8.10.16

VITTORIO DE SICA, NINO MANFREDI, MARCELLO MASTROIANNI E SERGIO CORBUCCI

APPUNTI DI STORIA DEL CINEMA ITALIANO
VITTORIO DE SICA, MANFREDI E MASTROIANNI ATTORI CON SERGIO CORBUCCI

Il regista romano Sergio Corbucci, scomparso il 1.12.1990 pochi giorni prima di compiere 63 anni, ha diretto per la prima volta Nino Manfredi in un ruolo da comprimario nella commedia a sfondo drammatico “I ragazzi dei Parioli” del 1959 nel ruolo del ragionier Giuseppe Spallotta.

Due anni dopo, nel 1961, dirige Vittorio De Sica e Totò in uno dei primi film del genere commedia all’italiana dal titolo “I due marescialli”. In esso l’attore e regista nativo di Sora interpreta il ruolo del maresciallo dei carabinieri Vittorio Cotone che, alla vigilia dell’8.9.1943, scopre il ladruncolo travestito da prete Antonio Capurro ( Totò ) rubare una valigia a un viaggiatore. La stazione ferroviaria viene distrutta dai bombardamenti e i due si scambiano i ruoli per poi ritrovarsi nel paese di campagna chiamato Scalitto. Cotone, travestitosi da prete, è a capo della resistenza locale alla cui guida vi è Capurro, che nel frattempo ha indossato la “falsa” divisa da maresciallo. Il “falso” prete lo convince a fare il doppiogioco. All’arrivo in paese della fidanzata di Cotone Immacolata ( Olimpia Cavallo ), viene messo in scena un falso matrimonio tra la giovane e il falso maresciallo che sarà celebrato, guarda caso, proprio da Cotone, il vero fidanzato. Capurro, alfin di liberare un partigiano ed un americano, compie l’eroico gesto di farsi fucilare nonostante le dichiarazioni di Cotone. Cosi’ non sarà e, vent’anni dopo, i due si ritroveranno nella stessa stazione ferroviaria ed ecco che Antonio Capurro, scampato al pericolo, è nuovamente vestito da frate domenicano ma nella realtà dei fatti resta comunque un ladruncolo.

Nel 1978, a distanza di 19 anni, Sergio Corbucci torna a dirigere Nino Manfredi nella commedia a sfondo giallo-poliziesco “La mazzetta”, dal romanzo omonimo di Attilio Varaldi. L’attore nativo di Castro dei Volsci interpreta il ruolo di Sasà Iovine, avvocato napoletano che, in cambio di favori, riceve i propri clienti in un bar. Un giorno, in cambio di una mazzetta da due milioni, viene incaricato dal boss edilizio don Michele Miletti ( Paolo Stoppa ), di ritrovare sua figlia Giulia (Imma Piro ), diciannovenne scomparsa a seguito di un appalto di fognature. L’ingenuo avvocato, da quel momento, verrà coinvolto nella lotta che oppone il boss al suo spietato nemico Nicola Casali e sarà accusato di vari omicidi. Dei vari arresti e dei loschi traffici si interesserà il commissario Assenza (Ugo Tognazzi ). Don Michele, a seguito dello scoppio di una bomba,finirà in ospedale. Grazie alla fidanzata Luisella ( Marisa Laurito ), ritroverà la giovane diciannovenne inseguendola a Formia, Roma e in un paese in provincia di Viterbo. Il boss, per vendicarsi della morte del fratello gemello, vuole uccidere Sasà che sara salvato dal commissario. L’affare delle fogna salta e Sasà scopre che il mandante dei vari omicidi è proprio don Michele che alla fine sarà ucciso.

L’anno dopo Corbucci dirige Marcello Mastroianni in “Giallo napoletano” nel ruolo del professore di mandolino Raffaele Capece che, per poter sbarcare il lunario, è costretto a fare il suonatore ambulante. Sin da bambino, inoltre, è colpito da poliomelite. Suo padre Natale ( Peppino De Filippo alla sua ultima apparizione cinematografica ), è amante del gioco dove perde sempre. Per riscattare una cambiale rilasciata da suo padre, Natale esegue una serenata notturna sotto un palazzo e, mentre è intento a suonare, vede cadere un uomo. Sarà il primo di una serie di omicidi. Nel 1943, durante l’occupazione tedesca a Napoli, il suonatore ambulante è stato coinvolto in un complicato ingranaggio criminale per cui ha perso la vita un ebreo. In una villa è nascosto  un magnetofono contenente una forte somma di denaro legata a quel segreto. Saranno coinvolti, nella vicenda, un famoso direttore d’orchestra ( Michel Piccoli ) ed una suora ambigua (Capucine ). Alla fine, a capo di questa situazione complicata, vi è proprio Capece.

 Il 1983 è l’anno in cui il regista romano dirige per la terza ed ultima volta Nino Manfredi nel film ad episodi “Questo e quello” sia nel primo episodio con protagonista Renato Pozzetto nel ruolo del dottore, sia nel secondo episodio dal titolo “Quello … col basco rosso” in cui l’attore nativo di Castro dei Volsci interpreta lo scrittore sessantaduenne Sandro che si reca alle terme di Montecatini per scrivere un romanzo e dove incontra una vecchia fiamma ( Sylva Koscina ) che le presenta la figlia ventenne Daniela ( Desirèe Becker ) il cui incontro sarà visto dal maturo scrittore come un ritorno alla giovinezza.  

* Veroli 9 ottobre 2016. Gabriele Mattacola.

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