16.12.14

CI SONO DUE PD


Matteo Renzi in difficoltà per Corradino Mineo. L'unico partito, il Pd che è rimasto ma ce ne sono due. 

Dall'assemblea di Bologna in concomitanza con lo sciopero generale, voluta da Civati, che si è svolta a Bologna il 13 dicembre. Quattro sono le ragioni di difficoltà. L'ultima: Renzi non sta contando nulla in Europa e il semestre ormai è finito. 

Si è capito da Bologna che di Pd ce ne sono due. L'analisi politica di Walter Tocci, sul palco molto applaudita, con un intervento chiaro. Walter Tocci ha detto cose molto profonde e da "vero conoscitore del Pd dall'interno", per Civati. 

La riforma elettorale, le trivelle, il jobs act, i tributi locali, lo Sblocca Italia. Tutto è fallito per Mineo. Invece ci voleva qualcosa di nuovo: la salvaguardia dell'ambiente, del territorio e il reddito minimo garantito (che ora si è capito perché in Italia non si vuole dare direttamente ai cittadini, ndb). 

L'intervento di alcuni sindaci che stanno in Parlamento e che non riescono a dare più risposte ai cittadini. Sindaci imbarazzati anche ad ascoltare interventi superficiali su temi seri. In difficoltà, ancora, sulle primarie prossime per le regionali. Anche alle prossime elezioni regionali il Nuovo Centrodestra appoggerà Cofferati in Liguria (ad esempio). 

La scissione del Pd ancora non c'è ma c'è scissione tra il mondo del lavoro con lo sciopero del 12 dicembre e il Pd di Matteo Renzi segretario. Si è capito da Bologna che nel Pd c'è un partito nel partito e se per adesso Pippo Civati non minaccia la scissione alle prossime elezioni, se ci saranno a breve, lui non ci sarà se si va avanti così. 

E A SORA CI SONO DUE PD? 

Anche a Sora la tensione è alta nel Partito Democratico dopo la nomina di Antonio Conte “neo” assessore. Antonio Conte profondo conoscitore del Fiume Liri (ha scritto due libri) ed è interessante conoscere ora la sua posizione sulla costruenda diga sul Liri nel prossimo Consiglio comunale tutto dedicato alla vicenda. 

Tiziana Tucci (nella foto) interviene di nuovo “insieme ai dirigenti del partito Democratico”, sconfessando Enzo Petricca: “rappresenta solo se stesso”. Dichiara inoltre, assieme agli altri iscritti al partito, che Antonio Conte non è mai stato espressione del partito, “e non lo è neanche in questa circostanza”. Tiziana Tucci favorevole invece ad un assessore, “figura giovane”, esterno che lavorava nel capoluogo, “e di alta professionalità nel solco del percorso del rinnovamento, anche generazionale, della classe politica intrapreso dal segretario nazionale Matteo Renzi di cui si condivide pienamente il modus operandi”. Per la segretaria gli accordi erano altri col sindaco Tersigni”. Ora ci sarà una nuova assemblea, a breve, nella sede situata in zona Via Napoli. 

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