13.4.17

TOMMASO LANDOLFI "LA SPADA"


L'articolo su Landolfi: "La spada", per ora. è l'ultimo per il mese di aprile. A maggio con Carlo Battisti ed Umberto D diretto da Vittorio De Sica, unico articolo del mese. Gabriele Mattacola impegnato poi in giugno previsti: Veroli, Veroli, Veroli sul documentario curato da Giuliano Naruli ed il gradito omaggio a Renzo Arbore per i suoi 80 anni parlando del cinema. Renzo Arbore sarà prossimamente a Sora per un concerto. Poi ad agosto: 80 anni Raoul Casadei "La canzone del mare" ed Enrico Musiani.

"LA SPADA"

Lo scrittore nativo di Pico Tommaso Landolfi, dopo aver esordito nel 1937 con la raccolta di racconti “Dialogo dei massimi sistemi” e dopo aver pubblicato nel 1939 una seconda raccolta dal titolo “Il mar delle Blatte e altre storie” e il romanzo “La pietra lunare”, nel 1942 diede alle stampe, per la casa editrice Vallecchi, la raccolta di racconti “La spada” che è una silloge di “esercizi di stile” il cui protagonista è un nobiluomo il quale usa una spada per tagliare in due la fanciulla amata in una sorta di rito dolcissimo e struggente. Il professore azerbaigiano Onisammat Ifladmal, che nella raccolta di racconti è identificato come un cane, annuncia ad un pubblico irritato che gli uomini, anche se non tutti, intendono, sentono e pensano. Nel racconto dal titolo “Il babbo di Kakfa” l’ironia nasconde risvolti dolorosamente autobiografici. Da Kafka, Landolfi apprende che l’orrore ha origine da un universo a noi sconosciuto e, insieme, dalle nostre paure e dalle profondità del nostro essere.

* Veroli 12 aprile 2017. Gabriele Mattacola.

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