30.7.11


Seconda giornata di pulizia al parco di San Domenico del 2 agosto 2011.

Fino alle 20 di mercoledì 3 agosto i sacconi con i rifiuti raccolti erano ancora sul posto sono stati raccolti questa mattina e il ponte Marmone è stato ripulito dalle erbacce che lo ricoprivano sempre ieri. La segnalazione: "anche i cassonetti siti in via Martiri di via Fani sono punto di raccolta dei rifiuti di mezza città e oggetto di lancio di sacchi di rifiuti da parte degli automobilisti in tutte le ore della giornata. Già nel primo pomeriggio noi abbiamo i due cassonetti straripanti con l'immondizia anche addossata alla base degli stessi".


Quaranta volontari, quaranta Guardie Cittadine per il secondo Clean Day. La nostra attività quindi è sempre più volta ad un costante monitoraggio dell’azione amministrativa, cerchiamo così di aiutare i cittadini e l’amministrazione per una migliore comprensione reciproca. Il comunicato stampa di Guardia Cittadina.

"Oltre a Giacomo Iula, Andrea Petricca, Giuseppe Baglioni, Gianluca Paesano, Domenico La Posta e Mike Di Ruscio, tanti adulti e bambini si sono uniti in questa stupenda giornata di festa. L’occasione è stato il secondo Clean Day organizzato dalla Guardia Cittadina. “Oltre a ripulire il Parco di San Domenico, abbiamo ascoltato i problemi che ogni giorno vivono i residenti e ci siamo confrontati con loro sui possibili progetti per l’area di San Domenico. – A parlare è Giuseppe Baglioni, presidente dell’associazione Guardia Cittadina – Abbiamo capito che la mossa giusta è fare politica insieme alla gente. Il rilancio di Sora passa anche attraverso questo tipo di sensibilità ed ancora una volta bisogna dare atto al sindaco Tersigni, ed alla sua squadra, di come le richieste dei cittadini non cadano nel vuoto".


La seconda giornata di pulizia questa volta al parco di San Domenico. Martedì 2 agosto dalle ore 17.30.

"Ancora una volta "Guardia Cittadina" intende svolgere un ruolo attivo nella sensibilizzazione verso un più elevato senso civico e contro il dilagante degrado urbano. Questa volta l’attenzione è stata rivolta all’Abbazia di San Domenico di Sora. Questa è stata edificata sulle rovine della villa natale di Marco Tullio Cicerone. Fu fondata nel 1011 da San Domenico abate su commissione del Governatore di Sora e di Arpino Pietro di Rainiero e di Doda sua moglie.

Quest’anno ricorrono quindi i mille anni dalla fondazione. Un appuntamento importante per tutta la città e per questo motivo Guardia Cittadina, letto l’appello del Partito Socialista Italiano per mezzo del segretario Gianluca Paesano nell’articolo pubblicato da Sora24.it, intende promuovere un secondo Clean Day nel parco San Domenico. La vicinanza dell’appuntamento del 21 e 22 agosto, quando si terranno i festeggiamenti in onore di San Domenico Abate di Sora, ci impone un intervento rapido e quindi il Clean Day è fissato per martedì 2 agosto alle ore 17:30. Invitiamo tutti a partecipare ed invitiamo la stessa Ambiente spa a fornire, come durante il primo Clean Day, il proprio supporto.

Inoltre, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi, invitiamo l’amministrazione alla rimozione delle buche nelle rampe d’accesso al parco stesso e lungo il viale, alla rimozione della cartellonistica pubblicitaria abusina presente all’ingresso, alla predisposizione di un’adeguata segnalazione del Parco, alla messa in sicurezza del casale diroccato presente all’interno dello stesso e della staccionata lungo i sentieri".

* Sora 30 luglio 2011. Giuseppe Baglioni – presidente Guardia Cittadina


Nelle foto di Emiddio De Santis i lavori sul Rapido a Cassino. Ma le foto non rendono l'effettivo danno che questi lavori stanno facendo. Bisogna andare sul posto e a Sora i lavori sul Liri.

I cittadini si lamentano anche nella città Martire dei lavori che si stanno eseguendo: "Le foto non rendono l'effettivo danno che questi lavori stanno facendo. Poi fanno una bonifica sommaria, ci sono ancora copertoni là dove hanno pulito ma non li hanno rimossi. E' uno spettacolo vergognoso!" "Ora con questa pulizia è ancora più evidente la morte del fiume Rapido nel tratto sotto Caira, dove la portata d'acqua è diminuita in maniera drastica con la costruzione della diga (servita esclusivamente ad arricchire i soliti).


Sui lavori di pulizia del fiume Liri a Sora interviene Natalino Coletta del Pd appartenente ad una associazione di pescatori sorani. Sul Rapido a Cassino altre polemiche.

"Chi si aspettava una pulizia ed un miglioramento generale del regime delle acque del fiume Liri nel tratto cittadino interessato dai lavori eseguiti dall’ARDIS è rimasto profondamente deluso. E questa constatazione, è stata espressa dai numerosi cittadini e pescatori sportivi che abitualmente si affacciano su quel tratto di fiume, e che giorno dopo giorno hanno assistito ad un depauperamento progressivo dell’habitat naturale di quel contesto, che aveva sì bisogno di una sistemazione, ma non del “tabula rasa”, che è risultato essere l’effetto finale di questa operazione invasiva e mal condotta, con l’inerzia totale di chi dovrebbe controllare il proprio territorio ed ha concesso che una simile opera fosse portata avanti, ivi compresi i nostri amministratori, con e senza deleghe specifiche in materia ambientale.

Un disinteresse che desta maggiore preoccupazione in virtù del fatto che è stata azzerata tutta la flora fluviale in situ, in una fase della stagione che vede anche la fauna presente, svolgere attività fondamentali per il proprio ciclo vitale.

Uno stravolgimento del microclima presente evidenziato anche dall’aumento della temperatura che una così radicale eliminazione della vegetazione ha determinato, come è facilmente desumibile affacciandosi in altri punti del nostro splendido fiume, che vedono garantita una maggiore ventilazione proprio in  virtù della presenza  delle piante acquatiche.

Ad ogni modo tutti noi interessati a questo problema, vogliamo ben sperare che questo scempio non rappresenti nei fatti, la volontà di qualche “cervellone”, il quale  intenderebbe utilizzare questo tratto di fiume per manifestazioni canoistiche; se così fosse, la nostra protesta si leverà così forte da far vergognare lo “scienziato” di turno".

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