16.2.16

CIAO MARIO TARQUINI


Nel mese di maggio scrissi una recensione sul libro di poesie di Mario Tarquini dal titolo “Pensieri” dedicandola al maestro Giuseppe Picarazzi scomparso in quei giorni. La settimana scorsa il cavalier Mario Tarquini, rimasto il mio più anziano punto di riferimento, se ne è andato anche lui all'età di 84 anni. Con grande dolore scrivo questo mio articolo sullo storico e poeta verolano che rimarrà nella mia memoria cosi' come altre personalità della cittadina ernica: i professori Calogero Sciandrone e Francesco Palma, i maestri Attilio Cestra e Giuseppe Zaffi Borgetti il mio insegnante di educazione tecnica Giuseppe D'Alleva ed il già citato Picarazzi. Mi rattrista il fatto di non poterlo più andare a trovare durante le festività natalizie e pasquali quando, ricambiando i miei auguri, mandava a casa una bottiglia di vino pregiato. In quella sua abitazione colma di riconoscimenti, incontri politici e culturali quali: Giulio Andreotti, Augusto Daolio dei Nomadi e Rosanna Fratello, non andrò mai più. Essa rimane solo un luogo di memoria. 

Mario se ne è andato improvvisamente ed io ricorderò sempre il suo sorriso, la sua gentilezza e la sua profonda cultura. Diplomatosi maestro elementare, era un intellettuale a 360° che, nella sua opera, descriveva con amore gli scorci ed i rioni più belli della sua città natale: Rione Castello; I Franconi; Sant'Angelo; Sant'Erasmo; Osservanti e cappuccini a Veroli e Rione Valle rimangono tra le sue opere più significative nelle quali l'autore parlava di avvenimenti inerenti la storia, le tradizioni, i luoghi e le personalità eminenti verolane. Nella città
che gli diede i natali il 17 agosto del 1931, Mario Tarquini è stato sindaco dal 1978 al 1981 ma, prima ancora, anche vice durante gli anni della amministrazione di Pietro Nobili ( scomparso nel lontano 1988 ). 

E' stato anche esponente della Democrazia Cristiana, cui è rimasto sempre fedele, ed infine Cavaliere dell'Ordine di Malta oltre a far parte del coro dedicato al musicista, cui era anche biografo, Eugenio Bubali. In questo contesto si svolgevano i concerti ai quali l'amico Mario mi invitava sempre che terminavano con gustosissime cene in casa sua e nell'antico palazzo dedicato al cardinale Filonardi. Quattro anni fa, giorno del suo 80mo compleanno, fece una grande festa che si sarebbe ripetuta quest'anno, in occasione degli 85 anni che non compirà. Ricorderò sempre i pomeriggi festosi, seduti sul divano di casa sua, a parlare.

Ciao Mario. Ci rivedremo lassù.

Tuo amico,

Gabriele

* Veroli 16 febbraio 2016. Di Gabriele Mattacola. 

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