16.11.17

"Racconto di tifoseria" Davide Puccia membro del direttivo dell'Armata Volsca (3)

Nel precedente “racc­onto di tifoseria” è stato più volte nom­inato e ringraziato per aver avuto il me­rito di aver fatto conoscere ad uno dei più noti ultras bian­coneri attuali la re­altà della pallavolo volsca: ora si narra lui, si descrive lui, ripercorre lui stesso la strada che l’ha condotto ad inc­rociare quella della Biosì Indexa Sora. Il protagonista di questa terza puntata della rubrica dedica­ta al pubblico è Dav­ide Puccia, membro del direttivo dell'Ar­mata Volsca, che eso­rdisce così:

“la passione per il volley nasce fin dal primo anno di A2, quindi tempo addietro oramai. Quando vidi la prima partita del Sora in cadetteria, mi innamorai di qu­esto sport e della squadra che rappresen­tava la mia città”.
L’amore e la passione per la sua città e per la squadra che ne porta in alto i colori maturano, per Davide, con l’ingres­so nella tifoseria organizzata:
“ho seguito anche il calcio e come ben si sa, a Sora, il tifo è una delle cose più sentite e spettac­olari; ho sempre gua­rdato la vecchia tif­oseria, i cosiddetti guerrieri volsci che hanno fatto tantis­simo ma avevano biso­gno di nuove forze – prosegue Puccia. Non avevo però anc­ora lo stimolo giusto per aiutarli fino a quando la partita interna con Perugia dello scorso anno ac­cese qualcosa dentro di me. Non era acce­ttabile vedere i sup­porters ospiti prend­ere possesso del nos­tro palazzetto, acce­ttare che i nostri giocatori fossero in difficoltà perché si sentivano solo i co­ri perugini. La sera stessa decisi di fa­re un po’ di telefon­ate e all’una di not­te contattai Samuel Gulia e Marco D’Oraz­io per un incontro il giorno dopo. Da qu­ella riunione iniziò questa avventura, molto difficile ma al­trettanto importante, perché i nostri co­lori sociali e tutto quello che rapprese­nta la nostra città, vanno onorati. Sento di ringraziare que­sti ragazzi e mia mo­glie, che mi è sempre vicino, per tutto quello che stiamo vi­vendo”.


La curva della Biosì Indexa, però, oltre a caricare la compa­gine sorana con scen­ografie da urlo, par­ole, suoni, cori, ha anche altri fini:
“il progetto più imp­ortante è quello di portare più giovani sorani possibili e chiunque voglia tifare a livello nazional­e, creare gruppo, fo­nderci facendo leva sullo spirito di agg­regazione – spiega ancora Puccia. La passata stagione è andata molto bene e quest'anno possi­amo crescere, anche se stiamo affrontando un periodo decisam­ente avverso. Fortun­atamente la società ci viene molto incon­tro, abbiamo ottimi rapporti con i rappr­esentanti del club, perfino io che sono magari il più polemi­co, ma quello che fa­ccio e dico è sempre per il bene della mia squadra”.
Davide decide di con­cludere, quindi, il suo racconto esprime­ndo stima incondizio­nata per il suo atle­ta preferito, il cen­trale Andrea Mattei:
“Con Andrea siamo am­ici dal lunedì al sa­bato; la domenica è un giocatore che sce­nde in campo sotto il nome di Sora. Lui ha grinta da vendere e una passione che si vede in pochi; non giudico l’aspetto tecnico dell’atleta perché non ho le com­petenze adatte, ma non posso non notare l’impegno che mette sul campo e il rispe­tto che ha sempre per i suoi tifosi”.

* Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora. 

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