11.12.16

Santucci, legato alla sua città natia, Campobasso, riceve un prestigioso premio: la statuetta di “Telemolise nel cuore”, curata dalla redazione di Domenica Sport

Ancora una volta la Biosì Indexa Sora è pronta ad alzare un calice e a brindare al successo di una di quelle eccellenze che, assieme a tutte le altre di cui si compone la società, ne ha scritto indelebili e meravigliose pagine di storia.

Forse, stavolta, l’occasione è anche un pochino più sentimentale perché il talento che appena due giorni fa è stato insignito di un importante riconoscimento, è oramai “uno di famiglia” per la società volsca, uno
che ha camminato, sudato, gioito, faticato in terra lirense dal lontano 2007, ovvero il libero Marco Santucci. 

Marco approdò a Sora quasi 10 anni fa, e seppur con
qualche pausa, è stato protagonista indiscusso della vita Argos Volley; al suo sesto anno con la casacca bianconera può affermare di aver conquistato davvero tanto: tre promozioni, di cui l’ultima in SuperLega, partendo con umiltà e dedizione dalle lande della B1; ha cambiato ruolo riuscendo ad affermarsi in ogni veste indossata, da martello a libero; ha trovato l’amore e messo radici proprio nella terra che gli ha offerto e continua ad offrirgli opportunità e calore, cose che Marco, da grande professionista, ricambia con il lavoro sul campo e la disponibilità fuori dal rettangolo di gioco.
Ma Santucci, sorano d’adozione, è anche fortemente legato alla città natia, la sua Campobasso, da cui ha mosso i primi salti nel mondo del volley e che oggi lo ha onorato con un prestigioso premio: la statuetta di “Telemolise nel cuore”, segno tangibile della kermesse giunta alla terza edizione e curata dalla redazione  di Domenica Sport. 

Durante il Gran Gala di martedì 7, presso la sala ricevimenti del ristorante Coriolis di Ripamolisani, sono state gratificate otto eccellenze del Molise, otto personalità che si sono contraddistinte in ambiti differenti, dallo sport alla cultura, dall’arte alla medicina. E proprio per lo sport, Marco “Maia” Santucci ha ritirato la sua personale “palma” in una serata allietata da esibizioni di altissimo livello, musica lirica, voci pop, strepitose coreografie. 
Tanta soddisfazione e soprattutto moltissima emozione per il ministro della difesa sorana:
“Sono estremamente felice di aver ricevuto questo premio, dimostrazione della stima e dell’affetto che la mia terra d’origine nutre per me e che io sempre ricambio. Sono commosso perché non me l’aspettavo e ricevere quella chiamata, la notizia di questo evento ha segnato un altro ricordo bellissimo sulla mia agenda, ancor di più perché prima di me c’è stato solo un altro pallavolista a ritirare questo riconoscimento concepito dalla mia regione, il campione Pasquale Gravina. La targa arriva in un momento molto particolare e intenso, ossia la partecipazione al campionato di SuperLega con la mia squadra e credo che la promozione della Biosì Indexa Sora nella massima divisione nazionale, abbia contribuito non poco alla scelta dell’assegnazione del premio, e questo mi rende ancor più orgoglioso della mia vita professionale. Non posso che dedicare questa bellissima gratifica alla mia famiglia e a chi ha sempre creduto in me e mi ha sostenuto nelle scelte quotidiane e nel lavoro di ogni giorno”.
La società Argos Volley rinnova, per cui, i suoi più sinceri complimenti a quello che oramai è un “figlio” per il club stesso e gli augura un futuro ricco di momenti simili e ancor più felici.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

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