31.10.16

TERZO TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA SCOSSA MOLTO FORTE. QUALCUNO PARLA DI 100 MILA SFOLLATI SENZA UN TETTO SICURO



La terra trema ancora nel Centro Italia. Nessun morto, 20 feriti perché in tanti erano andati già fuori dalle case perché se lo aspettavano. Sono 25 mila gli sfollati nelle sole Marche.

La prima cosa da fare è gestire la prima notte arrivata dopo la scossa di domenica mattina delle 7 e 41. L’invito di trasferirsi in alberghi è stato ascoltato ma da non tutti. Alle 7 e 41 la scossa molto forte sentita a Firenze, Bologna, Ancona, Bolzano. Matteo Renzi invita i sindaci a fare manutenzione sismica e progetti di qualità. Ai politici dice che bisogna essere uniti senza polemiche e riconosce le priorità. Risponde che c’è il progetto Casa Italia che arriverà ai prossimi 50 anni ma ora c’è il ritorno alla vita normale delle persone. Oggi si riunisce il Consiglio dei ministri in forma urgente. Le prime notizie di agenzie hanno dato in particolare Rieti che ha avvertito la forte scossa. Durata moltissimi secondi. A Visso, paese già colpito, non ci sono nuovi crolli, l’epicentro registrato tra Perugia e Macerata. A Perugia la scossa è stata molto forte ma la situazione è devastante a Norcia. La Basilica di San Benedetto ha solo la facciata in piedi, ad Assisi non si registrano danni importanti. Le altre notizie arrivano dai sindaci dei paesi interessati dal nuovo terremoto di domenica mattina. Norcia distrutta, la situazione è molto grave, la scossa più forte sentita con epicentro tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera.

A Rieti si danno i primi danni, ci sono le lesioni nelle pareti. Le scosse sono state, per alcuni, due molto ravvicinate: la principale di magnitudo 6.1. Ci vuole una scossa anche per il governo, dice il geologo intervistato da Rai1, “il fascicolo del fabbricato è stato soppresso perché dava fastidio alle lobby” interessate. Per il geologo è importante vivere in case sicure ed il governo deve fare un passo in tal senso. A Norcia il campanile del monastero in piazza è in pericolo, a Rieti iniziano ad arrivare le prime squadre di soccorso e partono le prime verifiche. Si dà notizia di nuovi crolli ad Amatrice ed Arquata, una scossa avvertita anche a Trento. Per gli americani la scossa è pari a 6.6, un sisma a 10 km. di profondità e a 6 km. a nord di Norcia.

A Fabriano ci sono danni, a Norcia viene confermato che la Basilica è crollata, a Roma ci sono verifiche tecniche sulle linee della metro. La stima sul terremoto viene ridotta a 6.5, le prime notizie davano una scossa di 7.1. La Basilica a Norcia è crollata col campanile, è rimasto in piedi la sola facciata. La zona rossa era stata già delimitata, il centro storico era già chiuso “si è tranquilli per questo”. Per il sindaco Norcia è distrutta, impegnato preferisce non dire di più a Rai1. Crolli anche ad Accumoli, a Rieti non ci sono crolli e feriti: è la buona notizia per la radio che contatta anche il sindaco di Preci che ricorda che la scossa è stata fortissima, ci sono grosse difficoltà alle chiese e agli edifici già danneggiati. Crolli a Tolentino e a Camerino si registrano nuovi crolli in città ma il centro era stato già evacuato. Ci sono crolli diffusi ma senza dispersi o morti una ora dopo dalla prima scossa.

Per la Protezione civile il problema esiste con crolli importanti in interi paesi. Le strade sono interrotte per le fessurazioni che si sono prodotte dopo la forte scossa. Tutte le abitazioni erano state già evacuate le persone sono salve. A Spoleto l’Ospedale è sicuro e può accogliere i feriti: sono 4 per ora. Per Curcio, capo della Protezione civile, non ci sono problemi per le persone coinvolte, la situazione è positiva, meno per le altre cose: acqua, luce, viabilità. C’è l’assistenza alle persone da attuare regione per regione perché non si possono assistere nelle zone colpite.

Il terremoto di domenica è stato il più grave dal 1980 (Irpinia). Sono troppe le persone da assistere, più importante, i numeri per la Protezione civile si daranno dopo. I numeri non li dà, in diretta alla radio, il capo della Protezione civile. Ci sono frazioni irraggiungibili, Castelluccio di Norcia rasa al suolo. A Leonessa tanti sono i crolli. A Norcia ha retto il monastero a pochi metri dall’Abbazia, le suore vogliono rimanere all’interno con una struttura edilizia “per un momento di preghiera”. Ad Ussita la situazione si è aggravata, per quanto riguarda i residenti si sta decidendo di spostarli sulla costa. La nuova scossa, per il sindaco, ha convinto tutti.    

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