5.10.15

Scherzi da prete ( 1978 Pier Francesco Pingitore )

APPUNTI DI STORIA DEL CINEMA ITALIANO


Scherzi da prete ( 1978 Pier Francesco Pingitore )

Nel 1978 il regista Pier Francesco Pingitore, noto per aver diretto in tv
programmi quali: “Biberon”; “Saluti e baci” e “Bucce di banana” con la nota
compagnia del Bagaglino, ambienta nell'immaginario paesino chiamato
Cioci il film dal titolo “Scherzi da prete”, girato in Ciociaria. Protagonista
della pellicola è don Tarquinio Buttafava ( Pippo Franco )il quale, secondo
una millenaria concezione celebra la messa, non in latino, ma in ciociaro
antico. Anche dopo la traduzione delle liturgie in italiano, il sacerdote continua a celebrare l'eucaristia in dialetto . La ribellione del prelato porta Papa Paolo VI ad intercedere verso le gerarchie ecclesiastiche al fine che in quella parrocchia si celebri la santa messa in italiano. 

Nasce cosi' uno scisma ciociaro grazie all'avvento della DC ( Democrazia Cristiana ) che porta l'alta società a voltare le spalle al sacerdote. Tornato da un congresso, Don Tarquinio si ritrova intorno “terra bruciata”. Ricevuto dal vescovo ( Armando Brancia ), viene reintegrato e riceve la concessione di celebrare la santa messa in dialetto ciociaro, ma durante la missione in Uganda presso il Dittatore Presidente Idi Amin Dada, Don Tarquinio è stato definito “Lefebvriano Ciociaro, pronto a combattere la causa anticonciliare per difendere la tradizione millenaria del suo paese e dei suoi fedeli”. Quando un giornalista lo interroga su domande inerenti al fenomeno del femminismo, egli si mostra ignaro dell'argomento.

* Veroli 5 ottobre 2015. Di Gabriele Mattacola.

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