18.5.18

Il duo del cinema italiano in Audace colpo dei soliti ignoti

NINO MANFREDI E NANNI LOY

di Gabriele Mattacola 

Il primo film in cui l'attore ciociaro Nino Manfredi, nativo di Castro Dei Volsci, è stato diretto da Nanni Loy s'intitola "Audace colpo dei 
soliti ignoti". In esso Manfredi interpreta il ruolo di Ugo Nardi detto "Piede Amaro", convinto dal protagonista Peppe "Er Pantera" 
( Vittorio Gassman ) a preparare un'auto falsa per commettere una rapina. Nel 1965 il regista sardo dirige il già menzionato attore in
"Made in Italy- episodio Cittadini, Stato e Chiesa". In esso interpreta il signor Attilio Lamporecchi il quale, recatosi all'ufficio anagrafe 
per ritirare un certificato di residenza, dopo un'ora viene a scoprire di non essere residente a Roma. Tra il 1967 ed il 1970 Nino 
Manfredi è protagonista dei lungometraggi "Il padre di famiglia" e "Rosolino Paternò Soldato ". Il primo film vede protagonisti due 
architetti sposatisi durante gli anni eroici del dopoguerra e dal cui matrimonio sono nati quattro figli. Sognano una società nuova ma il
loro rapporto, con il passare del tempo, si logora. Lui si distrae assieme ad un'altra donna mentre lei finisce in clinica. Il secondo 
lungometraggio, che originariamente doveva intitolarsi "La guerra è l'anima del commercio", è ambientato in Sicilia nel luglio 1943.
Il protagonista Rosolino Paternò ( Manfredi ), prigioniero italiano delle truppe statunitensi, sbarca dalla Tunisia assieme a quattro militari
alleati. Portando i superstiti del secondo confiltto mondiale a destinazione, scopre che l'artiglieria costiera è stata trasferita da tempo in
Africa. Il comando alleato, non avendo notizie, ordina il bombardamento a tappeto. I tre uomini feriti scorgono i comandanti delle due 
parti fare un brindisi per la pace raggiunta. Dieci anni dopo l'attore nativo di Castro dei Volsci è protagonista di "Cafè express", per cui
riceve un Nastro d'argento come miglior attore. Interpreta l'invalido Michele Abbagnano il quale, per poter mantenere il figlio
quattordicenne in un collegio, s'improvvisa venditore abusivo di caffè viaggiando clandestinamente sulla tratta ferroviaria notturna 
diretta da Vallo della Lucania a Napoli. L'uomo non porta mai il biglietto dietro, motivo per cui viene spesso fermato dal personale 
ferroviario e da un gruppetto di ladruncoli che lo vorrebbe come complice coatto per consumare i loro borseggi. L'ultimo film in cui 
Manfredi è diretto dal regista nativo di Cagliari s'intitola "Testa o croce- episodio Il figlio del beduino" ( 1982 ), in cui il primo veste i
panni di un operaio edile il quale scopre il figlio diciassettenne, giocatore della squadra sportiva della Roma, in atteggiamenti equivoci
con un compagno di squadra. L'uomo è ossessionato dal fatto che il figlio, fidanzato con Stefania ( Ida Di Benedetto ), possa essere
omosessuale. Alla fine si scopre che l'amico ha creato solo confusione. Nel 1994, l'anno prima della morte avvenuta a Fiumicino il 
21.8.1995, Nanni Loy ha diretto Marcello Mastroianni nel film per la tv in due puntate trasmesso su Raidue "A che punto è la notte ?"

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