22.8.16

IL TERREMOTO DEL 13 GENNAIO 1915 NELL'ALTA E MEDIA VALLE DEL LIRI LIBRO DEDICATO A EUGENIO MARIA BERANGER

Mercoledì 24 agosto alle ore 18 nella sala consiliare del comune di Pescosolido
“Il terremoto del 13 Gennaio 1915 nell’Alta e Media Valle del Liri”

La presentazione di un libro ed un'efficace ricerca di grande valore storico, culturale ed umano

di Gianni Fabrizio

Mercoledì 24 Agosto prossimo, alle ore 18,00, nella sala consiliare del Comune di Pescosolido verrà presentato il libro, in due volumi, “Il terremoto del 13 Gennaio 1915 nell’Alta e Media Valle del Liri”. Scritto a più mani, il lavoro di ricerca è dedicato al defunto professor Eugenio Maria Beranger, noto “storico dell’Alta Terra di Lavoro e della Valle Roveto”. Sia nella redazione che nella pubblicazione, il libro è stato curato dall’associazione culturale “Il Liri”, che opera nella Valle Roveto ed è presieduta dal generale Mauro Rai.

Dopo i saluti del sindaco, dr. Giuseppe Cioffi e del presidente dell’associazione “Il Liri”, gen. Mauro Rai, interverranno Giovanni De Blasis, responsabile alla cultura dell’associazione “Il Liri”, nonché Ottavio Cicchinelli e Sergio Natalia, cultori di storia locale.

La presentazione del libro a Pescosolido è quanto mai opportuna, se non doverosa, poiché Pescosolido fu uno dei tanti centri più gravemente colpiti dal sisma. Contonove infatti furono le vittime dovute ai crolli, senza contare le altre vittime causate dalle ferite riportate e dalle infezioni broncopolmonari contratte al freddo e all’umidità che bisognò sopportare. Intere contrade vennero distrutte, tanto che poi, per ricostruirle, bisognò cercare altri siti, in luoghi più aperti e facilemnnte raggiungibili.

E non si trattò solo di morti e case distrutte, poiché bisognò fare i conti con altre sciagure: la Prima Guerra Mondiale, che fece altre vittime incolpevoli , la “spagnola”, che colpì le donne specialmente, i problemi del Primo Dopoguerra:miseria, disoccupazione, fermenti politici, il crac della Banca d’America ed altro ancora.

Va detto però che, subito dopo il sisma, a Pescosolido, come nelle altre zone terremotate, a Sora e nell'intero territorio, arrivarono tanti soccorritori: militari, studenti, professori, impiegati, vigili del fuoco, rappresentanti di associazioni culturali, sportive, militari e religiose, di testate giornalistiche e dei tanti comitati di soccorso sorti “spontaneamente” qua e là per l’Italia. Questi e tanti altri sono gli argomenti trattati nel libro, con prosa semplice e concisa, ma doverosamente documentata.

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