14.11.16

LINO DI STEFANO SAGGI DI PSICOLOGIA

Nel 2009, presso la sua casa editrice di riferimento Eva, il professor Lino Di Stefano ha pubblicato “Saggi di psicologia” composto da 20 brevi articoli.
Nel primo dal titolo “La psicologia oggi” lo scrittore molisano ci parla del ruolo che la psicologia riveste nella società odierna . 

Nei capitoli successivi traccia un ritratto di antichi pensatori quali: Teofrasto, Zenone di Cizio e Pietro Abelardo autore dell’ “Historia calamitatum mearum”. Al centro di tutto il saggio troviamo la figura di Sigmund Freud analizzato a partire dal quinto capitolo in cui si parla del libro “Psicologia infantile” nel quale egli ci diede la dimostrazione pratica di come la psicoanalisi si applicava nel contesto strettamente infantile. Nell’opera freudiana troviamo, tra i vari saggi, 

“Il caso clinico del piccolo Hans” e “La nevrosi infantile dell’uomo dei lupi”. Il professor Di Stefano, in seguito, si concentra sull’epistolario tra Freud e Jung dicendoci che essi sono stati due grandi pensatori i quali, grazie alle loro idee, hanno rivoluzionato la psicologia. Il capitolo ottavo, dal titolo “Se il medico è anche un po’ filosofo”, è un ritratto del filosofo tedesco Karl Jaspers, titolare della cattedra di filosofia ad  Heidelsberg, il quale sosteneva che la psicoanalisi era un dramma senza senso  che, proponendo una soluzione non vera, ci mostrava ciò che il medico doveva e poteva fare. Si parla, quindi, di Giovanni Gentile, filosofo idealista di cui il professor Di Stefano, frusinate d’adozione, è uno degli studiosi locali. 

Egli negava che la psicologia sperimentale era la descrizione dei fenomeni psicofisici. In “Saggi di psicologia” sono presenti riferimenti a Kant, per il quale gli istinti della natura umana prendono il nome di passioni e a Pirandello, che in alcune opere teoriche prendeva come punto di riferimento Alfred Binet. Si parla quindi di Antonio Aliotta, il quale definiva la psicologia “ sintesi viva di una varietà dei fatti che possiamo, si distinguere ma non separare dall’insieme organico di cui è parte” e di Padre Cornelio Fabro, il quale sosteneva che la preghiera era un atto complesso a chiusura di una situazione dello spirito che può diventare un nuovo cammino verso la fede. Il professor Di Stefano accenna anche ad Henri Bergson il quale riprese la teoria di Sant’Agostino secondo cui il tempo era flusso continuo e durata interiore e ad Alberto Marzi, psicologo che considerava la psicologia come scienza autonoma, disciplina “sui generis” che non prescinde da altri presupposti comuni alle varie scienze. Nel penultimo capitolo dal titolo “I frutti della crisi” lo scrittore nativo di Casacalenda ( provincia di Campobasso ) prende in esame lo scottante tema della droga, flagello che, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, ha rovinato la società in cui viviamo.

* Veroli 14 novembre 2016. Gabriele Mattacola.

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