20.10.16

Veglia Missionaria Diocesana Le testimonianze di mons. Nahimana,vescovo di Rutana (Burundi) ed alcuni siriani di Aleppo

Venerdì 21 ottobre alle ore 20.30 a Sora nella Basilica di S. Domenico 
La Veglia Missionaria Diocesana con mons. Gerardo Antonazzo 
Le testimonianze di mons. Nahimana,vescovo di Rutana (Burundi) ed alcuni siriani di Aleppo 
di Gianni Fabrizio
In preparazione della “giornata missionaria mondiale”, siamo tutti chiamati a partecipare alla “veglia missionaria diocesana”, presieduta dal vescovo, mons. Gerardo Antonazzo, che si terrà a Sora, venerdì 21 ottobre alle ore 20.30, presso la Basilica  di San Domenico Abate. L’evento sarà scandito da momenti di preghiera, di riflessione, di condivisione, di conoscenza e di solidarietà. Tra l’altro sarà caratterizzato dalla presenza e dalle testimonianze del vescovo di Ruthana, in Burundi, mons. Bonaventure Nahimana e di alcuni siriani di Aleppo, arrivati in Italia attraverso i corridoi umanitari, organizzati dalla comunità di S. Egidio. La presenza di mons. Nahimana sancisce l’ulteriore legame del gemellaggio tra la diocesi di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo, con la diocesi di Nahimana, in Burundi,  sottoscritto il 13 maggio 2014, memoria della Madonna di Fatima e fortemente sostenuto dal vescovo Gerardo.  
Il gemellaggio della diocesi di Sora,Cassino,Aquino,Pontecorvo con Rutana, è stato favorito dai rapporti di stima tra mons. Gerardo Antonazzo ed il Nunzio Apostolico in Burundi, mons. Franco Coppola, grazie a cui sono iniziati i contatti proprio con mons. Bonaventure Nahimana, vescovo di Rutana. L’accordo di collaborazione prevede l’aiuto per il sostentamento educativo dei seminaristi del seminario minore della diocesi di Rutana; il ripristino di luoghi di culto; l’aiuto per l’inizio di attività sanitarie nell’ospedale della diocesi di Rutana. Il gruppo dei siriani di Aleppo, invece,  informerà i presenti alla veglia missionaria nella Abbazia di S. Domenico, della loro forte  esperienza. Essi fanno parte di un progetto pilota, realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, completamente autofinanziato. Ha come principali obiettivi evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini; impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre; concedere a persone in "condizioni di vulnerabilità", ad esempio, oltre a vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità, un ingresso legale sul territorio italiano, con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo. Al loro arrivo in Italia, i profughi sono stati accolti a spese della Comunità di S. Egidio in strutture o case. Attualmente viene insegnato loro l'italiano, sono stati iscritti  a scuola i loro bambini, per favorire l’integrazione nel nostro Paese ed ancora vengono, altresì, aiutati a cercare un lavoro. Fino a  giugno 2016, sono già arrivati circa 300  siriani in fuga dalla guerra. Tutto ciò “nel nome della Misericordia”, che é il tema della prossima giornata missionaria mondiale. 
Ecco perché il Centro Missionario della diocesi di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo, diretto da don Pasqualino Porretta,  invita tutti i credenti  “ad essere popolo di misericordia, cioè uomini e donne che sanno farsi compagni di viaggio di qualunque fratello e sorella, soprattutto poveri come Gesù. Vivere dalla parte dei poveri deve essere la normale conseguenza di un cuore convertito dall’amore e dalla carità. Diventiamo “popolo di misericordia” nel riscoprire e risvegliare il volto missionario di tutte la componenti della nostra Chiesa diocesana. Per questo invitiamo parroci, sacerdoti, religiosi, diaconi, gruppi missionari, associazioni, articolazioni ed i fedeli tutti a celebrare, solennemente, la “giornata” con la generosità, la solidarietà e la carità cristiana, verso le chiese povere delle missioni”.

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