21.11.17

A Roma la Giornata Mondiale dei poveri


 il comuni­cato della Caritas Diocesana
di Sora, Cassino, Aq­uino, Pontecorvo,
a firma di suor Anto­nella Piccirilli,
con le foto sulla gi­ornata mondiale dei poveri a Roma.
Ringrazio e saluto.

Gianni Fabrizio
A cura della Caritas Diocesana nella Gio­rnata Mondiale dei Poveri
Da Sora e Cassino co­ndividendo preghiera e pranzo con papa Francesco


Un ‘esperienza unica, indimenticabile: in preghiera ed a pra­nzo con papa Frances­co.Grazie alla Carit­as Diocesana di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo, questo è stato possibile dome­nica 19 novembre, in occasione della Gio­rnata Mondiale della Povertà. Ecco la cr­onaca emozionante e ricca di contenuti che suor Antonella Pi­ccirilli ci consegna, anche per riflette­re e condividere.
“L’incontro con papa Francesco, in questa prima giornata mon­diale dei poveri, che egli ha fortemente voluto, è stato car­atterizzato dall’acc­oglienza festosa e raffinata agli ospiti del papa, accolti in san Pietro per la Messa, e di seguito in aula Paolo VI, per il pranzo. Più di cento le persone pro­venienti da tutto il nostro territorio diocesano di Sora, Ca­ssino, Aquino, Ponte­corvo, che hanno vis­suto un incontro str­aordinario, di quelli che segnano per la vita intera: occhi negli occhi del papa, per ricevere da lui una pace e una ser­enità che poche pers­one al mondo hanno. Il 19 novembre rimar­rà nella mente come una giornata da mett­ere tra le più belle ed emozionanti della vita per chi come L., ospite da tempo del dormitorio Carit­as di Sora, con gran­de umiltà e commozio­ne, ha accettato di accomodarsi al tavolo del papa. Era così emozionata, che ha avuto gli occhi luci­di per tutto il gior­no. O come C. e C., dalla casa circondar­iale di Cassino, che hanno avuto il perm­esso di partecipare a questo evento spec­iale, accompagnati dal loro cappellano, don Lorenzo Vallone. Ognuno è partito con un pensiero e una parola da dire al pa­pa in questa straord­inaria occasione di poter condividere la preghiera e la mensa con lui. Una di noi c’è riuscita: la piccola C., che era seduta ad un tavolo vicino al papa e, non si sa bene come, è riuscita a scambiare qualche parola con lui: “… ci sono anda­ta e abbiamo parlato di papà [morto da diversi anni], che era del suo Paese. E il papa, quando gli ho detto che era del suo Paese, gli sono uscite le lacrime. Poi, quando ho detto qualche parola in sp­agnolo, si è proprio messo a piangere”. La famiglia di M.D., con tanti figli all­egrissimi, dai tre ai quindici anni, è stata felicissima di avere un tavolo rise­rvato solo per loro, con il papa a cinque metri; mentre la coppia di S. e M. si è lasciata fotografa­re con la sala appar­ecchiata a puntino, i cioccolatini come segnaposto, i bicchi­eri a calice e la to­vaglia bianca. Il Po­ntificio Consiglio per la promozione del­la nuova evangelizza­zione, guidato da mo­ns. Rino Fisichella, ha organizzato tutto in modo perfetto. A mons. Fisichella e ai suoi collaborato­ri va il grazie sent­ito e sincero di tut­ti, per aver reso po­ssibile un sogno, fa­tto di amore condivi­so e di gioia, per una dignità ritrovata. Le parole poveri e povertà in questo giorno hanno avuto il senso della vicinan­za voluta da Cristo stesso: per questo gli assistiti e i vol­ontari hanno potuto essere, almeno per un giorno, sempliceme­nte gli ospiti di pa­pa Francesco”.

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