20.10.14

ANCORA UN ANNO VITTORIO CATENACCI

Vittorio Catenacci, fratello del più noto Enzo, nel 2011 ha pubblicato a sue spese il volumetto autobiografico “Ancora un anno”.
Come se fosse proiettato su di uno schermo cinematografico, ripercorre le tappe della sua esistenza terrena. Ogni capitolo reca il titolo di un film.

L'inizio è il 1944, la fine del secondo conflitto mondiale, anno in cui la famiglia fu sfollata a Campoli Appennino. Successivamente è affrontato il tema dell'emigrazione che vide coinvolta la sorella maggiore Lidia e accenna ai primi impieghi lavorativi come apprendista in un laboratorio d'intaglio del legno. 

La madre aveva compreso del duro lavoro e chiese ad un suo cugino, Carlo Mazzenga, d'impiegare il figlio nel suo negozio di elettrodomestici specializzato in radio e giradischi. In seguito venne impiegato come proiezionista al cinema di Sora “Corso”. Siamo nella prima metà degli anni '50 segnata dall'avvento della nascita della televisione e la nevicata del '56. Successivamente, Vittorio ricorda gli anni trascorsi come commilitone al 151mo reggimento della fanteria “Sassari” in qualità di conducente di automezzi e del primo incontro avuto con la moglie da cui sono nate le figlie Sabrina e Tiziana. Il libro (66 pagine) ci parla anche degli hobby preferiti da Vittorio: la pesca e la pittura, hobby che ha iniziato a praticare dopo aver visto su di un catalogo dei fiori. 

Dopo averli ricopiati, ha iniziato a dedicarsi alla pittura Impressionista copiando varie opere. Nel libro troviamo, leggendo i capitoli “Il vento gelido del nord” e “Tsunami”, le difficoltà economiche incontrate nel corso degli anni; la morte del fratello Sandro e i diversi lavori da lui svolti quali: agente di zona per i prodotti Urbani Tartufi e nel campo edile ( rappresentante di pavimenti ceramica ). 

A fine capitolo ricorda l'esperienza negativa del ricovero in ospedale dove venne operato alla prostata. “L'isola del tesoro” narra gli avvenimenti più recenti che lo hanno visto conseguire il diploma come privatista esterno all'ITC “Baronio” di Sora, andare in pensione e dedicarsi all'attività di “ nonno a tempo pieno”. In precedenza, Vittorio, assieme ad un amico, ha inciso un disco di brani noti nel periodo della guerra “Ti ricordi ? Le canzoni di una volta”. 

Il capitolo “La rivelazione” rievoca l'anno in cui l'autore, all'epoca adolescente, riusci' a salvarsi da un presunto avvelenamento. “Il settimo sigillo” è il racconto finale: l'autore, 90enne, racconta gli ultimi giorni della sua esistenza terrena. Vittorio è una delle mie ultime conoscenze: ci siamo incontrati per la prima volta il 18 di luglio in occasione del Festival della pizza nella contrada in cui vivamo entrambi Castelmassimo di Veroli. Era assieme ad Enzo; ci siamo presentati e mi ha parlato di questa che, fino ad ora, è la sua unica opera.

* Veroli 20 ottobre 2014. Di Gabriele Mattacola. Foto da  tsun.sscc.ru

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