18.11.14

NALDO L'ALPINO

Il maestro elementare in pensione Naldo Giammarco, nato ad Introdacqua in provincia dell'Aquila ma da oltre cinquant'anni residente a Sora,
ha scritto quattro liriche in lingua italiana nelle quali mette in risalto il suo profondo amore per la montagna. La prima s'intitola “L'alpino”. 

Vediamo in essa il nostro escursionista che, salendo nei monti più alti, s'immerge nella serenità che questi gli procurano e, ascoltando il silenzio della natura, osserva con l'occhio interiore ( ovvero la sua immaginazione ) ciò che nessuno può vedere e si eleva negli spazi infiniti. Il silenzio della montagna in cui ascoltiamo gli uccelli che cinguettano e la madre natura si ritrova nella lirica successiva “Montagna”, scritta nell'aprile del 2000 mentre si trovava a Roccavivi ( Valle Roveto ). Nella successiva lirica, scritta sette anni prima durante una scalata nella montagna sorana del Mezzano, vi è la differenza tra il sole e la luna nel grande mistero dell'universale. 

L'ultima lirica ( Monte Genzana agosto 1994 ) è una meditazione sulla morte nella quale il poiete ci dice che vorrebbe tanto concludere la sua esistenza terrena sulle cime del Gran Sasso osservandole aguzze al tramonto quando stanno tramontando le stelle e nasce la luna. Lui si addormenta guardando amorevolmente madre natura. 

La passione per la montagna nutrita da Naldo il 1.7.2013 mi ha portato a fare assieme a lui un'escursione a Prato di Campoli immergendomi nella natura e nel verde ed osservando le mucche ruminare. Questa esperienza è stata per me bellissima e spero di ripeterla.

* Veroli 18 novembre 2014. Di Gabriele Mattacola.

4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina