15.1.18

Elezioni 2018 “ENZO DI STEFANO IL CORAGGIO DELLE SCELTE” di Antonio Mantova (1)

L'invito di Antonio Mantova 

Ora si parla di Enzo Di Stefano, la notizia di questi giorni, di una sua candidatura alla Regione Lazio con il centrodestra. Ma lui smentisce perché se candidato tanta gente non sarebbe andata alla presentazione del suo libro. Il ritratto dell’ex sindaco nel libro curato da Antonio Mantova con le note introduttive dei giornalisti storici Pasquale Mazzenga e Tommaso Villa: “Enzo Di Stefano Il coraggio delle scelte” (titolo azzeccato). Uomo di esperienze, sindaco di Sora, consigliere regionale e dirigente Ater. Antonio Mantova ricorda il parco di Santa Chiara, il parco dedicato ad Antonio Valente (con il futuro museo ancora da venire), Sora città del Natale, il tessile di via Felci, l’Ambiente SPA, il PRU di San Giuliano, la piazza Mayer Ross, l’Informagiovani, la Biblioteca comunale, il museo dedicato a Vittorio De Sica, il Corso Volsci, la Piazza Santa Restituta e altre scelte. Dal 1992 il diretto interessato, già consigliere comunale nel 1983, diventa amministratore fino all’anno 2000. Consigliere regionale dal 2000 al 2005 e dal maggio 2010. Dal 2011 al 2013 dirigente all’Ater. Il consultivo su Enzo Di Stefano chiuso da Mantova con la rassegna stampa, oltre 20 anni di vita politica e sociale di Sora.

Erano gli anni di mani pulite che per più di qualche commentatore nazionale sono stati gli anni anticipatori dei 5 Stelle. “Dalla lunga coda di mani pulite siamo oggi arrivati al MoVimento 5 Stelle”. Con la DC che entrò in crisi pure a Sora. Assessore dal 1988 al 1992 Enzo Di Stefano, (amato e odiato), ha inciso sulla città; “personaggio complesso” per l’autore del volume. Sindaco giovane a 32 anni nel 1992 e dal 2000 lascia la poltrona di sindaco per approdare alla Regione Lazio. Antonio Mantova ricorda le iniziative promosse e realizzate (qualche volta “pizzicato” dagli ambientalisti) fin dall’8 settembre del 1992 quando la sinistra sorana votò compatta per l’amministrazione con la guida di Enzo Di Stefano per evitare il commissariamento (scelta principale per chi scrive). Mantova aggiunge anche per queste tre cose: “per simpatia personale, voglia di cambiamento e alternativa”. Olimpio Pugliesi e Gabriele Pescosolido assessori nella prima giunta Di Stefano (ma c’erano anche Pellegrini e Soccodato che appoggiavano la scelta politica. Poi Soccodato abbandonò il progetto nel 1993, candidato Luigi Gulia con l’appoggio del Partito Comunista. Come ricorda Antonio Pellegrini).

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