i gatti ed il vizio che essi hanno del fumo e del vino. 

Nel dipinto “Il lago di Mantova” domina il paesaggio circondato da verdi alberi e vi è una struttura in muratura dove si sta recando un uomo in camicia viola e jeans. Al centro vi è un cane huskie ed in mezzo all'acqua le anatre.

* Veroli 13 agosto 2014. Di Gabriele Mattacola.

Nessun commento:

Posta un commento