17.1.18

La poesia più importante di Totò è A livella

TOTO': LE POESIE


La poesia più importante scritta dal grande Totò rimane " 'A livella", da lui composta nel 1964. La lirica è, sia in italiano che in dialetto
napoletano. A Napoli la ricorrenza del 2 novembre è assai sentita e per questo motivo l'attore affronta, con questa sua composizione
poetica, il tema della morte in modo ironico. " 'A livella" è ambientata in un cimitero dove un malcapitato rimane chiuso dopo aver 
visitato la tomba della zia defunta. L'uomo assiste incredulo al discorso di due fantasmi sepolti l'uno accanto all'altro. Essi sono: il 
marchese, signore di Rovigo e di Belluno, ed il netturbino Gennaro Esposito. Il primo si lamenta che la sua salma è sepolta accanto
al secondo del quale disprezza la sua misera origine. Il netturbino, dopo aver assunto un atteggiamento accondiscendente e di 
mortificazione, dà libero sfogo alla sua saggezza avvertendo il nobile borioso che, dopo la morte, diventeremo tutti uguali. La lirica è
composta da 104 versi, endecasillabi in rime alternati, ripartiti in 26 strofe. Lo stesso anno Totò ha composto un'altra lirica bilingue dal
titolo "Sarchiapone e Ludovico", dialogo immaginario tra un cavallo purosangue ed un vecchio asino. Nel corso dei suoi 69 anni di vita,
il "Principe della risata", cosi' come veniva chiamato Totò, ha composto molte poesie, per la maggior parte in dialetto napoletano. "S' i
fosse n'auciello" è un breve componimento poetico nel quale l'autore, identificandosi in un uccello, si rivolge all'innamorata baciandola
con il suo piccolo becco. " 'A statuetta" è una lirica in cui la fronte di una ragazza ricorda la statuetta di porcellana trasparente che si
vende nei negozi di Capodimonte. Il componimento poetico più bello dell'autore, assieme ad " 'A livella", rimane "Felicità" in cui lo 
stesso si interroga sul significato di questa parola che, avendo frequentato pochi anni di scuola, non aveva mai sentito nominare.
"Core analfabeta" è una lirica nella quale il poeta ci parla di un uomo analfabeta che ha imparato un'unica parola: "amore".
"L'acquaiola" è una dedica in versi a Teresina, giovane ventenne che vive a Margellina. " 'A passione mia erano e 'rrose", infine, è un
componimento in cui il poeta stesso dona un bouquet di rose rosse al proprio amore.

* Veroli 17 gennaio 2018. Gabriele Mattacola. 

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