15.1.15

L'ARTE DELLA CERAMICA DI CARMINE QUINTILIANI

Durante il periodo natalizio a Frosinone presso i locali di Corso della Repubblica il maestro Carmine Quintiliani, nativo di San Donato Val di Comino ma per anni residente a San Giorgio a Cremano, ha tenuto una mostra di ceramica artistica
nella quale raffigurava composizioni religiose quali il bambin Gesù con la madre Maria e San Giuseppe nella mangiatoia e gli angeli dorati alternati ad una vasta gamma di presepi la cui ambientazione, a volte, è nel suo paese natale in Vicolo Maggiore. Nell'opera di Carmine vi è un profondo interesse per la religione.

Nella sua ceramica troviamo poi composizioni florealin descritte nei suoi colori dalle mille sfaccettature. A me ha colpito la fontana circondata da limoni e vasi in cui l'artista mostra il suo estroso modo di esprimersi dominante anche in alcune nature morte raffiguranti la frutta nelle varie stagioni. 

La Ciociaria è presente nel busto del poeta Marco Tullio Cicerone mentre la napoletanità la si può scorgere osservando i busti di: Eduardo; Totò e Massimo Troisi presente, sia ad inizio carriera nel Centro Teatro Spazio, sia nell'ultima e magnifica interpretazione de "Il postino". Carmine ha ricevuto, grazie all'opera "Composizione con mummare e Pulcinella", il 1 Premio Capodimonte tra innovazione e tradizione grazie all'armonica composizione costituita dal'iterazione di due elementi nella tradizione napoletana, mummare e Pulcinella, in atto di versare acqua, di notevole complessità esecutiva, il tutto sottolineato da un prezioso cromatismo mentre a Ginevra ha partecipato, con l'opera "Boccale" al Concorso Internazionale della Ceramica Musèe de Carouge cui ha ricevuto la menzione particolare per l'armonica composizione e il risultato cromatismo. 

Tra le ultime opere vi è quella di un venditore ambulante di salumi e prosciutti, oltre che campanelle e pastorelli. Questa è l'arte di Carmine, amante del culto del presepe che  ci presenta con le sue opere un nuovo modo di fare arte.

* Veroli  15 gennaio 2015. Di Gabriele Mattacola. Dedicato alla memoria dello storico professor Eugenio Maria Beranger.

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